Kaprekar's Constant live al Club Il Giardino - Lugagnano di Sona
(VR) 03/12/2018
Di Marco Pessina-Reportage fotografico di Renzo De Grandi
Band inglese di
recente costituzione, ha esordito sul suolo italico dove non si era ancora
esibita. E dove se non al Giardino verrebbe da dire! Il piccolo club veronese
si distingue ormai da qualche anno nel proporre questo tipo di situazioni,
oltre che altre cose del panorama mondiale, tanto da venire considerato, a
ragione, uno dei templi della musica in generale in Europa. Nello specifico, il
progressive, qui é una specialità della casa già da qualche lustro! L'occasione
era ghiotta per gli appassionati del genere, che alla serata veronese erano in
discreto numero. Trainati da DAVID JACKSON
ai fiati che, essendo un frequentatore del circolo di lunga data, ha fatto da
tramite per l'allestimento di questo concerto, i KAPREKAR'S CONSTANT ci hanno fatto
ascoltare FATE OUSTMARTS DESIRE.
Album prodotto
nel 2017, ha avuto come suo mentore il bassista NICHOLAS JEFFERSON assieme a MICHAEL
WERSTERGAARD (tastiere e voce addizionale) e ALISTAR NICHOLSON alle chitarre. Nel progetto, oltre a JACKSON,
sono stati coinvolti DORIE JACKSON (
figlia di DAVID) al canto, WILLIAM
JEFFERSON (voce e chitarra), il più giovane della compagnia e nipote di
NICHOLAS e il batterista MARK WALKER.
Il lavoro consta
di due suite e altri pezzi attaccati come i concept di vecchia memoria. Il
suono risulta un pop pulito, con tocchi di atmosfere tipicamente british e
pezzi di progressive vecchio stampo. La band lo suonerà per intero assieme a un
paio di inediti. JEFFERSON ci anticipa che usciranno in un prossimo lavoro. Il
pubblico apprezza lo sforzo del bassista che, entusiasta di essere in Italia,
ci legge alcune cose in italiano su un foglio, con una logica difficoltà di
pronuncia, sottolineando la difficoltà ad esprimersi nelle nostra lingua.
L'istrionico DAVID JACKSON fa la parte del leone col suo solito copricapo da concerto e col suo proverbiale doppio sax, ma userà molto anche gli altri fiati durante tutto il recital. Gli altri non si fanno intimorire e fanno la propria parte, anche quando, soprattutto nella prima parte del concerto, l'amplificatore della chitarra lancia qualche fastidioso rumore di troppo, nessuno si scompone più di tanto. La parte più bella del concerto é la seconda, dove oltre al paio di inediti già menzionati sopra, ci sarà l'esecuzione di HOUDINI, chiaro riferimento al famoso illusionista! Pezzo di oltre venti minuti dove dentro c'é praticamente l'essenza del progressive! Molto applaudita l'esecuzione del brano.
L'istrionico DAVID JACKSON fa la parte del leone col suo solito copricapo da concerto e col suo proverbiale doppio sax, ma userà molto anche gli altri fiati durante tutto il recital. Gli altri non si fanno intimorire e fanno la propria parte, anche quando, soprattutto nella prima parte del concerto, l'amplificatore della chitarra lancia qualche fastidioso rumore di troppo, nessuno si scompone più di tanto. La parte più bella del concerto é la seconda, dove oltre al paio di inediti già menzionati sopra, ci sarà l'esecuzione di HOUDINI, chiaro riferimento al famoso illusionista! Pezzo di oltre venti minuti dove dentro c'é praticamente l'essenza del progressive! Molto applaudita l'esecuzione del brano.
Ci sarà spazio
anche per un piccolo bis che concluderà degnamente la serata!
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