Viola Nocenzi-Viola Nocenzi
di Fabio Rossi
Label: Santeria Records/Audioglobe
Anno: 2020
Viola Nocenzi, compositrice, vocal coach e
appassionata di filosofia oltre che di musica, avrebbe potuto intraprendere
agevolmente il cammino artistico del padre Vittorio e dello zio Gianni e,
invece, per la realizzazione del suo omonimo album d’esordio ha inteso
imboccare un sentiero diverso, più incline alle sue reali aspirazioni
artistiche. Ha preferito scegliere, quindi, la strada del cuore e non quella
del mero opportunismo, dimostrando il suo ferreo intendimento di volersi
affermare nel mondo delle sette note con le proprie idee senza la necessità di
seguire percorsi “facili”.
È confortante constatare che esistono
ancora persone squisitamente sincere e scevre da compromessi e già solo per
questo Viola merita stima incondizionata.
La sua proposta potrebbe essere
definita una sorta di “pop/rock raffinato” nel senso che agli arrangiamenti
curati in ogni particolare sotto la supervisione di Gianni Nocenzi
(raccomando l’ascolto in cuffia per coglierne tutte le sfumature) si coniuga un
vocalism avvolgente che si snoda attraverso sette tracce pop/rock di pregevole
fattura compositiva.
Nell’opener Viola si apprezza
l’accattivante melodia nell’ambito di un testo che tratta la tematica
dell’amore: “Per ascoltare il tuo profumo io ucciderei… chiudere a chiave la
mia voce dentro di te…. Non vedi, non vedi, non vedi che il cielo è viola…”.
All’immediatezza di Lettera da
Marte (“Quassù è tutto bellissimo c’è solo un po’ di vento”),
ispirata a una poesia di Alessio Pracanica, si contrappone il
romanticismo di Colui che Ami (“Vienimi a salvare da una pietra
gelida da una goccia umida da tutto questo sale”), l’unica traccia in cui
Viola si cimenta al piano.
È l’elettronica ad emergere in Entanglement, uno dei pezzi più riusciti (“Non potrei dirti di no se lo decidessi”). Itaca (“Getto l’ancora ora e aspetto mentre abbraccio con lo sguardo l’isola intera il mio porto…”) è una metafora sul tema del viaggio e dimostra la versatilità e la bravura di Viola (ricordiamo che ha un’estensione vocale di quattro ottave). In L’Orizzonte degli Eventi (“Oscurità la nera luce che sa misteri e verità”) il pop strizza l’occhio alla fusion. Bellezza chiude il disco, una canzone rappresentativa del pensiero di Viola sull’uomo come si evince da questi significativi versi: “Non tutti sono disposti a misurare il proprio cuore e la propria intelligenza”.
I testi sono stati scritti dal citato Pracanica, fatta eccezione per "Bellezza", opera di Viola, che firma anche tutte le musiche.
La Nocenzi ha inteso dischiudere il passaggio che da l’accesso al suo mondo interiore offrendo la possibilità a tutti di potervi accedere e di conoscere i pensieri, le paure, i sogni di una ragazza semplice che desidera solo mostrarsi per quello che è realmente. Come una sorta di Virgilio, ci prende per mano e attraverso sette perle, “sette schegge della mia personalità” (parole sue), ci accompagna in un viaggio tra le sfaccettature della sua anima che potrebbe rivelarsi davvero sorprendente ed emozionante per chi è dotato di sensibilità.
Tracklist:
1.Viola
2.Lettera da Marte
3.Colui che Ami
4.Entanglement
5.Itaca
6.L’Orizzonte degli Eventi
7.Bellezza
https://www.facebook.com/viola.nocenzi/
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