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venerdì 29 marzo 2019

Traffic, 29 marzo 1973

29 marzo 1973, grandissimo concerto dei Traffic al Palazzo dello Sport di Roma... come si dice... ah , "io c'ero"!!! 
Ancora mi ricordo il rimbombo delle percussioni, in un posto dove si poteva fare tutto, meno che suonare!
Qualcuno si riconosce nelle foto?  (sotto i 60 anni, non ci provate nemmeno!)
Di tutto un Pop…
Wazza






Il compleanno di Vangelis


Compie gli anni oggi, 29 marzo, Vangelis Papathanassiou, tastierista, arrangiatore, compositore, autore di colonne sonore, musiche per balletti e teatro.

Nella sua carriera è passato dal pop (Aphrodite's child), al prog (Jon & Vangelis), sino all'oscar come migliore colonna sonora (Momenti di gloria).

Un fenomeno, spesso dimenticato dagli "addetti ai lavori", giornalisti e recensori…
In Italia ha collaborato come arrangiatore con Riccardo Cocciante, Patty Pravo, Milva, Krisma, Claudio Baglioni...

Insignito di premi e onorificenze in varie parti del mondo!

Happy Birthday Vangelis
Wazza

         


giovedì 28 marzo 2019

PFM su "Qui Giovani" il 28 marzo del 1972


QUI GIOVANI" n.13, 28 Marzo 1974.
Notate bene: la foto dell'articolo non si riferisce al concerto di cui si parla, ma è stata verosimilmente scattata al Teatro Brancaccio nel 1973, durante il Tour con Pete Sinfield e Mel Collins

"Qui Giovani" del 28 marzo 1972...


Parte il nuovo tour italiano della PFM, dopo i successi in Inghilterra.
Di tutto un Pop...
Wazza


mercoledì 27 marzo 2019

Robert Fripp: accadeva nel marzo del 1979


Un disco da rivalutare "Exposure" di Robert Fripp.
Di questo album amo molto la versione di "Here Comes The Flood", con Peter Gabriel al piano rigido e Brian Eno che lo accompagna al flauto e al synth, e gli effetti di chitarra di Fripp che si incastrano con la voce di Gabriel... incontro tra geni!
Le registrazioni iniziarono nel marzo del 1979.
Wazza
                         









lunedì 25 marzo 2019

A volte ritornano!

Sembra che dopo il ritorno del vinile anche un altro oggetto, che sembrava estinto, stia tornando di moda, la musicassetta.
Riaprite i vostri bauli... chissà se ritornerà anche il VHS!?
Forse aveva ragione Einstein quando diceva: "Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza guerra mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre"
Wazza


Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Febbraio, 2019

Può sembrare incredibile, ma questo non è uno scherzo, è un... ritorno! Le musicassette sono tornate. Sono serissimo. Credevamo di essercene liberati per sempre e invece sono di nuovo tra noi! Come il vinile, ma peggio. Molto peggio. In realtà, mentre il vinile può suonare ancora dannatamente bene, le musicassette hanno così tante limitazioni tecniche che utilizzarle oggi come sorgente HiFi è un controsenso. Abbiamo a disposizione apparecchi che stanno nel palmo della mano e che possono immagazzinare migliaia di file musicali ad altissima risoluzione, perché perdere tempo in un supporto così obsoleto? Difficile trovare una spiegazione sensata, ma sicuramente l'operazione nostalgia e l'effetto trainante del vinile hanno giocato un ruolo fondamentale nel riportare in vita questo zombie tecnologico. Prima di darvi i numeri di questo “ritorno”, lasciatemi ricordare, specie a beneficio delle nuove generazioni, i fatti principali sulla Compact Cassette.
La Compact Cassette o musicassetta non è altro che un guscio di plastica all'interno del quale un nastro magnetico gira avvolto intorno a due piccole bobine. Può contenere musica pre-registrata o registrarne di nuova a sua volta. Potete anche decidere di lanciarla con precisione nel bidone della raccolta indifferenziata. Questo mostro di tecnologia è stato inventato da Lou Ottens alla Philips, in Hasselt, Belgio, e presentata al mercato europeo il 30 agosto 1963 (sì, 56 anni fa!) al Berlin Radio Show e negli Stati Uniti (sotto il marchio Norelco) nel novembre del 1964.
Nel 1971 la Advent Corporation introduceva il registratore Model 201, equipaggiato con riduttore di rumore Dolby B e utilizzante nastri al biossido di cromo (CrO2). In questo modo la bassa qualità sonora delle prime musicassette subiva un salto notevole e via via è andata migliorando ulteriormente. I lettori con qualche capello grigio (se presente) ricordano certamente molto bene tutta la storia successiva, dal Dolby C al Dolby HX, al DBX, all'autoreverse etc. Si è arrivati a spremere fino all'ultima goccia di performance sonora da un supporto che aveva delle serie limitazioni tecniche originarie. Fino agli anni 90 era uno dei tre supporti più diffusi, insieme a CD e LP. La nascita di supporti digitali registrabili (come il CD-R) ne decretò l'inesorabile declino. Fino ad oggi.
La National Audio Company in Missouri, USA, è una delle più grandi fabbriche di produzione di musicassette rimaste al mondo. Ha curato la stampa e la distribuzione della colonna sonora “Awesome Mix #1” del film “Guardians of the Galaxy” nel 2014. Più di 10 milioni di musicassette sono state prodotte dalla NAC nel 2014, e l'anno successivo ben il 20% in più, quello migliore della loro intera storia aziendale, a partire dal 1969!
Nel 2016 le vendite di musicassette negli Stati Uniti sono salite del +74% (per un totale di 129,000 pezzi) e il 2017 ha visto un ulteriore incremento del +35%. Nel gennaio 2018 la NAC ha iniziato addirittura a produrre in proprio il nastro magnetico delle sue cassette, diventando l'unico produttore al mondo di nastri per musicassette.
In Inghilterra, l'anno scorso (2018) è stato il migliore dell'ultimo decennio per quanto riguarda la vendita delle musicassette, la British Phonographic Industry (BPI) ha rivelato che le vendite di questo vecchio formato sono cresciute del 125.3% anno dopo anno, raggiungendo le 50.000 unità nel 2018 (erano 30.000 nel 2017).
Molti artisti, anche conosciuti, stanno stampando i loro nuovi album su questo dinosauro tecnologico. Si veda la classifica dei primi dieci titoli e degli artisti che registrano nel 2018 su musicassetta, tra i quali spiccano Kylie Minogue, Prodigy, Ariana Grande e Take That (fonte: www.officialcharts.com)
Bene, sembra davvero che la gente stia perdendo la testa per le musicassette. Temo non ci sarà molto da aspettare per vedere qualche guru dell'HiFi che ci vorrà convincere che suonano meglio del vinile o della musica digitale. Siete state avvertiti. Siamo polli, ma le penne ce le hanno già strappate tutte, occhio!
Il documentario che segue racconta la nascita della Compact Cassette e include un'interessante intervista a Lou Ottens, il suo inventore.


sabato 23 marzo 2019

Il compleanno di Franco Battiato

Compie gli anni oggi, 23 marzo, Franco Battiato, compositore, cantautore, regista.
Nella sua carriera ha sperimentato tutto sulla musica, dal progressive all'avanguardia, alla canzone d'autore, etnica, elettronica, opera. Insomma un'eccellenza della musica italiana.
Buon Compleanno "maestro"!
Wazza

         



venerdì 22 marzo 2019

Il compleanno di Michi Dei Rossi

 Compie gli anni oggi, 22 marzo, Michi Dei Rossi, storico batterista delle Orme.

Ha festeggiato con i suoi fans alla mezzanotte, nel Teatro Tognazzi di Velletri, dove era in concerto con il nuovo lavoro, "Sulle ali di un sogno".

