Nella primavera del 1975 usciva Profondo Rosso, colonna sonora dell'omonimo
film di Dario Argento suonata dai Goblin.
Claudio Simonetti
Ancora
oggi è l'album che più li rappresenta. Peccato che poi il gruppo si è
frazionato - una specie di "New Trolls Horror" - in varie formazioni
dai nomi diversi!
Di tutto
un Pop.
Wazza
«In realtà quando Dario Argento ci chiamò nel
'75 noi dovevamo essere l'ennesimo gruppo che eseguiva le musiche di un altro
compositore. Nel nostro caso, Giorgio Gaslini. Invece fortunatamente le cose si
sono ribaltate perché durante la lavorazione accadde qualcosa che allontanò
Gaslini da Argento. Gaslini lasciò il set e Dario chiese a noi Goblin di
scrivere completamente le musiche. Da lì sono nati brani come Profondo Rosso, Death Dies e Mad Puppet. Tutta la prima
facciata dell'album 33 giri. Mentre il lato B del disco erano le musiche di
Gaslini eseguite da noi. Poi ci sono anche dei pezzi strumentali fatti con
l'orchestra che erano stati registrati precedentemente. (...) Dopo il successo
di Profondo Rosso, improvvisamente
hanno iniziato a chiederci di comporre musiche per altri film. Non eravamo più
un gruppo rock ma compositori di musiche da film. Alla stregua di Morricone,
Cipriani ed altri che c'erano all'epoca. Ci siamo ritrovati addirittura a
musicare film polizieschi, commedie, film come "La via della droga",
"Squadra antigangster" con Tomas Milian. Abbiamo fatto addirittura un
film d'amore che si chiamava "Amo non amo". I grandi musicisti del
settore cinematografico ci guardavano con grande sospetto. Effettivamente non
so cosa pensassero di noi. Ad ogni modo siamo stati una mosca bianca nel
panorama italiano e abbiamo avuto una carriera anche piuttosto breve. Una
carriera lampo di un gruppo che appartiene comunque alla storia della musica
italiana. O almeno credo. Insomma, posso dirlo anche immodestamente ma penso
che sia vero».
Claudio Simonetti
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