Foto - Dante Farricella - Modena 25 aprile 2012 (scrivete i nomi degli autori delle foto, quando le pubblicate)
21 Aprile
«Come faccio a spiegare a mia moglie che quando
guardo fuori dalla finestra sto lavorando?».
(Joseph Conrad)
Ci sarai
sempre… Buon viaggio Capitano !
Wazza
(ricordo di Franz Di
Cioccio)
Un nugolo di sensazioni affollano
i nostri cuori quando un amico se ne va", ricorda il batterista e cantante
Franz Di Cioccio a nome della PFM : "Anche se di solito
la frequentazione avveniva sopra e sotto i palchi, eravamo legati, come lo è la
grande famiglia allargata della musica, perché proveniamo da medesime
esperienze generazionali e sociali.Per tradizione giornalistica la rivalità fra
artisti è il miglior modo per accendere la passione del pubblico. E' stato così
ai tempi dei Beatles e dei Rolling Stones, una sfida che ha infiammato il Regno
Unito. Crediamo che sia stata questa la scintilla che accese nell'immaginario
la presunta rivalità tra il Banco e la Premiata. In realtà non c'è mai stata,
anche se facevamo parte della stessa corrente musicale. Le strade percorse e le
scelte fatte sono state molto diverse per i due gruppi e la diversità è sempre
una ricchezza. Negli anni Settanta incontrarsi sulla riviera romagnola, per i
concerti estivi all'Altro Mondo di Rimini, era un rito che entrambi aspettavamo
con grande entusiasmo. Quella era la migliore occasione, nel locale che offriva
il palco più bello dell'epoca, per confrontarsi sulle nostre scelte e i nostri
sogni. Entrambe le band andavano l'una ad ascoltare l'altra e poi...
chiacchiere, musica, jam session. Francesco era un fiume di argomentazioni e di
passione. Con lui era bello affrontare i temi al centro dell'attenzione di noi
musicisti emergenti, in opposizione alla canzone tradizionale. Alla faccia
della rivalità PFM-Banco, riuscivamo anche ad essere una bella squadra nelle
partite di pallone pomeridiane, che vedevano sul campo noi musicisti sfidare i
camerieri dell'Altro Mondo. Scampoli di ricordi tra mille e mille note, e notti
da festival pop. PFM saluta l'artista ma soprattutto l'amico. Quello che
ci rimane dentro è la sua poetica e la sua voce calda e graffiante, che
chiedeva in modo gentile che nessuno ci 'rompesse'".
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