CELESTE - “Anima
Animus”
di Andrea Pintelli
Celeste rilascia un nuovo capitolo
della propria saga, Anima Animus, andando a riprendere,
riarrangiare e ovviamente risuonare alcune fra le migliori composizioni
solistiche di Ciro Perrino. La
prolificità del suo leader, apparentemente senza confini, si eleva andando a
riproporre in chiave attuale canzoni dimenticate o meno, siccome ad esse viene
data nuova vita andando ad ampliarne il ventaglio dei loro significati. Questa
si chiama importanza: sono motivi così intensi e profondi che hanno meritato
l’accoglienza di Celeste. Un progetto assolutamente ambizioso e mirato, per
dirla tutta. Andando nello specifico, vanno nominati gli album dai quali i
brani presenti su “Anima Animus” arrivano, quindi: “Far East” del 1990 (Cosmic
Carnival e El Mundo Perdido), “The Inner Garden” del 1992 (Lilith),
“Moon In The Water” del 1994 (Roots And Leaves e Secret Crime),
“De Rerum Natura” del 1997 (Anima Animus, De Rerum Natura e Moon
And Cloud Dancing). Queste canzoni, insieme ad altre, erano state
successivamente inserite in tre compilation a tema; un trittico dedicato alla
ricerca interiore atta a migliorare la qualità della propria esistenza. Esse
sono: “Energetic (playlist: music to find our own inner rhythm)”, ossia una
raccolta di brani adatti a ripristinare un rinnovato equilibrio di energia
psico-fisica, favorendone il movimento del corpo e il benessere dello spirito,
nonché aiutando a trovare il proprio ritmo interiore - “Soothing Heart
(playlist: music for relaxation)”, ossia una raccolta di brani che
predispongono ad un ascolto interiore, alternando momenti di calma e lieve
movimento, come il vento, la brezza, le onde del mare, per ristorare l’energia
del cuore - “Inner Inspiration (playlist: music for meditation)”, raccolta di
brani adatti a creare la giusta atmosfera per momenti di meditazione e
rilassamento; consigliata a chi si dedica e pratica Reiki, Yoga, Meditazione e
vuole canalizzare al meglio l’energia.
Anima Animus, traccia che ha anche dato il titolo
a quest’opera, si presenta in maniera introspettiva (credo non potesse essere
altrimenti) per poi virare verso lidi fiabeschi cari ai Celeste, dove la
sinfonia d’insieme espone sé stessa ad alti livelli qualitativi veramente
inusuali per l’ormai pressoché defunto panorama musicale italico. Grande prova
dei fiati, che sul finale raccontano un mondo volutamente fantasioso. Roots and Leaves, dolcemente prog, ha
ritmo piacevole e ammiccante, con mix di fiati e pianoforte a dettare la linea.
Originale e figlia della seconda parte degli anni Settanta, trova un flauto che
si fa stupendo nel saper colorare i chiaroscuri lasciati dalla melodia. Da
volare e far volare. Cosmic Carnival rilassa
donando rintocchi percussivi nati nella natura e per la natura. Il basso la fa
da padrone a tessere le fila di questo non luogo, che resterà a lungo riparato
dalle nefandezze d’oggigiorno, grazie a sorprendenti armonie che crescono e si
sviluppano lungo la strada spirituale di ognuno di noi. Una carezza d’amore per
il prossimo che Ciro ha saputo rendere viva sul pentagramma. De Rerum Natura, ossia “la natura delle
cose” o “sulla natura”, è in origine un poema didascalico latino in
esametri di genere epico-filosofico, scritto da Tito Lucrezio Caro nel I secolo
a.C.
