PLATO'S CAVE
Servo/Padrone
VideoMapnetwork/M.A.P.
di Maurizio
Mazzarella
E' una ricetta particolare quella dei Plato's Cave, un gruppo originale e
di prospettiva che prova ad evolvere con una forte personalità la matrice del
rock d'autore. La loro musica è una fusione dal rock progressivo degli anni
settanta, sia esso italiano e fortemente britannico, ma è anche nel rock wave
degli anni ottanta che i Plato's Cave riescono a trovare palpabili tracce delle
proprie radice.
Ne viene fuori un prodotto unico nel suo genere come Servo/Padrone, tecnicamente valido e di
notevole livello da un punto di vista prettamente compositivo. La profondità
dei testi è un altro elemento che pone i Plato's Cave al di sopra del livello
comune di qualsiasi band attuale. La loro particolarità e nell'aver tratto dei
palesi insegnamenti dal meglio del rock, per poi evolverlo a proprio
piacimento, con un occhio di riguardo all'attualità.
Per questi aspetti Servo/Padrone è un album fluido e
dinamico, che piace sin dalle prime note di L'omicidio
di un suicida, brano dai ritmi lenti e dai contenuti intensi, L'uomo assoluto prosegue e rimarca la
cura degli arrangiamenti, mentre Il
Viandante ci mostra una band più ruvida che strizza l'occhio in più
frangenti alla Premiata Forneria Marconi.
La poesia si tramuta in musica in Eclissi Popolare e Wilma,
due componimenti supportati da bellissime chitarre acustiche, differentemente
Ingiuria Part I e Part II sono due momenti introspettivi, che uniscono la
dimensione tradizione del gruppo a quella più moderna, a seguire L'opposizione
all'accezione nei suoi circa otto minuti di durata mette in mostra l'aspetto
progressive di un gruppo capace di stupire in ogni circostanza.
Viaggio
Introspettivo è un altro
momento profondo, capace di indurre alla meditazione in una sorta di fusione
tra i Pink Floyd ed i Pain Of Salvation, L'eco
delle Valchirie dura poco più di due minuti, ma giova di un testo frutto di
una straordinaria ispirazione. Canzone
Per Un Prigioniero è un altro momento duro che fonde la rabbia alla
melodia, la parola fine invece giunge con L'Applauso
oltre sette minuti di arte sopraffina che riassumono tutto lo spessore di un
gruppo destinato ad un futuro importante.
Potremmo stare ore ed ore a cercare di paragonare i Plato's Cave
ad altre band dal passato e dal presente importante, ma a prescindere da ogni
probabile somiglianza, la realtà dice che il combo campano è una sorta di
riassunto del meglio del rock d'autore e che ad esso viene aggiunta l'anima di
insieme di musicista che ha voglia di lasciare al segno e se queste sono le
premesse non avrà particolari problemi ad imporsi.
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