Un grande concerto... che ti fa capire
come la musica "vera" non possa essere per tutti... e non c'entra
nulla il genere musicale... chi non c'era non ha sbagliato... nel senso che se
non c'era... era "giusto" che non ci fosse.
(Guido Bellachioma)
A Roma da un pò di tempo si vive un clima
da "fine impero". Sporcizia, mezzi pubblici inesistenti, strade
come groviera, periferie ostaggio dei delinquenti... indifferenza,
lassismo.
Anche nella musica, la nostra
"isola felice", ultimamente sto riscontrando questa dura realtà.
Roma capitale d'Italia, 4 milioni di
abitanti, più la provincia, un'utenza infinita di amanti, appassionati, fans.
Offerta: concerto di Corrado
Rustici Trio con Peter
John Vettese e Mel Gaynor,
musicisti con le "palle cubiche"… partecipanti meno di 100 persone
(!!!) compreso il "gruppo spalla", i bravissimi "Effemme"
di Filippo Marcheggiani.
Conoscevo Corrado per il lavoro fatto
prima con il "Cervello" , dopo con i "Nova", ma
sentirlo dal vivo è stata una piacevole sorpresa, classe, talento, virtuosismo,
padrone dello strumento. Sorretto e sostenuto da due degni compagni, gente
abituata a suonare davanti migliaia di persone, e che non si sono risparmiate
davanti a pochi intimi.
Dopo quello di Gianni Nocenzi è stato il
concerto più bello e trascinante che ho visto al Planet. Ho trovato molte
affinità tra questi due geni della musica, la ricerca, la sperimentazione, di
poche parole ma efficaci, quasi "spirituali", e grande umanità a fine
concerto incontrando i presenti, due marziani.
Corrado Rustici non ha niente da invidiare
a chitarristi più blasonati (non faccio nomi, per non scatenare la caccia alle
streghe su facebook…), ma evidentemente la gente ha perso la voglia di
ascoltare cose nuove, si va sul sicuro, sul ti piace vincere facile. Andare ai
concerti dei "grossi nomi", fa curriculum e porta molti " mi
piace"… certi locali ormai sono diventati delle "assemblee
condominiali", dove ci si conosce tutti.
Non voglio alimentare polemiche, ne avere
consensi, mi piacerebbe che qualcuno mi aiutasse a capire il perchè la gente
snobbi certi eventi. E non ditemi il lavoro, la moglie, i figli, i nipoti, la
cena dai parenti, sicuramente per qualcuno... non stiamo in un capoluogo di
provincia... ma a Roma!
Come ascoltatore, come romano, mi sento
in dovere di chiedere scusa a Corrado Rustici, e i suoi due formidabili
partner, per la mancanza di sensibilità ricevuta in questa città.
Addio mamma Roma.
Wazza
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