Usciva il 15 aprile 1975 "Banco", pubblicato dalla Manticore, casa discografica di E.L.&P.
L'etichetta
inglese, d'accordo con la band, decide di registrare nuove versioni di alcuni
brani, con i testi tradotti da Marva Jan
Marrow, per lanciarli sul mercato internazionale.
L'album
contiene due inediti, "Chorale (From
Traccia Theme's)" - che riprende in maniera sinfonica alcune note di Traccia II, arricchita da suntuose
oscillazioni del moog - e “L'albero del Pane”, scritta per il
"mai" realizzato musical su San Francesco, che fa rivivere un antico
canto gregoriano, una maestosa melodia vocale, impreziosita da giochi
tastieristici e dal basso di Renato D'Angelo.....
I brani
sono stati registrati in quattro studi differenti, Advision, Air, Scorpion a
Londra, e Chantalian di Roma
Per i ricercatori
di chicche, la Manticore in quel periodo distribuì alla stampa, un cofanetto
promozionale contenente: Banco del Mutuo
Soccorso, Darwin!, Io sono nato libero, e il test pressing
di Banco (IV). Il test-pressing
presenta label e copertina bianca, ed è arricchito da fogli di presentazione in
lingua inglese, due foto in bianco e nero del gruppo, e cartoncini con
crediti... buona caccia!
Wazza
Come nacque la copertina…
Arrivarono
da me i componenti di questo nuovo gruppo che Sandro Colombini produceva per la
Ricordi. Romani, di grande simpatia, avevano nei fratelli Nocenzi la forza
musicale, mentre in Francesco Di Giacomo la voce e l’immagine; in effetti la forza di questo gruppo si contrapponeva
alla PFM proprio in questi due aspetti, mentre nel Banco c’era una figura
carismatica, nella Premiata no. Feci una grande quantità di foto, ma alla fine della giornata
non ero contento, avevo del materiale banale senza nerbo. La sera dopo cena
decisi di andare con Vanda al cinema sotto casa, non ricordo che pellicola ci
fosse, ero distratto e sottosopra nei miei pensieri, cercavo una soluzione un
qualche cosa che mi soddisfacesse. Poi non so cosa successe, ma prima che
terminasse la proiezioni convinsi mia moglie che dovevamo andare. Salimmo in
studio, era già passata la mezzanotte, telefonai alla pensione dove erano
alloggiati i componenti del Banco, alcuni stavano già dormendo, mi feci passare
Francesco e gli dissi di prepararsi perché sarei passato a prenderlo e
nonostante l’ora e la proposta, non ci fu
titubanza da parte sua. Fortunatamente Vanda si era fatta imprestare la mattina
prima la macchina, una NSU Prinz dalla sorella. Arrivammo in corso Buenos Aires
alla pensione Colombo che già Francesco era sul portone ad aspettarci. Allora
il suo volume era considerevole e la macchina era una super utilitaria, farlo
salire fu unimpresa, poi per non farci mancare nulla incominciò a nevicare rendendo le
strade sdrucciolevoli. Una volta in studio posizionai una colonnina al centro dell’inquadratura ci misi sopra lo
stivaletto che avevo comprato anni prima a Londra, era il famoso modello usato
dai Beatles, poi chiesi con un certo imbarazzo a Francesco di spogliarsi nudo,
sorprendendomi non fece una piega, gli detti un martello gli infilai in testa
un cappello e gli cacciai sul naso i miei occhiali, il resto lo fece lui. Era
straordinario un grande attore non a caso Federico Fellini lo volle in
"Roma" e "Prova dorchestra". Terminammo all’alba con Milano sommersa nella
neve. Ero veramente soddisfatto. Quelle foto divennero il poster del gruppo e
furono usate per la loro prima copertina, il salvadanaio e per la copertina
inglese.
Molto interessante!
RispondiEliminaQualcuno ricorda per caso che canto gregoriano ispirò 'L'albero del pane'?
Ecce panis angelorum
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