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venerdì 14 febbraio 2025

Ci ha lasciato Giorgio Cocilovo

È morto Giorgio Cocilovo, chitarrista, arrangiatore, produttore; per chi è lettore delle abituali classifiche dei migliori chitarristi il suo nome non dirà nulla ma…

Così lo ricorda oggi Franco Mussida

 

GIORGIO COCILOVO CI HA LASCIATI


Mentre “Tutta l’Italia - tutta l’Italia- tutta l’Italià”, come recita lo slogan musicale di Sanremo 2025, stava sul divano ed io lavoravo alla stesura di uno spettacolo per San Patrignano, sbirciando qua e là tra le pieghe del programma più popolare degli italiani, il suono del campanello del cellulare mi preannunciava un messaggio, con la notizia che il cuore di Giorgio, di Giorgio Cocilovo, uno dei più bravi e famosi chitarristi italiani, per anni in prima fila nell’orchestra di Sanremo, nel gruppo dei musicisti di Renato Zero, presente in centinaia di registrazioni dei più famosi idoli e cantautori della nostra Musica Popolare, aveva cessato di battere. Mentre su quel palcoscenico, illuminato dai fari e da un entusiasmo che pare non avere limiti, nascono giovani stelle, una stella, altrettanto luminosa, ma che si vede appena, una di quelle che vivono nel cono d’ombra di quei fari, si era spenta. Stare nell’ombra è il destino dei musicisti di servizio, di tanta gente brava e saggia che non smette mai di studiare e di sperimentare. Che suona e insegna umilmente ai ragazzi a suonare, li aiuta a scoprire e sperimentare il bello di una missione, più che di un mestiere, quello di emozionare la gente attraverso la magia della Musica. Proprio ieri sera, a Bologna, in un incontro di presentazione del mio libro, ho suonato e dedicato a lui i movimenti delle mie dita e del mio cuore. In chi ha avuto la fortuna e il privilegio di avvicinarlo personalmente, la sua lucida genialità, la sua ironia, la sua purezza di cuore lasceranno in ciascuno un segno forte che rimarrà nel tempo. Rimarrà nei tanti amici di Musica che hanno lavorato con lui, che con lui hanno fatto centinaia di Tour in Italia e all’estero, nei cosiddetti “addetti ai lavori”, manager compresi. Un segno forte lo lascerà anche nei tanti, tantissimi allievi che ha avuto in decine di anni di carriera. Di certo lo lascerà in me. Giorgio è stato fin dal 1985 uno dei “pionieri” del CPM. Insieme a tanti straordinari amici musicisti, ha contribuito a far riconoscere il Jazz e la Musica Popolare alle nostre Istituzioni pubbliche. Gli impegni della professione lo avevano allontanato per anni dalla scuola.  Buon viaggio e grazie Maestro Giorgio per l’etica dei tuoi comportamenti, per tutti gli insegnamenti che ci hai dato!

Franco Mussida



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