Dipinto sull’Acciaio - Del
rapporto tra Heavy Metal e pittura
Autore: Francesco Gallina
Casa editrice: Arcana
Anno: 2021
Commento di Fabio Rossi
In un voluminoso libro di quasi
cinquecento pagine, il saggista siciliano Francesco
Gallina, noto come Raven dai fedeli del sito http://www.metallized.it/, affronta l’appassionante
tematica relativa alla simbiosi tra pittura e heavy metal.
Chi ama il Progressive conosce
benissimo il profondo legame tra l’artwork di un disco e la musica ivi
contenuta. Ad esempio, le opere immortali degli Yes e dei Genesis
sono indissolubilmente messe in correlazione con le mirabili cover opere del
genio di Roger Dean e Paul Whitehead.
Negli anni Settanta, quando imperava
il long playing, si era soliti ascoltare pilastri come “Tales from
Topographic Oceans” o “Foxtrot” rimanendo con lo sguardo a rimirare
la copertina e i relativi interni in uno stato quasi ipnotico.
Analogo discorso può essere esteso
non soltanto al rock in tutte le sue sfaccettature ma anche al tanto vituperato
heavy metal.
L’avvento del CD, ma soprattutto la diffusione della musica “liquida”, hanno reso, purtroppo, meno efficace il godere dell’arte delle sette note, sia con l’udito che con lo sguardo, oltre che con il cuore naturalmente.
Bando alle digressioni passiamo ad
analizzare nel dettaglio “Dipinto sull’Acciaio - del
Rapporto tra Heavy Metal e Pittura”, terzo libro partorito dal
genio di Francesco.
L’opera si divide in sette parti
ognuna delle quali tratta uno specifico argomento:
Immagini Metalliche – I Totem d’Acciaio, Il Viaggio dell’Uomo, Neromantico Sentimento, Preraffaelliti, La Lunga Corsa del Colore, Danzando con la Morte, La Cultura dell’Immagine.
La prefazione è stata curata
dall’illustratore israeliano Eliran Kantor (Testament, Satan, Helloween,
Soulfy), mentre la postfazione è stata affidata al fotografo Steve Joester
(Judas Priest, The Rolling Stones, Pink Floyd, Sting).
Apprezzabili l’intervento del pittore Mario “The Black” Di Donato nel capitolo intitolato Ars Metal - Tra cultura e libertà e la straordinaria copertina realizzata da Paolo Girardi.
Il tema è vasto e va applaudito
l’immane lavoro dell’autore nell’essere riuscito ad accumulare tanto materiale
in un volume che avrebbe meritato un inserto fotografico a colori, agevolando il
lettore nel raffronto quadro/disco.
Scoprirete che artisti come Raffaello, Caravaggio, Goya, Klimt, Rembrandt e tanti altri hanno ispirato musicisti dediti al metal. È singolare la considerazione che dipinti realizzati secoli fa abbiano punti di contatto con la musica moderna, anche di matrice estrema.
Reputo encomiabili alcune parti di
questo libro, come quelle in cui l’autore ha trattato Hans Ruedi Giger e
Peter Nicolai Arbo e, d’altronde, avendo realizzato un libro sugli Emerson,
Lake & Palmer e uno sui Bathory è intuibile capire il perché.
A tal proposito ringrazio Francesco per aver citato in bibliografia Emotion, Love & Power – L’epopea degli Emerson, Lake & Palmer e Bathory – la band che cambiò l’heavy metal. L’ho apprezzato molto.
In conclusione, se pensate ancora che
l’heavy metal sia un genere di serie B, vi consiglio la lettura di Dipinto
sull’Acciaio - del Rapporto tra Heavy Metal e Pittura, un libro sempre in equilibrio
tra arte e musica… vi ricrederete! Heavy Metal is the law!
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