Articolo
a cura di Fabietto Pugliese
Galleria Fotografica a cura di Stefano Panaro
Le tigri di Pan Tang tornano a ruggire ad un
anno e mezzo di distanza dal loro primo concerto capitolino, per promuovere
l’uscita del nuovo Ep “Crazy Nights Sessions“, nonché per la ristampa
dei precedenti “Wildcat Sessions” e “Spellbound Sessions“. Questa
volta la location è l’ormai rinomato Jailbreak, sempre più spesso teatro di
eventi internazionali di tale portata.
Ad aprire la serata per questa data del 26 febbraio 2015 troviamo due band romane; Messerschmith e Lipstick, mentre i milanesi Sixty Miles Ahead seguiranno il combo inglese anche per tutte le date italiane del tour.
Ad aprire la serata per questa data del 26 febbraio 2015 troviamo due band romane; Messerschmith e Lipstick, mentre i milanesi Sixty Miles Ahead seguiranno il combo inglese anche per tutte le date italiane del tour.
Purtroppo questa sera c’è anche la partita della Roma, quindi, anche se
durante l’esibizione delle band di supporto già un po’ di pubblico è piazzato
sotto palco per sostenerle, i più accaniti tifosi sono invece sotto gli schermi
a seguire la squadra giallorossa. Ciò nonostante, sia i Messerschmith,
storica band metal capitolina dei primi anni ’80, che i Lipstick,
di più recente formazione, hanno dato una buona prova delle loro esibizioni, a
spaziare dall’heavy metal classico dei primi fino a sconfinare con lo
street/glam dei secondi. Peccato aver potuto apprezzare solo 4 brani a testa,
situazione che non permette di godere appieno della proposta musicale delle
formazioni. Ricordo inoltre che entrambe le band stanno per uscire con un
prodotto discografico ed entrambe hanno saputo esprimere una presenza scenica
discreta, seppur non convincente quanto quella dei Sixty Miles Ahead,
che hanno calcato lo stesso palco subito dopo. Questa band, dal sound più
moderno, che a tratti mi ha ricordato anche i Pantera, ha un
impatto notevole e classe da vendere. Inoltre, con loro, anche l’acustica è
andata migliorando.
Il set della band milanese ha un minutaggio più ampio di quello delle due precedenti, ma quando il tempo scade anche per loro, ecco che anche i più accaniti fan di calcio abbandonano la partita e si apprestano ad avvicinarsi allostage!
Ultimi istanti, per l’ultimo cambio palco, e finalmente parte la intro. Anche il telo dietro le spalle della band, raffigurante l’ultimo album, “Ambush”
Il set della band milanese ha un minutaggio più ampio di quello delle due precedenti, ma quando il tempo scade anche per loro, ecco che anche i più accaniti fan di calcio abbandonano la partita e si apprestano ad avvicinarsi allostage!
Ultimi istanti, per l’ultimo cambio palco, e finalmente parte la intro. Anche il telo dietro le spalle della band, raffigurante l’ultimo album, “Ambush”
targato ormai 2012,
che prima era piegato, si distende e mostra tutto il suo splendore.
Si torna subito indietro di 34 anni in piena era N.W.O.B.H.M. con la doppietta “Gangland” e “Take It” che, nel lontano 1981, apriva anche il loro secondo album “Spellbound”, e il pubblico è già tutto in visibilio. La scaletta è incentrata sui brani storici dei primi 4 album e dei più recenti “Animal Instinct” e “Ambush”, si passa quindi da “Rock Candy”, “Rendezvous” e “Love Don’t Stay” ai medley di “Paris by Air” / “Rock’n’Roll Man” / “Euthanasia” e a quello di “Insanity” / “Suzie Smiled”.
