Sintesi del viaggio di Es, Il sole alle spalle. Il viaggio
dei racconti di una vita
Trascrizione
dell’intervista radiofonica realizzata da Max Rock Polis
Quando il nome è tutto un programma, e
soprattutto quando è legato a reminiscenze Prog italiane che ritornano alla
modernità. Il termine Es ha davvero moltissimi significati, in questo
caso richiama l'inconscio, l'istinto più naturale, che personificato ci
accompagna nel viaggio della vita. Questa è la sintesi delle esperienze
musicali di sei ragazzi, ne parliamo con chi si è rimesso alla testa del nuovo
cammino.
Eccoci qua con Valerio Roda dei Sintesi del viaggio di Es. Prima con te eravate i Sithonia, siete rinati e siete usciti con questo nuovo album “Il sole alle spalle” con la Lizard.
“Salutiamo Loris, grazie di tutto, lui
ogni tanto ci da delle indicazioni, ci aiuta, ci sostiene. È una persona
importante.”
Il vostro nome è tipico del
Progressive, ma chi è questo Es?
“Allora, Es diciamo che è un elemento
che viene dalla psicologia: c'è l'Io, il Super io e l'Es. Condensando un po', perché io non sono uno
psicologo, il concetto è che l'Es è quello che ti guida in quelle scelte che
non cadono sotto il raziocinio, sono quelle cose che tu fai e non sai perché le
fai. Quindi noi le abbiamo associate a un personaggio, il viaggio di Es come se
fosse una persona, perché in pratica è quello che ci guida in questa avventura
musicale, che ci fa fare delle scelte, che ci fa scrivere delle canzoni, dei
testi. Noi raccontiamo la sintesi del viaggio di Es, che è lunga tutta la vita.
E poi sintesi ha anche questo doppio valore perché questo gruppo è un po' una
sintesi di alcune altre esperienze che personalmente ho avuto assieme agli
altri componenti dei Sithonia, e poi di altri gruppi che ho avuto in età più
giovane. Quindi noi diciamo sempre che il viaggio continua [ride. ndr].”
Correte a dare il like ai
Sintesi dei viaggio di Es. Il vostro album “Il sole alle spalle” ha
testi in italiano piuttosto elaborati che avete messo dentro le metriche Prog,
anche se sono piuttosto complessi. Chi li ha scritti?
“Sono io l'autore, il colpevole [ride.
ndr]. Sono testi che si rifanno a esperienze mie personali, cose che ho vissuto
o che hanno vissuto i miei amici e quindi che io ho preso come mie e le ho un
po', diciamo, romanzate trascrivendole. Mi piace raccontare le cose che vedo
intorno a me, sostanzialmente, proprio le esperienze vissute con le persone. “Il
sole alle spalle” nasce proprio dal litigio che ho fatto con una persona
[ride. ndr] per dei futili motivi, e poi alla fine ci siamo riappacificati dopo
un po' di tempo. La cosa è successa
proprio mentre eravamo in un campo aperto. Il sole mi arrivava in faccia
ed era alle spalle di questa persona, e infatti grazie a quello abbiamo smesso
di discutere perché io ho detto “va bene basta”. Poi alla fine siamo
tornati amici col passare del tempo e questo mi ha fatto riflettere.”
Però l'hai raccontata all'opposto
perché il personaggio della canzone, una bella suite di 17 minuti, dice di
avere lui il sole alle spalle, quindi hai un po' ribaltato i ruoli.
“Sì beh perché dopo un po' ho fatto
una specie di sceneggiatura, l'ho arricchita di particolari, di cose. Ma ci
sono altre canzoni nell'album che sono dedicate a persone che ho conosciuto,
tipo “L'altra parte buia” e “Il patto non scritto” che parlano di
persone che ho conosciuto. Purtroppo una di queste, un mio amico, si è
suicidato perché ha ceduto, era in un percorso di droghe che aveva abbandonato,
sembrava che andasse tutto bene, poi invece c'è tornato dentro e l'unica sua
uscita è stata questa, molto estrema. Poi c'è qualche racconto di rifiuti che
ho avuto con qualche ragazza, che insomma ogni tanto si mette dentro [ride.
ndr].”
