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venerdì 10 novembre 2017

Steve Hackett e i Genesis: accadde nel 1977

Hello,
dopo aver suonato per l'ultima volta con i Genesis il 3 luglio 1977 a Monaco (Germania), il buon Steve Hackett, a ottobre/novembre dello stesso anno "pianifica" di abbandonare la band... incomprensioni, un pò di accantonamento da parte dal resto della band, scelte musicali, furono i fattori scatenanti.
Da lì in poi iniziò una fortunata carriera da solista, che a distanza di 40 anni lo porta ancora oggi a suonare con successo in ogni angolo di mondo!
…di tutto un Pop
Wazza

1977 last concert

"Sentivo che i Genesis stavano diventando ripetitivi - ha raccontato Steve ad Armando Gallo in “Genesis: I Know What I Like - e sapevo che per esprime al meglio me stesso sarei dovuto uscire dal ruolo che avevo nella band. Il problema era che la sicurezza economica stava portando a un impoverimento spirituale e mi stava uccidendo suonare giorno dopo giorno gli stessi brani".
"Mi crea qualche imbarazzo dire che non mi ero proprio accorto di quanto infelice fosse stato Steve per la maggior parte del tempo in cui fu membro del gruppo - ricorda Mike Rutherford nella sua autobiografia “The Living Years . Non eravamo propriamente gli individui più sensibili del mondo e Steve era una  persona abbastanza riservata, come tutti noi del resto, ma pensavo comunque che si divertisse. (...) Nella mia personale scala Richter, la perdita di Steve non fece registrare scosse paragonabili a quelle di Ant o Pete".
"In questo periodo diventa evidente anche la frustrazione di Steve - racconta Phil Collins nella sua autobiografia “No, non sono ancora morto -. Ha pubblicato il suo album da solista, ma invece di diminuire la pressione lha aumentata. Vuole avere più canzoni sue negli album dei Genesis. Quello che per me è positivo si rivela negativo per lui: la nuova configurazione dei Genesis ha inaspettatamente aperto nuove strade di composizione dei pezzi, e mentre io mi sento sempre più sicuro come autore, Steve non riceve ancora lo spazio creativo che pensa di meritarsi. (...) Ma se siamo sopravvissuti alla perdita di un cantante, siamo in grado di sopravvivere a quella di un chitarrista. Continuiamo, imperterriti, con Mike che ci dà dentro sia al basso sia alla chitarra solista".

Accadde quell'anno a giugno-Londra...

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