Libro: Il
Culto dell’albero porcospino – Storia sproloqui e ricordi dei Porcupine Tree (nuova
versione aggiornata)
Autore: Enrico
Rocci
Edizioni: Officina
di Hank
Anno: 2022
Recensione
a cura di Fabio Rossi
Uscito in prima edizione nel 2018 per conto della casa editrice genovese Chinaski, il saggio Il Culto dell’albero porcospino – Storia sproloqui e ricordi dei Porcupine Tree dell’alessandrino Enrico Rocci viene ora riproposto da Officina di Hank, nata dalle ceneri della Chinaski, in una versione aggiornata contenente circa un centinaio di pagine in più e una veste grafica migliore.
Enrico non ha inteso minimamente cambiare il proprio stile di scrittura che si basa su una sottile vena ironica che rende la lettura piacevole e scorrevole dalla prima all’ultima riga. Di solito libri di tal fatta peccano di pedanteria e presunzione, ebbene proprio questa sua capacità di propendere all’arte del sarcasmo e del disincanto, alla battuta burlesca o alla simpatica presa in giro si rileva alla lunga un’arma vincente, nella considerazione che il lettore troverà nel testo vita, morte e miracoli di uno dei gruppi migliori del movimento progressivo unitamente a una prosa di tanto in tanto esilarante.
Tutti i dischi sono analizzati con competenza,
obiettività ed esaustività, d’altronde Rocci è un grande appassionato di Wilson
e compagni visto che li ha seguiti da sempre andandoseli a vedere dal vivo in
più di una circostanza. Devo ammettere che quest’edizione ampliata la trovo superiore
alla precedente, non tanto perché riporta fedelmente quello che è accaduto
negli ultimi quattro anni, ma perché nel complesso il testo è stato migliorato
e disseminato di tante notizie e chicche che i fan apprezzeranno di certo.
Enrico Rocci, come lui stesso ammette, non è stato molto fortunato perché negli
ultimi tempi sono usciti vari testi sui Porcupine Tree, ma io vi dico di
acquistare il suo perché oltre a essere esauriente, fa piacere sorridere e di
questi tempi ne abbiamo davvero tanto bisogno. Sono citato nei ringraziamenti
unitamente ai colleghi e amici Francesco Gallina e Athos Enrile per aver
apprezzato la precedente edizione con parole belle e inattese… beh, spero che l’autore sia contento della mia nuova positiva valutazione… ma era scontata,
atteso che il simpatico Rocci, come me, si mette sempre in discussione per
addivenire a un miglioramento dei sui scritti, e il risultato si vede di libro
in libro. Complimenti.
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