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mercoledì 30 aprile 2025

Ricordando Maurizio Arcieri...



Nasceva il 30 aprile del 1942 Maurizio Arcieri (dei New Dada), Maurizio il bello, Maurizio a cui tutti i giornali di musica dedicavano copertine a raffica, quello che ha vissuto la musica a 360 gradi, dal beat, alla musica pop, sino a pillole di progressive, per poi portare per primo, insieme a sua moglie Cristina, la musica elettronica in Italia con i Krisma..
Wazza


Con i Beatles
Maurizio è scomparso a Varese il 29 gennaio 2015, a 72 anni.
È è stato un grande innovatore Maurizio... sì!
Milanese doc, prese immediatamente, da ragazzino, il treno del beat, fondando i New Dada, una tra le più importanti di quelle band di giovanissimi in frangetta e abiti stretti che giocavano a fare gli inglesi; e agli inglesi più celebri di tutti, i Beatles, a Maurizio e i suoi toccò addirittura di fare da spalla nel leggendario concerto al milanese Vigorelli (“… e con i Beatles fummo gli unici a non essere fischiati”, ricordava lui).


Breve periodo dedicato al progressive... un album da rivalutare "Trasparenze" 1973

In mezzo un album misconosciuto ma interessante del 1973, Trasparenze, in cui Arcieri abbraccia sonorità prog (Una foglia), rock blues acido (Se fossi io, e l’irruente, cavalcata protostoner che, testo a parte, potrebbe stare su un album dei Litter o addirittura Mc5, con breve solo di batteria che passa da un canale all’altro delle stereo) ancora impregnato di influenze tardo beat, ballate dilatate e psichedeliche (Sereno, l’ipnotica Immagini, la pink floydiana Vibrazioni, con folate jazzate, la conclusiva sperimentale Trasparenze), uno strumentale cosmico come Primo volo.

Alla chitarra il danese Claes Cornelius, già con i Blues Right Off (band veneziana di rock blues alla Ten Years After che incise un rarissimo album nei primi 70's, forse il primo lavoro italiano con affinità blues) che dopo Trasparenze tornò in patria, Paolo Donnaruma, uno dei migliori bassisti italiani con un'infinità lista di collaborazioni, da Battiato alla Nannini, De Andrè, Bennato, Camerini, Ron etc etc), Pepè Gagliardi alle tastiere (collaboratore di Camerini e Donatella Bardi), Ezio Malaguti alla percussioni e con copertina di Mario Convertino.
Un album inevitabilmente datato ma interessantissimo e ricco di suggestioni molto personali e indubbia creatività.

Pioniere dell'elettronica

Poi si stufò del beat e di tutto il resto, Maurizio, e incontrò Christina,pronto a precorrere altri tempi: già, con i Krisma, alla metà degli anni'70, Arcieri e la moglie furono praticamente i primi, insieme forse solo all’allora imberbe Battiato, a percorrere i sentieri dell’elettronica, i sintetizzatori, l’estetica del solo nero. Dei marziani insomma nell’Italia del tutto politico, anche in musica. Tant’è che se ne andarono a New York, per entrare a far parte della compagnia di giro di Andy Warhol, la straordinaria fucina del Factory di inizio anni'80. 
L’Aids imperversava però, gli amici dei due morivano come mosche. E i due tornarono indietro.



Riscoperto da Chiambretti

Nessun treno a questo punto attendeva Maurizio e consorte e finirono presto nell’oblio del contemporaneo. Anche se i suoi dischi, e dei New Dada e dei Krisma, diventavano oggetto di culto in luoghi lontanissimi (in Giappone, dei miti) e modello indiscutibile per i nuovi cavalieri della disco. Finché Chiambretti non si ricordò di loro, nel 2008-2009. Assisi su un trono aereo giudicavano gli ospiti di quell’ultima, fortunata, avventura del comico valdostano. Divertente, surreale, onirico Maurizio, una conversazione con lui e Christina era un viaggio cosmico...

Un po' di ascolto!




La classifica musicale nell'aprile del 1973


La classifica di "Sound Flash" del 13 aprile 1973, assegnava il 4° posto a “Darwin”, del Banco del Mutuo Soccorso...

