SANDY DENNY – La
Regina del Folk Rock
di Fabio Rossi
Commento di Andrea
Pintelli
L’amico scrittore romano Fabio Rossi ha fatto un grandissimo regalo a tanti
appassionati di Musica vera, quella con l’emme maiuscola, realizzando un libro
dedicato alla Regina del Folk Rock, ossia Sandy
Denny. Il primo libro uscito in italiano su di lei, s’intende.
Pubblicato lo scorso aprile da Il Cuscino di Stelle, esso va a coprire
un vuoto editoriale che colpevolmente aveva, fin qui, escluso l’artista
britannica dai radar del circuito letterario.
Nata il 6 gennaio 1945 e deceduta
il 21 aprile 1978 in seguito a una caduta dalle scale, Alexandra Elene McLean
Denny, detta Sandy, è stata senza dubbio la miglior cantautrice di sempre del
Regno Unito e una delle migliori di tutti i tempi a livello mondiale. Grazie a
una sensibilità senza limiti, a un talento immenso, a una voce sognante e
penetrante, ha composto canzoni che siedono nel gotha della Musica del
Novecento. Purtroppo, proprio questa sua infinita sensibilità le condizionarono
la vita, andando talvolta a intaccare negativamente il suo cammino nel campo
dell’arte. Inutile e dannoso che spieghi qui il suo percorso, visto che lo farà
questo sentito e ottimo libro, di cui Fabio mi ha pregiato di scriverne la
prefazione. Il mio amore per Sandy risale a tantissimi anni fa, quando da ragazzino
(intorno ai 13 anni) comprai “Liege and Lief” dei Fairport
Convention, il disco-manifesto del Folk Rock, band di cui le fece parte. Da lì
in poi, collezionai tutto ciò che riguardava il gruppo inventore di questo
genere per quanto riguarda la Britannia, la stessa Sandy nella sua carriera al
di fuori di questo “nido”, come pure ciò che i suoi membri rilasciarono come
solisti o all’interno di altre formazioni. Insomma, il British Folk mi stregò
fin dall’inizio. Quello che mi colpì maggiormente fu il flusso di emozioni che
suscitarono in me molte delle composizioni di Sandy, andando a toccare corde
interiori che finora nessun altro aveva nemmeno sfiorato (e assicuro che di
Musica ne avevo fin lì “masticata” tantissima, di ogni genere). Late November, Solo, The Pond and the Stream, One More Chance, I’m A Dreamer, Who Knows Where The Time Goes, Nothing More, tanto per citarne alcune di clamorose, ebbero un effetto deflagrante
su di me, andando ad aprire porte nel mio io più profondo.

Sandy Denny fu (ed
è) la chiave che mi permise di evolvere, in poche parole. Per chi non la conoscesse,
quest’ottimo libro del bravissimo Fabio (già autore di diversi volumi oltremodo
importanti dedicati a Rory Gallagher, Bathory, EL&P, ecc.) potrà avere una
funzione determinante che permetterà di entrare a conoscenza di un pilastro
della Musica tutta, sebbene qui in Italia sia sempre stata poco citata (ma si
sa come girano le cose nel paese fatto a stivale…). Per chi la conoscesse già,
esso sarà una piacevole lettura, perché non solo va a sbobinare la vita dell’artista
e la sua preziosa (seppur troppo breve) carriera, ma riporta anche notizie di
non facile raccolta. Il libro contiene un’interessante ed esauriente fascicolo
fotografico sulla protagonista, nonché i testi di alcune sue canzoni con
traduzione in italiano. Insomma, invito chiunque abbia un briciolo di curiosità
e raffinatezza ad acquistare “Sandy Denny – La
Regina del Folk Rock”: ne sarete soddisfatti. Abbracci diffusi.
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