SUBSONICA: una nave
in una foresta chiamata Rock in Roma @ Rock in Roma
20- 07 -2015
Live Report di Serena Petrone
Articolo già apparso sul portale Rome by Wild:
Quando un gruppo
come i Subsonica sale su un palco,
il risultato non può che essere sublime. E proprio ieri sera, sul palco del
Rock in Roma, i Subsonica hanno dimostrato ancora una volta di essere dei veri
professionisti, entrando in una dimensione selvaggia, in grado di riproporre
con dinamismo ed energia i brani storici ed importanti del loro percorso quasi
ventennale.
Dopo la breve esibizione
d’apertura
degli MSTR, band emergente e vincitrice del contest PostepayCrowd@Music, inizia
lo spettacolo. Anche se con un leggero ritardo, la band prende possesso del
palco, accompagnata dal boato di attesa di un tappeto di persone.
Ci travolge l’incantesimo
di un suono magico, volto a garantire la massima resa emotiva, tra luci, musica
e tanta grinta, e ci fa salpare su una nave verso la foresta, in una dimensione
di totale fantascienza, frutto del geniale meccanismo creativo che ha portato
la band fino a Roma, dinanzi a più di 15’000 persone, grazie
ad un’organizzazione
sempre pronta ed efficiente come quella di Rock in Roma.
La scaletta cambia
decisamente veste e si presenta piuttosto diversa da quella proposta nelle date
iniziali, avvenute oltralpe.
L’apertura,
senz’altro
azzeccata e di impatto, è affidata ad un “Colpo di Pistola“, famosissima
canzone della band, ma è “Lazzaro” con il suo: “Alzati e cammina, per scoprire
di essere vivo come non mai, Lazzaro stamattina, e resuscita un pezzo alla volta
la volontà”,
che fa scatenare il pubblico, che non smette di saltare e ballare assieme ad un
Samuel in splendida forma, accompagnato dagli storici compagni Davide, Enrico,
Massimiliano e Luca.
La band torinese ha
appena iniziato a scaldare gli animi che si riparte subito con: “Attacca il
panico“, in un vortice di energia luminosa, tanto da sembrare un film in 3D.
Segue la “Glaciazione” altro grande successo che,
nonostante il titolo, alza le temperature di una oramai caldissima Roma, per
lasciare poi spazio a “Disco Labirinto“.
Sono due le
generazioni, riunite sotto lo stesso cielo, che omaggiano tanta bravura in “Nuove
Rapide“, per poi impazzire con la fenomenale: “Nuova ossessione“.
“L’ ultima
risposta” lascia il passo ad “Up Patriots to Arms“, composta da Franco
Battiato, che la band ha riproposto con maestria, coinvolgendo migliaia di fan
in uno spettacolo fatto di Rock – Pop – Elettronica, fan
pronti a cantare quella canzone scritta 35 anni fa dal grande cantautore, come
fosse ancora attuale. Tutti, con le braccia alzate, i cappellini rossi (omaggio
della Firestone), ad incalzare sul ritornello ripensato dal geniale Boosta
(Davide Dileo), in una perfetta unione di energie.
I Subsonica possono
piacere o meno, ma l’alchimia che sprigionano cattura in
ogni secondo tutto l’Ippodromo, così
come la loro essenzialità di sempre.
Da questo momento
in poi si entra in una sorta di favola, con i nuovi brani tratti dalla loro
ultima fatica. Le storie dell’ultimo album sono
di quelle che piace ascoltare e riascoltare. Sono loro ad avviare il concerto
verso la seconda parte, come in un libro fantastico. Bellissima e poetica “Una
Nave In Una Foresta“, dedicata a chi non ha ancora individuato la propria
direzione, poi “I Cerchi Negli Alberi” e “Di Domenica“, che con il suo
ritornello: “Sono cambiamenti, solo se spaventano, sono sentimenti“…regalano
brividi, per le significative parole del testo.
Sembra che tutto
sia finito, dopo quasi due ore piene di musica, ma a questo punto la band
torinese saluta il pubblico romano con una versione emozionante di “Tutti i
Miei Sbagli“, unicamente strumentale, per augurare a tutti i presenti una notte
da favola come Una Nave in Una Foresta.
Ringraziamo i
Subsonica per questo splendido live e tutta l’organizzazione
del Rock in Roma per la sua ospitalità.
Set list:
Colpo di Pistola
Lazzaro
Attacco al Panico
La Glaciazione
Disco Labirinto
Nuove rapide
Nuova Ossessione
L’Ultima
risposta
Up Patriots to Arms
Una Nave in una
Foresta
I Cerchi degli
Alberi
Di Domenica
– – –
Strade
Specchio
Veleno
Depre
Liberi Tutti
Il diluvio
L’errore
Benzina + Io sto
bene
Preso Blu
L’odore
Tutti i miei sbagli
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