Altri tempi, menti aperte a qualsiasi ascolto… senza l'aiuto di internet!
Wazza




Ricordando Rino Zurzolo



Ci lasciava il 30 aprile 2017 Rino Zurzolo, indimenticato bassista/contrabbassista napoletano.
Era un talento: a soli 13 anni venne "reclutato" da Enzo Avitabile per il suo gruppo, fatto che gli permise di essere conosciuto ed apprezzato nelle scena musicale partenopea.
Nel 1974 si unì al gruppo "Citta Frontale", con Lino Vairetti e lo stesso Avitabile.
Fu convocato da Pino Danile per registrare "Terra Mia", diventando un pilastro della formazione sia in studio che nei concerti.
Suonò in studio e dal vivo anche con Mel Collins, Steve Gadd, Gato Barbieri, Chet Baker, Billy Cobham, Giorgio Gaber, Mia Martini, Edoardo Bennato... Un grande musicista, un vero talento portato via a soli 58 anni.


...per non dimenticare.
Wazza


martedì 29 aprile 2025

Eagles-"Desperado", aprile 1973




Quando si parla di Eagles viene subito in mente "Hotel California", il loro album più famoso e venduto...
Ma il loro capolavoro è probabilmente "Desperado".

Usciva ad aprile del 1973 questo concept album ispirato alla vita della band di fuorilegge del vecchio West, composta dai quattro fratelli Dalton e Bill Doolin. Un country-rock moderno, dove emerge la figura carismatica di Bernie Leadon, musicista e musicologo country ex "Flying Burrito Brothers", che lascerà la band quando si aprirà al rock più commerciale.
Grande album, che ascolto sempre con molto trasporto...
Di tutto un Pop!
Wazza 


Nella copertina frontale dell'LP Desperado sono stati fotografati da Henry Diltz (da sinistra): Don Henley, Glenn Frey, Randy Meisner e Bernie Leadon, mentre nella foto sul retro si vedono sdraiati a terra, uccisi e legati come fossero stati veri "desperados" (da sinistra): Jackson Browne, Bernie Leadon, Glenn Frey, Randy Meisner, Don Henley e J.D. Souther.
Gli "Uomini della Legge" che li catturarono sono (da sinistra): Gary Burden (fotografo partner di Henry Diltz) - Larry Penny (crew) - Richard Fernandez (crew) - Boyd Elder (artista di copertine texano) - Tommy Nixon (crew) - John Hartmann (manager) - Glyn Johns (produttore).


Tracklist (Cliccare sul titolo per ascoltare)

 Lato A
1. Doolin'- Dalton  3:26 (Don Henley, Glenn Frey, Jackson Browne, J.D. Souther)
2. Twenty-One- 2:11 (Bernie Leadon)
3.      Out of Control- 3:04 (Don Henley, Glenn Frey, Tom Nixon)
4.      Tequila Sunrise-2:52 (Don Henley, Glenn Frey)
5.      Desperado-3:33 (Don Henley, Glenn Frey)
Durata totale: 15:06

Lato B
1. Certain Kind of Fool-3:02 (Don Henley, Glenn Frey, Randy Meisner)
2. Doolin-Dalton (Instrumental)-0:48 (Don Henley, Glenn Frey, Jackson Browne, J.D. Souther)
3. Outlaw Man-3:34 (David Blue)
4. Saturday Night-3:20 (Bernie Leadon, Don Henley, Glenn Frey, Randy Meisner)
5.  Bitter Creek-5:00 (Bernie Leadon)
6.  Doolin-Dalton/Desperado (Reprise)-4:50 (Don Henley, Glenn Frey, Jackson Browne, J.D. Souther)



lunedì 28 aprile 2025

Mick Ronson: era il 29 aprile


Mick Ronson, chitarrista, cantante, produttore, se ne andava il 29 aprile 1993, a soli 46 anni, per un male incurabile.
Era noto al grande pubblico per essere stato il chitarrista di David Bowie nei suoi "Spiders of Mars", del periodo "Ziggy Sturdast"
Questo è sicuramente riduttivo, Mick era un bravissimo chitarrista, e ha arrangiato tutti i successi di Bowie; la leggenda racconta che quando Bowie lo chiamò per chiedergli di suonare con lui Mick storse la bocca… ma la cosa che lo convinse fu il fatto che i concerti di Bowie "erano pieni di belle ragazze"!

