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sabato 17 agosto 2024

Le assenze di Woodstock


In questi giorni si ricorda Woodstock (15-16-17 agosto 1969), evento che portò alla grande notorietà e fama a molti musicisti sino a quel momento poco conosciuti.
Ma non tutti sanno che molti artisti rifiutarono di partecipare al Festival…

Di tutto un Pop.
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Il Festival di Woodstock fu certamente uno degli eventi più importanti del secolo scorso. Probabilmente può essere considerato l’evento più importante della storia della musica. L’apice della cultura hippie e del motto di “pace e amore”, oltre che della buona musica e delle esibizioni spettacolari. Nonostante tutti gli eventi che si verificarono sui palchi e tra il pubblico dell’evento stesso (con anche alcune morti) non è di ciò che accadde a Woodstock che vogliamo parlare. Piuttosto, c’è un risvolto più curioso del Festival stesso. Moltissimi furono gli artisti di rilievo che parteciparono alla manifestazione musicale, così come molti – e importanti – furono i rifiuti. Ecco quali sono gli artisti che rifiutarono di esibirsi a Woodstock.

JOHN LENNON

Il primo di questa trafila di artisti che rifiutarono di esibirsi a Woodstock fu proprio John Lennon, che poteva considerarsi tra i simboli più importanti della cultura hippie. John Lennon fu invitato a nome di tutti i Beatles, anche se la band si era formalmente sciolta (ci furono comunque delle registrazioni fatte nel 1970).

Lennon accettò di partecipare, ma a patto che ci fosse anche la Plastic Ono Band, la formazione di Yoko Ono. Siccome era praticamente sconosciuta, gli organizzatori lasciarono perdere.


BOB DYLAN

Ancora un altro degli artisti più importanti nell’ambito di una cultura e di un senso sociale che erano quelli particolarmente accentuati nel Festival di Woodstock. È curioso come alcuni tra gli emblemi più importanti del senso stesso del Festival vennero meno alla manifestazione, anche se alla base di questo rifiuto c’è un motivo serio.


Bob Dylan in un primo momento doveva partecipare al Festival, ma fu frenato da una malattia del figlio e dal gran caos che si era creato intorno a casa sua (Dylan abitava proprio nella cittadina di Woodstock). Per questo motivo, il grande cantautore statunitense si esibì il 30 e 31 agosto, nell‘Isola di Wight.


LED ZEPPELIN

Il rifiuto da parte dei Led Zeppelin non ha nulla a che fare con gli altri precedentemente citati. Fu, più che altro, un motivo di orgoglio da parte della band che non era disposta ad essere soltanto una delle band in scaletta, ma voleva avere un ruolo di maggior rilievo che non poteva esserle offerto. Si esibirono, quindi, all’Asbury Park Convention Hall di New Jersey, un po’ più a sud.


Il motivo del rifiuto fu spiegato da Peter Grant, manager dei Led Zeppelin: “Ci era stato chiesto di andare a Woodstock e all’Atlantic ne erano entusiasti, e così il nostro promoter negli Stati Uniti, Frank Barsalona. Dissi di no perché a Woodstock saremmo stati soltanto un’altra band in scaletta”.


JETHRO TULL

Tra gli artisti che rifiutarono di esibirsi a Woodstock ci sono anche i Jethro Tull. A dimostrazione di quanto si è sempre detto, la band era entusiasta di partecipare a un evento di simile pregio, ma fu proprio il frontman Ian Anderson a bloccare tutto. Il britannico era conscio della grandezza della manifestazione, ma la sua avversione per il mondo hippie non riuscì a fargli accettare l’invito.

Si dice che, per lo stesso motivo, Glenn Cornick (primo bassista della band) fu licenziato. Oltre che il mondo hippie, Anderson detestava anche l’utilizzo di sostante stupefacenti.


DOORS

L’unico dei Doors che partecipò a Woodstock fu il batterista John Densmore. Il resto della band non prese neanche in considerazione la sua partecipazione alla manifestazione per via dei molti problemi con la legge che i Doors avevano avuto negli ultimi mesi. Particolarmente pericolosa era la partecipazione di Jim Morrison, che soffriva gli spazi aperti. Dunque, per questi e altri motivi legali, i Doors sospesero tutti i loro concerti.



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