Dal 15 maggio 2025 disponibile su tutte le
piattaforme digitali “Rosa”, il nuovo singolo di Marian Trapassi, che anticipa
l’uscita- prevista in autunno- del nuovo album della cantautrice
Il singolo, testo e musica di Marian Trapassi, è stato arrangiato da Lele Battista
e Paolo Iafelice, che ne firma la produzione per Adesiva
Discografica.
Già contenuto nell’album “Marian Trapassi”
del 2004, “Rosa” viene ora proposto in una nuova veste sonora e con un testo
parzialmente rivisto.
In “Rosa” - dilatate sospensioni e ripartenze- la vocalità speziata di Marian Trapassi sembra disegnare quasi una grammatica del cambiamento in musica. Suggestioni trip-hop, canzone d’autore e impronta catchy si incontrano in un brano minimale, sofisticato e dal forte potere evocativo.
Mat2020 ha incontrato la cantautrice...
Il singolo “Rosa” esce in una veste nuova rispetto a quella originaria, contenuta nell’album “Marian Trapassi” del 2004… a livello di arrangiamenti e di testi questa nuova versione, attualmente, la rispecchia maggiormente?
Le canzoni sono parte della vita, riprendere questo brano è stato come aprire un cassetto e trovare una vecchia foto un po’ impolverata. L’ho ripresa e messa in una cornice nuova per mostrarla adesso come nuova. Per farlo- inevitabilmente- ho dovuto adattarla a come mi sento adesso, a quello che mi fa piacere sperimentare musicalmente e a quello che voglio comunicare in questo momento. Complici di questa operazione il bel lavoro di arrangiamento di Lele Battista e Paolo Iafelice, a cui ho affidato la produzione artistica, e l’uso di suoni più elettronici e atmosfere più rarefatte.
L’essenzialità testuale della nuova versione di “Rosa” vuole essere anche un invito al silenzio in tempi di- troppe- parole?
Un po’ sì, oggi c’è poco spazio per le pause nelle canzoni, e si tende a mettere un sacco di parole nei testi. Per citare Brunori “vorrei cantare senza parole, senza mentire”, riuscire con l’essenziale a dare un’emozione. Ma questa forse è una mia personale esigenza e forse il mondo va da un’altra parte, la gente ha bisogno di riempire i vuoti… io di trovare quei vuoti e tuffarmici; nuotare controcorrente non mi spaventa.
Cosa possiamo aspettarci dal nuovo album di prossima uscita, a livello di sonorità e di temi? Ci vuole dare una piccola anticipazione?
Sono partita dal titolo e lo sto componendo dall’idea del 6, intanto perché sarà il mio sesto album… ma “sei” è inteso anche come “essere”, più precisamente essere coerente con me stessa. “Rosa”, il primo singolo, è il punto di partenza che raccorda quello che è venuto prima e che fa ancora parte di me, e il futuro. Sono ancora in cammino nella scelta dei brani ed è possibile che arrivi qualche altro brano a definire meglio l’idea di tutto il disco. Come sonorità resterò su suggestioni elettroniche e rarefatte ma non mancheranno momenti più acustici e varie contaminazioni sonore.
Dal 2019, con la rassegna Because the Night-La notte delle cantautrici, accende i fari sul cantautorato femminile indipendente. È arrivato il momento di ri-puntare i riflettori anche su Marian Trapassi, come cantautrice e artista a tutto tondo?
In realtà le due cose possono andare di pari passo, dedicarmi alla rassegna “Because the Night” mi ha dato molto in questi anni e mi ha fatto piacere aver contribuito a creare uno spazio per il cantautorato femminile. Il mio lavoro personale di cantautrice richiede molto impegno e concentrazione e forse sì, è arrivato anche il momento per me di dedicarmi a me stessa.
Sogno verde, Bianco, Rosa…un tocco cromatico è sempre presente nei titoli dei suoi lavori?
Mi piace giocare con i colori anche per quello che rappresentano, il loro significato simbolico e metaforico mi aiuta quando voglio evocare un concetto. Forse dipende molto anche dai miei studi artistici e dall’interesse che ho per questa forma d’arte e involontariamente lego i due linguaggi, visivo e musicale, fra loro, cercando spesso delle connessioni.
Lei è milanese d’adozione, cosa le manca e cosa invece non le manca della Sicilia, la sua terra di origine?
Chiunque lasci la propria terra si porta dietro una qualche
dose di nostalgia, mi mancano soprattutto la gente, gli amici cari e il mare.
Quello che non mi manca è un vivere caotico e complicato in una città come la
mia. Ma questa è un’altra storia …
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