La band è in splendida forma, anche se ormai l’unico membro originale e fondatore della band è il chitarrista Robb Weir – da sottolineare comunque come tutti gli altri, compreso il cantante italiano Jacopo Meille, non fanno affatto rimpiangere i loro predecessori. Sanno bene come accontentare noi nostalgici della New Wave of British Heavy Metal con riff taglienti di chitarra, gli assoli di Dean Robertson e la altrettanto bella voce di Jacopo che coinvolge il pubblico nei cori di “She” e “Don’t Touch Me There”.
Il batterista Craig Ellis e il bassista Gav Gray sono invece l’ottima e martellante sezione ritmica che accompagna il resto della band ormai da 4 anni.
Si torna subito indietro di 34 anni in piena era N.W.O.B.H.M. con la doppietta “Gangland” e “Take It” che, nel lontano 1981, apriva anche il loro secondo album “Spellbound”, e il pubblico è già tutto in visibilio. La scaletta è incentrata sui brani storici dei primi 4 album e dei più recenti “Animal Instinct” e “Ambush”, si passa quindi da “Rock Candy”, “Rendezvous” e “Love Don’t Stay” ai medley di “Paris by Air” / “Rock’n’Roll Man” / “Euthanasia” e a quello di “Insanity” / “Suzie Smiled”.
La band è in splendida forma, anche se ormai l’unico membro originale e fondatore della band è il chitarrista Robb Weir – da sottolineare comunque come tutti gli altri, compreso il cantante italiano Jacopo Meille, non fanno affatto rimpiangere i loro predecessori. Sanno bene come accontentare noi nostalgici della New Wave of British Heavy Metal con riff taglienti di chitarra, gli assoli di Dean Robertson e la altrettanto bella voce di Jacopo che coinvolge il pubblico nei cori di “She” e “Don’t Touch Me There”.
Il batterista Craig Ellis e il bassista Gav Gray sono invece l’ottima e martellante sezione ritmica che accompagna il resto della band ormai da 4 anni.
Ci si avvia velocemente verso il finale con “Hellbound”,
la più bella canzone, (almeno per il sottoscritto), scritta dalla band, “Keeping
Me Alive” e la conclusiva “Love Potion No.9″. Come di rito, prima di
congedarsi, la band invita tutti ad avvicinarsi allo stand del Merchandise per
foto e autografi dopo l’esibizione.
Ancora una volta occorre ringraziare la E-Rocks Production
per la qualità artista delle serate organizzate e, ovviamente, il Jailbreak e
tutte le band che si sono esibite: Tygers of Pan Tang in
primis, Sixty Miles Ahead, Lipstick e Messerschmith.
Set List Messerschmitt:
Blood And Tears; Resurrection; Kamikaze; Heavy Metal Fighters
Blood And Tears; Resurrection; Kamikaze; Heavy Metal Fighters
Set List Lipstick:
Dancing; Savage; Mistress; Nightwolf
Dancing; Savage; Mistress; Nightwolf
Set List Sixty Miles Ahead:
Polite Conversations; Not Suppose to Crawl; Millions of Burning Flames; All My Fears; Under My Skin; Forget; Split Personalities; Unfaithful Confessions; Reach My Destination
Polite Conversations; Not Suppose to Crawl; Millions of Burning Flames; All My Fears; Under My Skin; Forget; Split Personalities; Unfaithful Confessions; Reach My Destination
Set List Tygers Of Pan Tang:
Gangland; Take It; Rock Candy; Rendezvous; Love Don’t Stay; Never Satisfied; Raised on Rock; She; Medley: Paris by Air – Rock’n’Roll Man – Euthanasia; Don’t Stop By; Insanity / Suzie Smiled; Don’t Touch Me There; Hellbound; Keeping Me Alive; Love Potion No.9
Gangland; Take It; Rock Candy; Rendezvous; Love Don’t Stay; Never Satisfied; Raised on Rock; She; Medley: Paris by Air – Rock’n’Roll Man – Euthanasia; Don’t Stop By; Insanity / Suzie Smiled; Don’t Touch Me There; Hellbound; Keeping Me Alive; Love Potion No.9
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