Produttore del capolavoro di Lou Reed "Transformer", basta citare "Perfect Day" e "Satellite of Love", dove suona la chitarra distorta con un pedale "wha wha". 
Grande appassionato della musica italiana, è uno dei pochi casi in cui un musicista straniero incide "cover" di brani italiani. Sul suo primo album da solista arrangia e incide "Music is Lethal", la versione inglese di "Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi", di Lucio Battisti.
Nel secondo "The empty Bed", "Io me ne andrei", di Baglioni.
Suona con Ian Hunter e in tour con  Bob Dylan e la sua "The Rolling thunder revue".
Collabora nel 1987 con il gruppo italiano Moda (senza accento sulla à), di Andrea Chimenti.

Per non dimenticare… ma soprattutto per riscoprire !
WK

Con David Bowie


 Il "cast" completo di Rolling Thunder Revue 1975

Il compleanno di Eddie Jobson

Compie gli anni oggi, 28 aprile, Eddie Jobson, tastierista, violinista.

Forse si fa prima a scrivere con chi "non" ha suonato... enfant prodige, entra ancora minorenne nei Curved Air; nel 1973 sostituisce Brian Eno nei Roxy Music e inizia una carriera straordinaria, sino a che, nel 1976, approda alla corte di Frank Zappa.

Fonda il supergruppo degli UK, con Allan Holdsworth, Bill Bruford e John Wetton.

Phil Manzanera, Bryan Ferry, Andy Mackay and Eddie Jobson of Roxy Music speak onstage during the 2019 Rock & Roll Hall Of Fame

Durante il tour americano del 1979, come "spalla" dei Jethro Tull, si "invaghisce" (musicalmente) di Ian Anderson ed entra nel suo riformato gruppo dopo il "sisma" di “Bursting Out!” Dave Pegg, ama raccontare questo aneddoto: "Eddie sul palco era circondato da tastiere, che suonava contemporaneamente con le due mani, da entrambi i lati; alla fine del soundcheck gli allontanavo le tastiere di quel tanto che Eddie non ci potesse arrivare..." forse è per questo che se n’è andato subito?

Dalla metà degli anni '80 si dedica alla carriera solista, sperimentazione e colonne sonore; forma poi gli UKZ.

È stato special guest con gli Yes, King Crimson, Deep Purple, Fairport Convention, Brian Ferry, Bill Bruford, Phil Collins, Amazing Blondel… vado avanti?

Nel 2012, insieme a John Wetton, e Terry Bozzio, ha riformato gli "UK", ottenendo sold out in tutti i concerti. Insomma, un fenomeno.

Nell’aprile 2017, insieme a Marc Bonilla, ha portato in tour un tributo a John Wetton e Keith Emerson chiamato “Fallen Angels Tour”.

Nel 2019 viene inserito nella Rockand Roll Hall of Fame come membro dei Roxy Music.

Happy Birthday Eddie!

Wazza

UK
 





domenica 27 aprile 2025

Bob Dylan: accadeva il 27 aprile

Il 27 aprile del 2012 Bob Dylan riceve la “Presidential Medal of Freedom”, una delle più alte onorificenze degli States… notare la gioia sul volto di Bob!

Di tutto un Pop…

Wazza

Il 27 aprile del 2012 Bob Dylan riceve la “Presidential Medal of Freedom”, la più alta onorificenza civile per un cittadino degli Stati Uniti, dall’allora presidente americano Barack Obama.

Dylan è il ventinovesimo musicista a ricevere questa medaglia, che in precedenza era stata data, tra gli altri, a Frank Sinatra, Aretha Franklin, e Irving Berlin.




sabato 26 aprile 2025

Le Orme: accadeva nell'aprile del 1974


Usciva nell'aprile del 1974 "In Concerto", primo album live nella storia della discografia italiana, pubblicato da Le Orme.

Il disco fu chiamato "In Concerto", ma le registrazioni erano al limite del decente, certo non per colpa della band (!!),anzi, la storia (o leggenda) racconta che il gruppo, quando ascoltò le registrazioni, si oppose alla sua pubblicazione. Una registrazione sembra addirittura fatta da un amatore (!!?). L'etichetta discografica, per avere il nulla osta, promise alla band, di fare uscire il disco a prezzo ridotto (cosa che in realtà non fece).