Happy Birthday Michi!
Wazza



giovedì 21 marzo 2019

Il compleanno di Giorgio "Fico" Piazza e Franco Mussida


Compiono gli anni oggi, 21 marzo, Franco Mussida e Giorgio "Fico" Piazza.
Oltre che la data del compleanno, hanno condiviso gran parte della loro carriera musicale, prima con i Quelli, poi con la Premiata Forneria Marconi.
Happy Birthday ragazzi!
Wazza






21 del mese, ricordando Big Francesco

 

"Liberi sono quelli che creano, non quelli che copiano,
e liberi sono coloro che pensano, non quelli che ubbidiscono.
Insegnare è insegnare a dubitare
."
(Eduardo Galeano - giornalista scrittore)

21 Marzo
Ci sarai sempre. Buon viaggio Capitano!
Wazza


Ricordo di  Guido Harari (fotografo)

OH FRANCESCO E IL BANCO DEL MUTUO SOCCORSO! Vi ho conosciuti al Papagayo di Milano Marittima nell'estate del 1972. L'album del "salvadanaio" aveva mietuto vittime a profusione tra le schiere dei prog fans di quella primavera rock italiota. Ero agli inizi del mio viaggio nella musica e nella fotografia e ci si ritrovò con naturalezza nella vecchia sala di via dei Cinquecento, a Milano (un cinema parrocchiale che veniva trasformato nella mitica sala di registrazione dell'altrettanto mitica Dischi Ricordi), con Sandro Colombini alla produzione e Walter Patergnani alla consolle per le sessions di "Darwin". L'irresistibile ironia e il "physique" di Francesco, l'irruenza incontenibile di Vittorio, la calma assoluta di Marcello, Gianni e Pierluigi, l'aria eternamente sorniona di Renato: tutto mi colpì di loro, attirandomi in un crescendo di prove, concerti e viaggi, fino alle registrazioni di "Io sono nato libero", nei nuovi studi della Ricordi, stavolta moderni e professionali, con l'attenta regìa di Gaetano Ria e Colombini. Cesare Monti tollerò la mia presenza e la mia curiosità durante lo shooting della copertina dell'album in un cortile sui Navigli: quel pomeriggio fu un prezioso apprendistato, che mi fece capire l'importanza di creare immagini dirette, trasparenti, naturali, di immediata lettura. Scattai un paio di rullini, sotto lo sguardo insofferente di Cesare, e così mi apparve sul poggiolo Francesco, leggiadro come un cartoon di Disney, innamorato della vita e della musica.
Ci ritrovammo qualche anno dopo con la Carovana del Mediterraneo insieme ad Angelo Branduardi. Il progressive era sfiorito, Vittorio aveva lanciato la band nell'ambiziosa dimensione orchestrale di "Di terra", ma il Banco non aveva perso la sua identità e il suo smalto. Solo i tempi erano cambiati e gli anni Ottanta avrebbero portato con sè una prima resa. Poi, molti anni dopo, il rinnovato interesse da parte del pubblico per quella stagione musicale e progetti raffinati come quello dedicato al Fado da Francesco insieme a Eugenio Finardi riposizionarono nella grande storia della musica italiana. Ti ricordo con grande affetto, Francesco, e mando un abbraccio fortissimo a tutta la famiglia del BMS. 

domenica 17 marzo 2019

YES: ACCADEVA IL 17 MARZO DEL 1975

Yes - Yessongs (Ellman Enterprises, 1975)


Veniva proiettato in prima assoluta il 17 marzo 1975all'Uptown Theater di Milwaukee, il film del concerto "Yessongs". Per il periodo una cosa rivoluzionaria, l'uso dell'audio quadrifonico!
Il concerto fu registrato e ripreso il 15 dicembre 1972.
In occasione dell'uscita del triplo album, nel 1973, venne fatto vedere in anteprima solo alla stampa…
Di tutto un Pop.
Wazza


Formazione:
·         Jon Anderson - voce
·         Chris Squire - basso
·         Rick Wakeman - tastiere
·         Alan White - batteria 
·         Steve Howe - chitarra

 YES live somewhere in 1972


sabato 16 marzo 2019

Parco Lambro-"Parco Lambro", di Antonio Belfiore


Parco Lambro-"Parco Lambro"
Di Antonio Belfiore

Commento già pubblicato su MAT2020 di dicembre (www.mat2020.com)

Tra il 1974 e il 1976, presso il Parco Lambro di Milano si è tenuto il Re Nudo Pop Festival. A distanza di anni, possiamo dire che quell’esperienza è stata non sololo specchio del gusto estetico/musicale e orientamento politico di una certa società ed epoca, ma anche l’evidente promessa (aldilà del bene e del male) che nell’arco di poco tempo sarebbe successo qualcosa: vi erano le premesse del movimento del 1977.