La domanda viene spontanea: tra tutte
queste canzoni qual è quella a cui sei personalmente più legato?
“Quella a cui sono più legato è proprio
“il sole alle spalle”. C'è la parte centrale che dice “può tornare il
vento”, quella mi piace in maniera particolare, a me personalmente ma anche
un po' a tutto il gruppo. Ci siamo affezionati a quella e anche a “L'illusione”,
che hai appena fatto sentire.
Tenete d'occhio il Facebook dei
Sintesi del viaggio di Es per vedere se in futuro ci saranno dei concerti.
“Sì, ne abbiamo appena fatto uno a
Bologna, perché noi siamo di Bologna. Abbiamo presentato il CD quindi abbiamo
fatto un bel concerto, con il service fatto bene che ci è piaciuto
molto. Per il futuro ci stiamo muovendo un po' adesso, perché questo disco è
uscito da poco e purtroppo noi non abbiamo tantissimi agganci su dove andare a
suonare e chi suona musica propria ha sempre qualche problema. Chi fa cover ha
sempre più facilità a trovare locali.”
Perché i gruppi di cover suonano
canzoni già note e il pubblico apprezza di più, le può cantare e così via.
“Qualche altro concerto lo abbiamo
fatto in passato, però adesso che abbiamo questo CD spero che qualcuno ci
chiami, adesso che abbiamo un biglietto da visita migliore. Prima non avevamo
niente, adesso abbiamo questo.”
Abbiamo detto Lizard records, quindi
per avere il vostro CD come possiamo fare?
“Allora, o contattano la Lizard anche
su Facebook, oppure contattano noi sempre tramite Facebook e noi glielo
mandiamo. Poi ci sono anche i download digitali. Io tuttora sono molto
legato al CD, mi piacciono le copertine, le immagini. Preferisco il CD, ma anche
il vinile mi piace, non ho mai buttato via gli LP e il giradischi [ride. ndr].”
Finalmente un altro grande gruppo del
Progressive che ritorna. Citiamo e salutiamo i tuoi compagni di viaggio.
“Allora, i miei compagni di viaggio
sono persone che da tanti anni mi sopportano e per questo devo ringraziarli
[ride. ndr]. Abbiamo Marco Giovannini che è il cantante e ha fatto con
me tutta la strada coi Sithonia, poi abbiamo Sauro Musi il chitarrista,
che ha fatto uno degli ultimi LP con i Sithonia e abbiamo anche avuto gruppi
paralleli. Poi al basso Maurizio Pezzoli, anche lui con me in esperienze
di altri gruppi, e il batterista Nicola Alberghini, che invece viene da
un giro di musica celtica, bretone, con il quale abbiamo suonato assieme per un
po' di tempo. La musica celtica piace molto a entrambi, infatti io ho anche un
gruppo parallelo con cui facciamo queste cose. Poi c'è la flautista Eleonora
Montenegro che è molto importante, per ultima ma non ultima [ride. ndr].
Anche lei l'ho conosciuta nel giro celtico, diciamo. L'abbiamo chiamata,
all'inizio le volevamo far fare solo un pezzo, “L'illusione”, alla fine
invece ci siamo piaciuti, le ho detto “ma perché non rimani con noi?” e
lei ha accettato.”
È bello così quando le collaborazioni
musicali cominciano in questo modo: uno si piace e c'è più soddisfazione. Io ti
ringrazio per essere stato qui per i Sintesi del viaggio di Es, prendete il
loro album “Il sole alle spalle” appena uscito per la Lizard records. Break
a leg per il vostro futuro.
“Perfetto, grazie a tutti, un saluto
dai Sintesi.”
Nessun commento:
Posta un commento