A parte queste disavventure discografiche il disco ha un'importanza storica notevole, fu infatti il primo disco "live", pubblicato da un artista "progressive", e ancora trasmette forti emozioni.
...di tutto un Pop
Wazza



TRACCE:
1.    Truck of Fire (Part. I) (strumentale) - 17:45
2.    Truck of Fire (Part. II) - 5:03
3.    Sguardo verso il cielo - 4:21
4.    Preludio a Era inverno - 5:09
5.    Era inverno - 6:53
6.    Ritorno al nulla - 3:25
7.    Collage (sigla) (strumentale) - 1:13
8.    Collage - 3:26



Aldo

Tony

Michi


venerdì 25 aprile 2025

Compie gli anni Fish

Compie gli anni oggi, 25 aprile, Fish (Derek Dick), voce del gruppo rock britannico Marillion dal 1981 al 1988.

Il singolo ”Kayleigh" arrivò al secondo posto nel Regno Unito nel 1985.

"Lasciati i Marillion, Fish evolve in artista solista e attore occasionale.

Di tutto un Pop…

Wazza




Grande fan dei Jethro Tull, del connazionale Ian Anderson









Il compleanno di Hugh Banton



Compie gli anni oggi, 25 aprile Hugh Banton, organista/pianista, dal 1968 al 1976 (e attuale) dei Van der Graaf Generator

Dopo aver lasciato i VDGG nel 1976 si occupa di disegno e installazione di organi elettronici da chiesa.

Ha inciso due album solisti, ha collaborato alle incisioni di altri membri della band, e nel 2005 è tornato con i Van der Graaf insieme a Peter Hammill e Guy Evans.

Fa ancora parte dei Van der Graaf Generator assieme a Peter Hammill e Guy Evans.

Happy Birthday Hugh!
Wazza











giovedì 24 aprile 2025

RocKalendario del secolo scorso – Aprile, di Riccardo Storti

 


RocKalendario del secolo scorso – Aprile

di Riccardo Storti


1955 – Alla fine dell’Ottocento c’era un inventore svedese, tale Carl Lindström, creatore di grammofoni e fonografi, che decise di fondare una ditta in Germania, denominata “Parlophon”. Nel 1923 si occupò di produzioni discografiche jazzistiche, ma quattro anni più tardi l’azienda venne assorbita dalla britannica Columbia. Quest’ultima, nel 1931, si fuse con la Gramophone per dare vita alla EMI; intanto, nel frattempo, alla sotto-etichetta di origine teutonica si aggiunse la “e” finale e la Parlophone continuò a dedicarsi al jazz e all’intrattenimento. Nel 1950 viene assunto un giovane diplomato della Guildhall School of Music and Drama: costui si chiamava George Martin e aveva lavorato già qualche anno alla BBC. 

Martin si farà notare subito per lo spirito intraprendente e l’indubbio talento di arrangiatore, così il 1° aprile del 1955, all’età di 29 anni, divenne responsabile dell'A&R (artisti e repertorio). In una carriera durata più di sei decenni, è oggi considerato uno dei più grandi produttori discografici di tutti i tempi, con 30 singoli arrivati al primo posto nel Regno Unito e 23 negli Stati Uniti. Ecco qui una delle prime produzioni del 1955 che sanno di jazz ma guardano chiaramente al rock’n’roll.

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1965 – È il 9 aprile, quando irrompono sulla scena gli Zombies (non ancora quelli di Romero!): Begin Here segna l’esordio discografico della band di St. Albans. Immerso nel contesto beat inglese, l’album si distingue per un approccio più raffinato e malinconico rispetto a molte delle band contemporanee. Gli Zombies si mettono in mostra per l’uso elegante dell’organo elettrico di Rod Argent, le armonie vocali sofisticate e l’intensità interpretativa di Colin Blunstone. 

Tra i brani più rilevanti spiccano She’s Not There, il loro primo grande successo internazionale (poi ripreso da Santana in Moonflower nel 1978), e The Way I Feel Inside, canzone dal forte afflato intimista per voce e organo. Interessanti anche alcune delle cover presenti nel disco, come You've Really Got a Hold on Me di Smokey Robinson (già ripresa dai Beatles in With the Beatles) in medley con Bring It On Home to Me di Sam Cooke, e una sorprendente versione di Summertime di Gershwin, in modalità waltz-jazz con un efficace solo al piano elettrico Hohner Pianet di Argent. Begin Here è oggi riconosciuto come una pietra miliare del primo pop britannico, capace di sapere unire energia e raffinatezza musicale.

