Quanti ricordi e quanto fascino
hanno quei pezzi di carta, a volte super colorati, altre solo biglietti
inespressivi! Eppure… ogni ticket ricevuto in occasione di un concerto sviluppa
una memoria, una situazione, una condivisione, e l’elemento “tecnico” scompare
davanti a qualche sentimento che nasce spontaneo.
Sono finiti i tempi in cui il
biglietto si acquistava direttamente sul posto, ed era magari frutto di lunghe
file per accaparrarsi la posizione migliore; ora tutto avviene comodamente da
casa, magari scegliendo il posto strategico in funzione della disponibilità
economica, arrivando, volendo, all’ultimo minuto, tanto la poltrona è prenotata.
Molti pezzi storici, quelli degli
inizi, sono forse andati persi, perché c’è stato un tempo in cui l’estrema
giovinezza impediva la raccolta di cimeli - non era necessario guardare oltre
il presente - e la tecnologia “povera” non aiutava certo la conservazione delle
testimonianze audiovisive, ma arriva il momento che appare indispensabile andare alla
ricerca del passato, di quelle “fotografie” che il tempo ha sbiadito solo
superficialmente, ma che sanno regalare ancora forti emozioni e in cui molti
riescono a trovare parti di sé.
Agostino Rebaudengo ne ha recuperati alcuni e li
mette a disposizione affinché sia condiviso un possibile viaggio a ritroso,
fatto anche di tanta nostalgia, ma da cui si può trarre una conclusione
positiva: siamo stati fortunati ad aver vissuto un’epoca musicalmente
impareggiabile!
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