A Bologna, nel 2014 cinque musicisti formano i Parco Lambro, pubblicando nel 2017 il loro primo disco, l’omonimo “Parco Lambro”, per Music Force e Toks Record: qualcosa di quel festival e di quegli anni è rimasto.

Veniamo dunque alla musica: il disco (in sette tracce, tra cui due suite tutte strumentali con l’eccezione di“Not For You”) presenta sonorità tipicamente jazz/progressive rock anni ’70, con largo impiego di fiati, tastiere di vario genere e con ritmiche serrate. Lo stile improvvisativo è costante ma non banale. 

Al mio orecchio vi sono atmosfere molto vicine ai Van Der Graaf Generator e slanci che possono richiamare gli Area e i Soft Machine, ma, per aggressività e costanza, anche le lunghe esibizioni live dei primi Deep Purple (i mastodontici Mandrake Root o Wring That Neck a cavallo tra il ’69 e ’70). L’unica sezione con la parte vocale lascia sentire una genealogia Crimsoniana, ma ha anche una sua certa originalità. Le capacità tecniche degli strumentisti sono evidenti, le armonie/idee melodiche a volte stupiscono, altre meno. La particolarità è che a volte i suoni degli strumenti mostrano una certa variabilità e versatilità: il sax alto può sembrare un abile sintetizzatore, una tastiera/sintetizzatore si può confondere a tratti con una chitarra elettrica (vedi la track “#5”), chitarra/tastiere sfociano in umoristica ecc. 

A questo punto sarebbe interessante chiedersi cosa potrebbe accadere se questi strumenti (in special modo quelli elettrici, ai quali ciò si può chiedere più facilmente) osassero ancora di più. Chiarisco con un esempio: è più interessante l’uso del theremin di Jimmy Page nei live, o quello che ne fanno i thereministi che mimano le melodie di Morricone? Intravedo nei Parco Lambro la possibilità e la capacità di evolvere secondo una sorta di exattamento i propri strumenti, per arrivare quindi oltre gli strumenti stessi, verso sonorità inaspettate. Questo a mio avviso, porterebbe la band a un livello superiore: più sperimentazione farebbe in modo che il sound, già ricco e completo, raggiungesse anche quella naturalezza e unicità tipiche dei grandi gruppi. Un altro aspetto che potrebbe alzare l’asticella della band sarebbe non trascurare anche le pause e i silenzi (che non sono mai veri silenzi in musica): durante alcuni brani se ne sente il bisogno, e, se utilizzate insieme alla sperimentazione sonora citata prima, potremmo aspettarci altre ottime cose per il futuro. Per concludere, Parco Lambro è di certo un disco da ascoltare e che lascia buona luce in prospettiva: nuove persone che sappiano giocare con i propri strumenti non sono più così frequenti. Chi ama il virtuosismo energico, l’improvvisazione e certe band anni ’70 si troverà a casa.


Membri del gruppo

Clarissa Durizzotto – sax contralto/clarinetto/effetti/voce
Mirko Cisilino – Farfisa/Nordlead/synth Moog/tromba/trombone
Giuseppe Calcagno – chitarra elettrica/basso elettrico/Micro Brute
Andrea “Cisa” Faidutti - chitarra elettrica/basso elettrico
Alessandro Mansutti - batteria


Tracklist:

#5
Nord pt. 1
Nord Pt. 2
Not For You
Notturno
Ibis Pt. 1
Ibis Pt. 2

venerdì 15 marzo 2019

Accadeva il 15 marzo del 2004


Il 15 marzo 2004 si è tenuto uno dei primi concerti del progetto "Beat Less", con Francesco Di Giacomo, Rodolfo Maltese e Maurizio Pizzardi, al Teatro Vittoria di Roma.

Una ri-lettura dei classici dei Beatles, in versione acustica.

