Il 31 agosto 1967, The Who sono in
concerto al Public Auditorium di Cleveland, Ohio.
È il loro primo tour negli States, il
pubblico americano rimane sconvolto per il loro "lancio di
strumenti", durante i concerti.
È l'inizio di una strepitosa carriera
musicale!
Di tutto un Pop…
Wazza
The
Who performing at the Kiel Opera House in St. Louis, Missouri on August 25th,
1967
Dopo l’uscita del secondo album, gli Who intraprendono il loro primo tour negli Stati Uniti. Mentre nel quartiere di Haight-Ashbury scoppia la "summer of love", in Inghilterra esce un certo disco che parla di un bizzarro "Sergente Pepe".
Le sognanti atmosfere psichedeliche
influenzano anche la penna di Townshend che scrive "Pictures Of Lily"
dove le schitarrate quasi hard si bagnano nell’acido di una storia sulla
masturbazione. Il singolo viene pubblicato nell’aprile del 1967, anticipando
l’incendiaria esibizione degli Who al Pop Festival di Monterey due mesi dopo.
La sfida a colpi di chitarra tra
Townshend e Jimi Hendrix cattura il popolo degli hippie, ma, soprattutto, i
critici della rivista Rolling Stone.
È, di fatto, il preambolo al
successo della band in terra americana che viene definitivamente sancito con il
primo posto in classifica del singolo autunnale "I Can See For
Miles", fantastica progressione corale tra atmosfere eteree e
accelerazioni rock, guidata dalla voce in espansione di Daltrey e dalla
chitarra lisergica di Townshend. Le nuove intuizioni musicali aprono una nuova
strada per gli Who che dimostrano, così, di non essere soltanto chiassosi
sfasciachitarre, ma un gruppo polivalente e in continua espansione.
Espansione che passa per un maggiore
stile nella sensibilità compositiva di Townshend, che scrive un disco meno
arrabbiato, ma con maggiori pretese intellettuali.
1967,
The Who begin their first U.S. tour in Seattle,
opening
for Herman's Hermits and the Blues Magoo
The Who Sell Out (Track, 1967),
nuovamente prodotto da Kit Lambert, viene registrato durante la tournée estiva
negli Stati Uniti e si presenta come un disco di concetto piuttosto ambizioso.
L’idea di Townshend è quella di
proporre una serie di brani legati uno con l’altro da fittizi spot pubblicitari
radiofonici. Una sorta di collage pop-art che, musicalmente, crea un ponte tra
la genialità surreale di "Freak Out" di Frank Zappa e le atmosfere
psichedeliche marca Beatles che stanno segnando la seconda metà del 1967. Gli
Who "in svendita" allargano, così, la tela strumentale per un sound
più progressivo che segue la strada aperta dal singolo che introduce l’album,
"I Can See For Miles".
La band, tuttavia, non rinuncia al
suo vibrante marchio di fabbrica e, come in "Armenia City In The
Sky", filtra la psichedelia attraverso il drumming martellante e
imprevedibile e la chitarra quasi hard.
È palese, comunque, un generale
ammorbidimento dei toni che si fanno più variegati e fluidi. "Mary Anne
With The Shaky Hand" (altra canzone sulla masturbazione) si insinua con
una melodia acustica dal gusto zingaresco. Townshend trova, più che il riff, raffinate
e innovative architetture pop nel malinconico incedere corale di "Our Love
Was" e nel piano etereo di "Can’t Reach You". Il chitarrista
segue la scia dei primi Pink Floyd sulle note dell’organo lisergico di
"Relax" e si lascia andare addirittura al romanticismo jazz
dell’acquerello acustico "Sunrise".
Mentre Entwistle gioca con il coro
gregoriano di "Silas Stingy", Pete sembra inseguire in solitario
tutte le sue idee. Idee ancora confuse, ma che iniziano già a incastrarsi tra
loro come nella suite "Rael", che viene costruita su continue
variazioni acustico-elettriche e che, da lì a poco, verrà ripresa per Tommy.
A legare insieme l’album ci pensano,
poi, gli irresistibili spot commerciali inventati dalla band: la fanfara
irriverente di "Heinz Baked Beans", il pop scintillante di
"Odorono" e la filastrocca di "Medac".
L’esperimento, molto originale, viene
tuttavia accolto tiepidamente, ma verrà rivalutato anni dopo perché, in
effetti, The Who Sell Out è un disco importante oltre che il primo mattone sonoro
per la futura produzione degli Who.
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