I Celeste lo interpretano come fosse il loro respiro, per
regalare vita a chi lo ascolta. Non ha alcun genere di paragone o similitudine
con altre bellezze in musica, ma ha solo e unicamente il coraggio
nell’affrontare la grande sfida, vinta, di farne parafrasi in suoni. Elegiaca,
con finale da brividi. Lilith,
divenuta nell’Ottocento simbolo della libertà delle donne (pur avendo antiche
origini leggendarie di negativi significati) tende la mano al mondo femminile
per abbracciarne le motivazioni realistiche, portandone ancora una volta alla
ribalta la sacrosanta lotta per l’emancipazione e i diritti troppo a lungo
negati. Canzone dominata prima dalla voce di Ines Aliprandi e poi dal sax e dal
flauto, è un piccolo gioiello che si fa sogno vivente. El Mundo Perdido è fatti di suoni
d’ambientazione centro-sudamericana, e come suggerisce il titolo, narra di un
qualcosa di estinto. Sebbene risvegli un messaggio di dolorosa attualità,
riesce a suggerire all’ascoltatore una speranza per il futuro, recandone le giuste
attenzioni a quello che ancora si ha a disposizione, da preservare, difendere e
amare. Secret Crime è forse
la più distante del lotto dalla filosofia dei Celeste, poiché è dal jazz che
trae ispirazione. In ogni caso non un episodio distaccato dalla filosofia
complessiva del disco, ma un capitolo che andava scritto e letto e suonato per
globalità del messaggio finale. Voce, sezione ritmica e tastiere protagonisti
indiscussi di questa cavalcata. Moon
and Cloud Dancing, ultimo brano dell’album, è, per chi scrive, il suo
apice. Un’ode alla vita vera. Tollerante coi sentimenti altrui, arricchisce
secondo dopo secondo; nemica dell’ipocrisia, rende omaggio all’essenzialità,
condannando il superfluo e l’inutile; evocativa di quanto di bello e sano possa
ancora esistere; succosa come il frutto preferito di ciascuno di noi, essa
invita a guardare la propria e l’altrui esistenza come unica, vera e possibile
moneta fonte di benessere. Un’immensa prova di congiunzione artistica di anime
pulite.
Oggettivamente “Anima Animus” è un disco da avere; se siete
fra quelli che colgono da tempo questi messaggi, ne uscirete migliorati; se
siete lontani anni luce da essi, farete grandi scoperte che vi aiuteranno nel
tempo. Abbracci diffusi.
Tracklist
Anima Animus
8’40”
Roots and
Leaves 5’40”
Cosmic
Carnival 6’59”
De Rerum Natura 9’03”
Lilith 6’32”
El Mundo Perdido 6’44”
Secret Crime
6’25”
Moon and
Cloud Dancing 12’01”
Band:
Ciro Perrino
- Mellotron, Eminent, Solina, Oberheim OBa, Minimoog, ARP 2600, EMS AKS,
Percussion
Enzo Cioffi -
Drums
Francesco
Bertone - Electric Bass, Fretless Bass
Marco Moro - Flute, alto Flute, Bass
Flute
Mauro Vero -
Chitarre Acoustic and Electric Guitars
Guests:
Ines Aliprandi - Lead Singer
Marco Canepa - Pianoforte
Mirco Rebaudo - Soprano Sax, Alto
Sax, Tenor Sax, Bariton Sax, Clarinet
Paolo Maffi - Soprano Sax, Alto Sax,
Tenor Sax,
Enrico Allavena - Trombone, Bass Tuba
Davide Mocini - 12 Strings Guitar in
“El Mundo Perdido” and “Cosmic Carnival”
Marco Fadda –
Percussion
All tracks composed
by Ciro Perrino
Graphics by Massimo Mazzeo
Le registrazioni si sono svolte tra gennaio e febbraio 2025
presso il Mazzi Studio di Borghetto S. Spirito con il Sound Engineer Alessandro
Mazzitelli e sono proseguite da marzo ad aprile 2024 presso i Rosenhouse
Studios di Vallecrosia con i Sound Engineer Alessio e Andy Senis.
Sound Designer - Marco Canepa
Chi è
interessato all’acquisto del disco, contatti direttamente Ciro Perrino alla
mail ciroperrino1950@gmail.com;
riceverà la copia autografata con dedica personalizzata. L’acquisto in
digitale potrà essere fatto tramite Bandcamp (https://celeste4.bandcamp.com/album/celeste-anima-animus-2).
Altre opere in digitale di Ciro Perrino possono essere trovate all’indirizzo: https://ciroperrino.bandcamp.com/
Per contatti col sottoscritto:
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