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1975 – Sperimentazione rock e canzone d’autore irrompono alla grande negli studi della Cramps, quando il 21 aprile esce Non gettate alcun oggetto dai finestrini, esordio di Eugenio Finardi. Emblematica la fotografia in copertina che ritrae il musicista dietro alle sbarre: in realtà si tratta di una gabbia che va a coprire solo la testa, insomma una bella metafora immaginifica, studiata ad arte da quel genio di Gianni Sassi con la realizzazione istantanea dell’obiettivo di Cesare Monti. L’opener Se solo avessi è un bel pugno nello stomaco, anche grazie alle svise della chitarra di Camerini e del violino di Lucio Fabbri, mentre la coppia ritmica Bullen – Calloni conferisce il giusto passo al motore rock del brano. 

Il versante più cantautorale non è esente di originalità come nella ballata Quando stai per cominciare o nel remake hard di un classico della canzone di protesta come Saluteremo Signor Padrone oppure nella delicatezza scritturale di Storia della mente, composta con Claudio Rocchi. Stesso afflato poetico in Afghanistan (firmata anche da Camerini), Caramba (attualissima) e Take It Easy. Occhio, anzi, orecchio al sottofondo perché ci sono certi suoni provenienti da altri mondi (le “porte del cosmo che stanno su in Germania”?): li hanno prodotti il moog di Giuseppe “Baffo” Banfi del Biglietto per l’Inferno e il VCS3 di un certo Franc Ionia (sì, Franco Battiato).

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1985 – A proposito di Battiato, nell’aprile di quest’anno il catanese fa uscire un nuovo album – Mondi lontanissimi – e una raccolta di canzoni in inglese - Echoes of Sufi Dances. Il primo è il risultato di una pausa transitoria con un parziale allentamento del sound elettronico e il reintegro di strumenti acustici (attraverso la rinnovata supervisione di Giusto Pio): si vede all’orizzonte il “Battiato che sarà” di Fisiognomica, benché persista la presenza dei sequencer e delle batterie elettroniche. Quanto ai temi trattati, c’è un ritorno alle tematiche apocalittico-fantascientifiche (Via Lattea e No Time Non Space) con adeguati approfondimenti esistenziali, sempre mediati dalla filosofia di Gurdjieff (L’animale). 

Il resto è una sensata reprise di canzoni già edite in precedenza da Alice (Chan-son egocentrique e I treni di Tozeur) e da Battiato stesso (Il re del mondo qui con un nuovo arrangiamento e Temporary Road, passata in TV nel 1983); omaggio alla propria terra in Risveglio di primavera in continuità con le precedenti Mal d’Africa e Stranizza d’amuri.

Quanto a Echoes of Sufi Dances, tale progetto discografico, volto a fare conoscere il compositore in ambito anglosassone, si rivelò un fallimento a causa di discutibilissime traduzioni letterali – oggi diremmo – “copia e incolla”, incapaci di trasmettere l’essenza del mondo lirico e poetico di Battiato.

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1995 – Sempre in formissima i King Crimson. E chi li abbatte, quelli? Un solo album in tutti gli anni Novanta, ma una pietra miliare del decennio. Portano in campo un’esperienza paurosa, sanno stare la passo con i tempi e, come accadde negli anni Ottanta, il loro Thrak – uscito il 3 aprile – si cala subito nel sound contempoaneo, fondendo nel proprio linguaggio stilistico scorie provenienti da ambiti inediti come il grunge, il math rock, l’heavy metal, il noise e il nu jazz. Con il demiurgico e quintessenziale Robert Fripp, accompagnato dai sodali Belew, Bruford e Levin, si aggiungono un ulteriore elemento percussivo, Pat Mastelotto e una specie di bassista che proprio bassista non è per gli esiti timbrici del suo strumento, infatti, il nuovo arrivato Trey Gunn suona lo stick. 

L’album è perfetto e snocciola una serie di composizioni di livello sopraffino, che sintetizzano al meglio quello che i King Crimson erano nel 1995 (e non nel nostalgico passato): la forza dinamica della title track e di Vroom, le allucinazioni di Code: Marine 475 e di Radio, gli insospettabili lasciti melodici beatlesiani di Dinosaur e della ballad pseudo-lennoniana Walking on Air, il rumorismo intelligente di B’Boom, le ombre raffinate di Inner Garden, il funky strisciante di People (tra Peter Gabriel e RHCP), le mosse latine di One Time, le eresie blues tra Prince e Nirvana in Sex Sleep Eat Drink Dream. Un capolavoro che, a distanza di trent’anni, non ha ancora perso smalto.  

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