"Assicuratevi
di avere le mani pulite prima di toccare il cuore di una persona."
(Nannarella
- Anna Magnani)
21
dicembre
Ci
sarei sempre. Buon viaggio Capitano !
Wazza
In
attesa del disco inedito....
Si
poteva fare tutto prima ma ogni cosa ha il suo tempo. Il tempo
necessario per elaborare, per lasciare andare quelle canzoni e quelle
frasi scritte in dieci anni, il
tempo per abituarsi a un nuovo equilibrio.
E sì. A un certo punto della vita succede che devi fare un grande
salto e riatterrare in punta di piedi in cerca di un nuovo
equilibrio. Non sono riuscito a farlo prima, nonostante le tue voci
erano lì, registrate da tempo, e gli arrangiamenti pronti
nonostante lo stimolo costante di Antonella, la moglie di Francesco,
che ha prodotto tutto. Ma come scritto nel Qoelet, contenuto nella
Bibbia, cè un tempo per ogni cosa.
“Che
bello, ne fate un disco?”,
era il commento dei nostri amici che ascoltavano le canzoni. Poi
vediamo, era la nostra risposta. La prima scritta insieme non è
proprio una canzone. Francesco: Vorrei
non pensare più alla metrica musicale, infilare le parole su note
già scritte, ma scrivere e basta.
Era il 2004, a casa sua in cucina, con un piccolo microfono, registro
la voce di Francesco che parla. Quanto mi costa è nata così.
Francesco parla e io metto dei suoni sotto. La prima canzone è stata
Bomba intelligente nel 2005 (il brano è stato poi incluso nell'album
FIGGATTA DE BLACK di Elio e le storie tese nel 2016, dove è presente
la voce di Francesco. Nello stesso anno ha vinto la Targa Tenco come
miglior canzone al Premio Tenco 2016).
Anche
qui la voce registrata in cucina a casa sua. È difficile raccontare
dieci anni di riflessioni, di pensieri mescolati, di cuori sbranati
dall'emozione. Arriva un momento in cui non comprendi più se quella
che chiamavamo una piacevole abitudine si era trasformata in una
piacevole esigenza. "Ci
vediamo domani a pranzo",
e restavamo seduti fino a sera. Appunti scritti su fogli
improvvisati, note redatte a caso seguendo l'istinto. "Ne
fate un disco?".
"Poi
vediamo",
ripetevamo come un mantra.
Esigenza o abitudine? Dov'è il confine?
Come
quando un pomeriggio del 2006, a luglio, gli racconto di quanto sia
difficile lasciare andare un amore, se esiste un modo per dire
addio. “Stai
calma, con calma, prendi tempo il tuo, tutto quello che resta, non si
sa mai se basta. Bisognerebbe avere frutta fresca in frigo per non
lasciarti andare. Bisognerebbe avere un pò di pane che non somigli
al tuo viso, ma pane da mangiare. Bisognerebbe avere il senso del non
avere, per non avere niente e aversi solamente. Per bene, per bene.
Bisogna innamorarsi per bene, le cose vanno fatte per bene, perché
l'amore è solo per bene”.
Torno
a casa con queste parole e le metto in fila con le mie note. “Che
titolo gli diamo?”,
chiedo. “Insolito” mi
risponde. Ancora oggi dopo tanto tempo mi emoziono ad ascoltarla.
Penso a quel titolo, a quello che rappresenta, a quanto scriveva
Francesco, a come non aveva mai smesso di farlo. A quanto siano
attualissime le sue parole.Vedi
che progettano, compongono, scompongono, decidono così è com'è.
Senti che teorizzano, tramutano, soppesano, deformano così è com'è.
Si accordano, intonano, dispongono, distonano, dirigono così è
com'è. Guarda che bella neve, che bella neve c'è. Eccoli giurabili,
onorabili, così inverificabili così è com'è. Toccali che curano,
guariscono, regalano miracoli sì, così è com'è. Noi rimaniamo
immobili, scambiabili, così sissignoribili noi, così è com'è.
Guarda che bella neve e sotto questa neve che neve nera c'è".
2009: Lo stato delle cose.
“Qui
manchi a un sacco di gente, France, e tante cose sono cambiate. Te ne
sei andato proprio quando avevi sistemato tutto per seguire un nuovo
percorso, quando avevamo deciso di pubblicare. Si poteva fare tutto
prima ma ogni cosa ha un suo tempo, il tempo necessario.
“Che bello, ne fate un disco?”.
“Che bello, ne fate un disco?”.
Sì.
L'abbiamo fatto.
Testo
di Paolo Sentinelli.
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