Per non dimenticare…

Wazza


Lunedì 15 marzo al Teatro Vittoria di Roma parte il progetto Beat-Less con Rodolfo Maltese, Francesco Di Giacomo e Maurizio Pizzardi



Beat Less cioè "senza il beat"... Però suona anche molto simile a Beatles... Dietro questo gioco di parole si nasconde un concerto ideato da tre musicisti italiani di grande valore: Francesco Di Giacomo, storica voce del Banco del Mutuo Soccorso, Rodolfo Maltese e Maurizio Pizzardi. Ecco cosa ha scritto Francesco Di Giacomo per presentare la serata:

"Senza il beat, senza il tempo scandito, ma con tutto il tempo e la voglia di andare a trovare le canzoni dei Beatles, almeno quelle che ci hanno sedotto e mai abbandonato. Una corsa tra i brani di Lennon - Mc Cartney, non proprio i più sfruttati, quelli che per motivi diversi (melodia, testo, particolare momento, etc.) ci hanno toccato, si sono impossessati di noi e, in qualche modo, ci hanno anche un po’ corrotto fino a farci fare il lavoro che facciamo. Alcune frasi di Lennon, anzi brevi cenni, scelte per raccontare una storia non sempre fantastica che ha contribuito a contrassegnare una svolta socioculturale epocale."

Rodolfo Maltese, chitarrista di estrazione jazz e componente storico del Banco del Mutuo Soccorso, l’altra chitarra di Maurizio Pizzardi dei Têtes de Bois, e la voce emozionante di Francesco Di Giacomo. Come si dice, chitarra e voce più tutto il resto Beatless, apppunto.

Il progetto di Francesco Di Giacomo alla voce e Rodolfo Maltese alla chitarra, entrambi componenti storici del Banco del Mutuo Soccorso, una delle band più rappresentative del progressive italiano. Lintento di questo particolare progetto è quello di rivisitare i brani meno celebri dei Beatles, ma che comunque hanno segnato la storia dei componenti del gruppo (solitamente un trio, con Maurizio Pizzardi all’altra chitarra).

Beat Less è, evidentemente, un gioco di parole bivalente, motivato sia per lassenza del beat tipico degli strumenti ritmici sia perché probabilmente, senza Beatles, dicono, non avrebbero intrapreso la strada della musica. «È una corsa tra i brani di Lennon-Mc Cartey - afferma il cantante del Banco - quelli che per motivi diversi (melodia, testo, particolare momento) ci hanno toccato, si sono impossessati di noi e, in qualche modo, ci hanno anche un po' "corrotto" fino a farci fare il lavoro che facciamo. Alcune frasi di Lennon, anzi brevi cenni, scelte per raccontare una storia non sempre fantastica, che ha contribuito a contrassegnare una svolta socioculturale epocale».

Di Giacomo e Maltese, indubbiamente annoverati tra i grandi della musica, stralciano, accennano, elaborano, parole e note dei "quattro" per raccontare, in modo singolare e personale, una storia non sempre fantastica che ha contribuito per sua parte a contrassegnare una svolta socioculturale epocale. Felliniano, il volto incorniciato da una prorompente barba riccia a vederlo un attimo prima dell'esibizione, nessuno penserebbe che Francesco Di Giacomo possieda una delle voci più dolci e aggraziate della scena musicale italiana. Il suo canto, ancora oggi, dopo più di 30 anni lo mette a disposizione appunto del Banco di Mutuo Soccorso, storica formazione pop-rock fondata insieme all'inseparabile musicista e co-autore Vittorio Nocenzi.




martedì 12 marzo 2019

Blind Faith: accadeva nel marzo del 1969


Si formano nel marzo del 1969 i Blind Faith, forse il primo supergruppo del rock in UK.
Eric Clapton e Steve Winwood, che da poco avevano lasciato i rispettivi gruppi , i Cream e i Traffic, iniziano a comporre canzoni nella casa di Clapton.

Richiamato l'amico Ginger Baker alla batteria, e l'ex Family Rich Grech al basso, il gruppo è pronto per la "prova dal vivo" che si terrà ad Hyde Park a Londra, nel giugno del 1969...

Un solo album all'attivo, nonostante un ottimo successo di pubblico e di critica… la band si scioglierà poco dopo!
Di tutto un Pop…
Wazza





lunedì 11 marzo 2019