Mentre in Inghilterra usciva il loro
quarto singolo, 'It Would Be So Nice', scritto da Richard Wright, con 'Julia
Dream' di Roger Waters sul lato B, i Pink Floyd, il
19 aprile 1968, tenevano il loro primo concerto in Italia, precisamente
al Piper di Roma.
Di tutto un Pop…
Wazza
Cosa succede quando un luogo cult
romano, icona della musica e del boom economico degli anni Sessanta, ospita una delle
band più famose e longeve al mondo? Nessuno se ne ricorda.
È la storia incredibile della prima
esibizione italiana dei Pink Floyd, avvenuta il 18 e 19 aprile del 1968 al
Piper Club di Roma, per un totale di due date, quattro concerti – due per
giorno alle 17 e alle 22 – e pochissime testimonianze di questo storico evento.
E dire che ai tempi, il gruppo era nato già da tre anni, aveva pubblicato
l’album ‘The Piper at the Gates of Dawn’ nel 67, e, nel gennaio del 68, aveva
preso tra le sue fila David Gilmour per aiutare il fondatore Syd Barrett –
diventato ingestibile a causa dei suoi problemi mentali – del quale poco dopo
prese il posto, diventando un pilastro della band.
A ricordare l’evento, confermando
vecchi racconti, sono stati gli stessi musicisti sulla loro pagina Facebook
qualche anno fa: “In questo giorno nel 1968, i Pink Floyd suonarono al Piper
Club di Roma, in Italia, un’insolita location situata in una cantina, con una
lunga scala per accedervi”.
Conferma scritta con tanto di foto
annessa che, invero, non ritrae Waters e compagni. Di quel periodo, esistono
solo alcune riprese video, fatte il 6 maggio dello stesso anno durante una loro
esibizione al Palazzo dello Sport dell’Eur per l’International Pop Festival, e
il bootleg Pink Floyd – Fountains of Rome (Etichetta Black Panther Records).
L’album, però, non chiarisce definitivamente le cose; sul retro, infatti, oltre
alle tracce suonate (Scream The Last Scream, Astronomy Domine, Interstellar
Overdrive, Let There Be More Light, Set The Controls For The Heart Of The Sun),
è scritto che la registrazione fu fatta al Piper il 6 maggio del 1968 (non il
18 e 19 aprile) e la formazione dei Pink Floyd riporta il nome di Syd Barrett
che, ai tempi, era stato già sostituito da Gilmour.
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