Racconti sottoBanco…
Durante tour di "Urgentissimo",
il 22 gennaio 1981 il Banco del Mutuo
Soccorso viene invitato dalla FGCI di Vigevano ad inaugurare la
stagione dei concerti al Palazzetto dello sport in Via Carducci. Grande risalto
sui giornali e 1500 persone presenti.
Da leggere a seguire
l'estratto dell'articolo di Daniele
Ferracin, all'epoca uno degli organizzatori dell'evento..
Wazza
Giovedì 29
gennaio 1981 ore 21.00
Vigevano,
Palazzetto dello Sport
BANCO DEL MUTUO SOCCORSO
Il «Banco»
collauda il Palasport.
Prezzo
d'ingresso è fissato in £. 4.000.
La
prevendita dei biglietti si effettua presso la sede di Radio Informatore,
piazza Ducale 19 e del PCI, corso Novara 61.
Banco del
Mutuo Soccorso Articoli tratti da
"L'Informatore Vigevanese"
Debutto, nella veste
di «spazio-concerti», del Palazzetto dello Sport di via Carducci. A collaudarlo
è stato il «Banco», il popolare gruppo rock italiano da dieci anni sulla breccia ed ora in cerca
di rilancio con l'ultimo LP «Urgentissimo»
cui è stata abbinata una maxi tournée invernale di 40 concerti.
La tappa di Vigevano è
stata organizzata dalla Federazione giovanile comunista che - dopo non poche
peripezie - è riuscita a mettere le mani sul palasport.
Le cose - tutto
sommato - sono andate in maniera soddisfacente: millecinquecento persone (una
cifra così così), pubblico di giovani e giovanissimi entusiasti e
disciplinatissimi. Alcuni problemi erano largamente previsti alla vigilia, in
primo luogo l'acustica, decisamente infelice, con tutti quegli echi e rimbombi
a rendere precaria la qualità dell'ascolto.
Il concerto ha
superato di slancio queste difficoltà: i sette giovanottoni del «Banco» stanno
affrontando questa tournée con grande impegno, entusiasmo e spirito
professionale, si pensi che hanno passato la notte di giovedì a riascoltare la
registrazione in vista dell'esibizione di Milano. Nonostante i due lustri di
attività, c'è nel gruppo la convinzione di potere ancora dire qualcosa. «Il panorama oggi è talmente desolante e
basso - spiega Francesco Di Giacomo,
il simpatico e barbuto 'ciccione' - che
lo spazio per noi potrebbe essere
tutto quello possibile. "Urgentissimo" non è che un
momento: c'è la volontà e la voglia di riuscire a fare ancora più musica e diversa possibilmente».
Sia pure con qualche
riluttanza per gli schemi fissi… «Le vie
da poter percorrere sono tante: è
chiaro che non si può saltabeccare di qua e di là, ma non ci si può limitare al
genere, noi l'abbiamo sempre rifiutato - dice ancora Di Giacomo - il Banco resta ancorato al filone del rock
mediterraneo e non a caso - unico gruppo italiano insieme alla PFM - si meritato i galloni della citazione della più
autorevole enciclopedia del rock inglese.
E come spesso accade a
queste formazioni nella loro «maturità», i sette del «Banco» hanno imboccato
con «Urgentissimo» una strada più
«piana». «È il nostro decimo LP, ma non è
una ricorrenza - spiega ancora Di Giacomo -. Per noi è un modo di proporci più diretto e, perché no, più consumabile, più commerciale. Spesso si
ha paura di questa parola, che non significa solo bassa qualità».
Gli applausi del
pubblico della «Carducci» dimostrano che tutto sommato il discorso funziona. E
che non fatica a fare giustizia di tanto rock «demente» dell'ultima ora e di
tanta insulsa disco music.
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