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martedì 28 marzo 2023

Jerry Cutillo e gli O.A.K. al Caffè Letterario di Roma il 24 febbraio, di Silvana Lamberti


Di Silvana Lamberti


Dopo aver ricevuto l’invito per l’evento del 24 febbraio e averne confermata la mia presenza, ho svolto un approfondimento della storia O.A.K. sulle pagine del sito della band (www.oaksound.com).

L’appuntamento al Caffè Letterario di Roma avrebbe riguardato il XXX anniversario della formazione, la commemorazione annuale relativa alla morte sul rogo di Giordano Bruno, al quale Jerry Cutillo ha dedicato un disco doppio cinque anni fa e, last but not least, il lancio del nuovo album “LUCID DREAMING AND THE SPECTRE OF NIKOLA TESLA”.

Sul volantino comparivano i nomi di David Jackson e Jonathan Noyce, ospiti fissi delle produzioni O.A.K., Dikajee, la vocalist con la quale Jerry Cutillo ha di recente condiviso le parti vocali, Lucrezia Testa Iannilli (bodhran) e Francesco De Renzi (piano), due vecchie conoscenze in casa O.A.K. e il batterista Salvatore Scorrano, una new entry. 

Quello che è sembrato evidente sin dalla presentazione dell’evento è che non ci saremmo trovati davanti al solito concerto. Al contrario, la componente emotiva e la narrazione multimediale avrebbero orientato la serata verso uno spettacolo di totale condivisione tra artisti e pubblico. E cosí è stato. Francesca Fabris e Maurizio Baiata ne hanno tracciato l’iter cominciando dalle presentazioni dei giornalisti che seguono le vicende O.A.K. da molto tempo: Donato Ruggiero, Max Prog Polis, Tonino Merolli, Fabio Rossi e Alessandro D’Agostini. Proseguendo poi con la visione di due video a cura di Mario Tagliaferri e Agnes SuMonte, la serata è entrata nel vivo del discorso musicale e si è tornati ad ascoltare lo stile O.A.K.


 Qualche intervento prima del concerto...


Jerry Cutillo passava dalla chitarra al flauto e poi alla tastiera non prima però di aver presentato i brani da autentico story teller. I suoi sono dischi da leggere, qualcuno ha sottolineato, e durante l’intera serata si è assistito ad una esposizione semplice e a tratti quasi confidenziale di molti aspetti relativi a figure storiche di notevole spessore. Questo avvicina il pubblico alla cultura e alla musica colta. Nonostante si stesse parlando di personaggi e vicende avvenute secoli fa, vi era la sensazione di sentirne parlare per la prima volta e cosí anche per la musica suonata che scorreva diretta e mai pretenziosa. David Jackson muoveva le dita in piena libertà e trasmetteva tutto il suo divertimento nel suonare i brani di uno dei suoi songwriter preferiti (non è un mistero che Jerry Cutillo sia entrato nelle sue grazie già da tempo). A Jonathan Noyce invece spettava il lavoro sporco, quello di controllare ogni battuta affinché non si finisse fuori synch. Questo valeva anche per il batterista mentre il pianista puntellava l’acquarello sonoro con supplementi di colore. Ma la vera rivelazione è stata Dikajee che insieme al timbro vocale del leader ha espresso intensità e dolcezza interpretando le canzoni con padronanza, gusto e personalità.


Stralci di live...



Tra il pubblico vi erano vip e giornalisti, alcuni transitati lì per caso e uno di questi, dipendente di uno dei maggiori gruppi editoriali in Italia, a fine concerto mostrava interesse e disponibilità per le iniziative della band. “Cari reporter del caso - ho sentito commentare il Cutillo nel back stage - alle cose ci si arriva in tempo grazie alla professionalità, alla passione e a quella sana curiosità che fa del vostro mestiere uno dei più nobili nella storia del mondo”. E dopo una fragorosa risata l’ho sentito concludere: “Ma arrivare tardi non serve a niente e a nessuno”.

Nel frattempo, il pubblico, artefice di un sold out non comune di questi tempi, si assiepava al tavolo del merchandising. L’incasso, apprenderò dopo, sarà cospicuo, particolare da non sottovalutare e che conferma quanto il pubblico sia incline all’acquisto di articoli anche se di genere prog.

È forse quindi il modo in cui si propongono certi prodotti, specialmente quelli nuovi, a fare la differenza?

Mentre i presenti iniziavano a defluire tra gli abbracci, i sorrisi e le strette di mano, sorseggiavo il mio cocktail con in mano il volantino dell’evento che presentava le sigle di IMMAGINIFICA e BAD DOG PROMOTIONS come sponsor. Con un sorriso sarcastico allora anch’io ho commentato: “Ma una città come Roma ha bisogno di qualcuno venuto dal nord Italia e dalla Gran Bretagna per realizzare uno spettacolo musicale di questo livello?”

 

Formazione:

Jerry Cutillo (Voce, flauto, chitarra, tastiere e balalaika)

David Jackson (Fiati)

Jonathan Noyce (Basso)

Dikajee (Voce)

Lucrezia Testa Iannilli (Bodhran)

Francesco De Renzi (Piano)

Salvatore Scorrano (Batteria) 

Scaletta:

Campo de Fiori

La cena delle beffe

Diana/Morgana

Murfatlar

Janet Boyman

The Comet and the Dreamer

White Wings

 

In aggiunta due splendidi video che sono stati presentati durante la serata,"Everything is light" e "White Wings".




Qualche scatto...







Bio: Silvana Lamberti è nata a Montalto di Castro (VT) il 12 marzo 1964. Laureata in scienze politiche ha scritto su varie testate giornalistiche e nel 1990 ha fondato il quindicinale “La donna e il lavoro”. Autrice di romanzi noir ha vissuto dal 2000 al 2010 a New York lavorando come pubblicista presso l’associazione culturale “The eye of the Art”. Appassionata di vintage Rock e nuove tendenze è manager di PowerRockin. Dal 2020 vive a Viterbo e dirige un Agriturismo in località Val d’Orcia.

        


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