Bastiano - Punti che si uniscono (2025)
Commento di Luca Paoli
Anche il 2025 si apre con ottime proposte nella musica
d’autore italiana, all’insegna della qualità. Certo, non è sempre facile
trovarle: spesso bisogna scavare tra le innumerevoli uscite che ogni giorno invadono
il web. Richiede curiosità, spirito di esplorazione e, in fin dei conti, un po’
di impegno per scoprire dischi che, una volta ascoltati, ti colpiscono nel
profondo e meritano senza dubbio una visibilità ben maggiore di quella che
ottengono. È proprio questo il caso del disco che sto per presentarvi.
Con Punti che si uniscono,
Bastiano (alter ego musicale di Luca
Bastianello) presenta il suo primo album completo, uscito il 20 gennaio
2025, dopo l’esperienza dell’EP Stesi sull’asfalto del 2021.
Questo lavoro rappresenta un ulteriore passo nella sua evoluzione sonora, mescolando il cantautorato con suoni più ricercati e strutture imprevedibili, in un percorso che racconta tanto dell’artista quanto dell’esperienza umana.
Le otto tracce che compongono l'album sono una riflessione
sul passare del tempo, le scelte di vita e il bisogno di trovare un senso anche
nei momenti di incertezza. La musica si sviluppa con una fluidità che
accompagna l’ascoltatore, a tratti delicata e altre volte più decisa, ma sempre
attenta ai dettagli, ai piccoli spazi sonori che rivelano molto più di quanto
possa apparire a prima vista.
Un viaggio sonoro che dagli anni ’70 e ‘80 viene traghettato
ai giorni nostri con arrangiamenti molto curati pur se diretti e coincisi …
poche cose ma messe nel punto giusto al momento giusto.
“Le mie canzoni
parlano di umane deviazioni, luoghi di distrazione. Racconto storie vere, a
volte prese in prestito altre viste da vicino”.
Stampalia, che apre il disco, presenta una melodia morbida e
atmosferica, dove la voce di Bastiano si fa veicolo di immagini sognanti e
introspettive. La canzone riesce a trasmettere un senso di malinconia ma anche
di speranza, come un ricordo che, pur lontano, rimane vivo dentro di noi.
Il monologo emerge per la sua introspezione, quasi come una
conversazione interiore. Con un arrangiamento semplice ma incisivo, il brano
trasmette emozioni e pensieri che colpisco l’ascoltatore in modo diretto e
coinvolgente.
Dimmi cos’è si distingue per la profondità emotiva che trasmette. Il
sound, arricchito dalla presenza degli archi, conferisce al brano una
delicatezza che ben si sposa con il tema della ricerca di un senso, di
un’ancora di salvezza in un mondo che spesso appare confuso e caotico. La sua
intensità riesce a trasmettere quella sensazione di fragilità e speranza che
nasce dalla necessità di orientarsi in un’esistenza che non offre risposte
facili.
In Siamo di passaggio, il ritmo si fa più
deciso, con una struttura che mescola momenti di intensità e respiro, quasi a
voler sottolineare la frenesia della vita e la consapevolezza che tutto scorre,
eppure le scelte che facciamo lasciano tracce. La musica segue il testo,
alternando momenti più decisi a istanti più meditativi, creando una tensione
che coinvolge emotivamente.
Luogo comune è un brano che rompe gli schemi con ironia e
leggerezza, senza mai risultare banale. Bastiano critica le abitudini e le
regole imposte dalla società, accompagnando il tutto con un ritmo vivace e
quasi giocoso. Dietro l’apparente spensieratezza, però, si cela una riflessione
seria sul conformismo.
Falangi merita
una menzione speciale per la sua capacità di bilanciare il minimalismo con
l’emotività. La sua semplicità, fatta di pochi elementi, si arricchisce piano
piano di significati, con il pianoforte a scandire il passo mentre la chitarra esprime
tutta la sofferenza delicata ma tangibile.
Panda e Umane deviazioni sono le tracce che portano
verso la conclusione di questo più che convincente album, entrambe dense di
riflessioni sulla condizione umana. La prima gioca con una certa ambiguità, tra
l’ironia e il serio, mentre la seconda, che chiude i giochi, lascia un’impronta
più profonda, quasi conclusiva, con una coda di malinconia che rimane a lungo
dopo l’ascolto.
Bastiano ha creato un disco di grande classe e qualità, che unisce introspezione, sperimentazione e melodie affascinanti in un equilibrio perfetto. Con Punti che si uniscono, l'artista ha dimostrato di avere una visione unica e un talento notevole. Lo consiglio senza riserve a chi è in cerca di un album che sa emozionare e sorprendere.
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