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mercoledì 29 novembre 2017

William Blake e Sophya Baccini



«L'immaginazione non è uno stato mentale: è l'esistenza umana stessa. »
(William Blake)


Il 28 novembre del 1757 nasceva William Blake, poeta incisore pittore... sì ma che c'entra con il progressive?
C'entra eccome, la cantante Sophya Baccini, nel 2013, ha inciso con la sua band Aradia il disco "Big Red Dragon" (William Blake's Vision), ispirato alle opere dello "stravagante" poeta inglese.
Ti è sfuggito fai sempre in tempo a rimediare (leggi recensione), e procuratelo!
I buoni consigli di…
Wazza

Un albero avvelenato

Ero adirato col mio amico,
Dissi la mia ira, la mia ira finì;
ero adirato col mio nemico,
non la dissi, la mia ira crebbe.
E lho bagnata di timori,
notte e giorno con le mie lacrime,
e le ho dato il sole di sorrisi
e dolci ingannevoli astuzie.
Ed è cresciuta sia di giorno che di notte,
finché ha portato una mela luminosa;
ed il mio nemico la vide risplendere,
e seppe che era mia.
E penetrò nel mio giardino
quando la notte aveva velato il cielo;
nella mattina lieto vedo
il mio nemico steso morto sotto lalbero.
(William Blake)


Dopo Aradìa del 2009, ecco, a nome Sophya Baccinis Aradìa, il secondo lavoro intitolato Big red dragon  pubblicato dalla genovese Black Widow. La voce della Baccini mi aveva colpito sin da Black opera (album dei Presence del 1996 ) quando, con una certa “sfacciataggine aveva interpretato in chiave rock delle arie famose di Verdi (da Il trovatore, alla Traviata”, dal Rigoletto a “La forza del destino con risultati molto interessanti. E la commistione tra rock, metal, musica classica e lirica è il sottile trait dunion che ci porta a questo secondo sforzo solista. Lidea del concept è nata durante un periodo di vacanza e il tema scelto è stato lopera pittorica di William Blake racchiusa in 11 (dei 13 brani)  a cui si aggiungono liniziale William” e la finale Jerusalem (poesia dello stesso Blake) molto conosciuta nella versione EL&P.

Se, allambizione del tema scelto, aggiungiamo una serie di ospiti deccezione (i due  Vairetti degli Osanna, Cristian Decamps degli Ange, Elisa Montaldo de Il tempio delle clessidre e, ancora, Steve Sylvester, Roberto Tiranti.) ecco che evidentemente nulla è lasciato al caso. Dopo lintroduttiva William è con Angel of the revelation che iniziamo a cogliere molte delle sfumature della voce di Sophya. Un brano costruito sulla sua ugola  con la band (quasi tutta al femminile) pronta a rifinire, a colorare, ad impreziosire le dinamiche melodiche della cantante partenopea. Satan è a tratti ossessiva, oscura e persino inquietante con un notevole apporto degli archi di Stella Manfredi, ottima nel creare le giuste atmosfere. Love of Hecate offre un altro saggio della bravura della Baccini, qui in versione lirica con cameo di Elisa Montaldo a conferire delicatezza estrema al brano con i suoi interventi  misurati al  clavicembalo al  mellotron e alla celesta. La porta dellinferno”, uno dei pochi pezzi con liriche in italiano, vede il contributo dei due Vairetti ( Lino ed Irwin) alla voce, oltre a quella di Sophya: anche qui gli archi protagonisti assieme ai duetti vocali che creano un atmosfera profonda ed introspettiva. Con The number”, complice anche la voce di Steve Sylvester, il suono si inasprisce alquanto, così come   in Just ( stavolta la voce è di Roberto Tiranti). Gli 8 minuti di Cerebus sono quelli più tipicamente progressive sinfonici con la commistione tra rock e lirica ben riuscita. While he’s sleeping” vede l’incontro tra la voce della Baccini e quella di Sonya Kristina ( dei Curved air) ed il pezzo, con la complicità del violino della Manfredi,  non può che ricondurci alle atmosfere della band britannica. Per gli amanti degli Ange ecco poi Au matin du premier jour con Cristian Decamps a donare ulteriore carisma espressivo alle belle musiche.

Beatrice è un capolavoro di piccole cos’euna voce delicata, la discreta presenza del pianoforte (Marilena Striano) . Tutto questo in sei minuti di poesia pura. La title track non convince appieno, non tanto nel cantato, ma nelle musiche un poco insipide. Chiude lalbum, come dicevamo, Jerusalem: lontana dall’interpretazione offerta da EL&P, ma altrettanto toccante. Big red dragon è senza alcun dubbio un lavoro importante e ben fatto, in cui le capacità interpretative della Baccini sono evidenziate ai più alti livelli. Qualche piccolissimo appunto lo riserviamo al versante prettamente strumentale con la band, forse, non sfruttata al massimo delle sue capacità ma che pare solo un (ottimo) contorno alla personalità della leader, davvero grande”.

Sophya: voce, tastiere, synth bass
Chicco Accetta: chitarra
Francesca Colaps: batteria
Stella Manfredi: violino, Viola
Marilena Striano: piano

Special guests: Christian Decamps (ANGE) Sonja Kristina (Curved Air) Elisa Montaldo (Il Tempio delle Clessidre) Steve Sylvester (DEATH SS), Lino Vairetti (Osanna ) Irwin Vairetti (Osanna), Enrico Iglio (Presence), Roberto Tiranti (Mangala Vallis)

Anno: 2013
Label: Black Widow Records
Genere: Progressive Rock

Tracklist:
01. William
02.  Angel Of The Revelation
03. Satan
04. Love Of Hecate
05. The Number
06. La Porta Dell'Inferno
07. Just
08. Cerberus
09. While He's Sleeping
10. Au Matin Du Premier Jour
11. Beatrice
12. Big Red Dragon
13. Jerusalem



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