Hello,
in occasione del "Progressivamente Festival", che si terrà al Planet di
Roma dal 28 settembre al 2 ottobre...
… ricordiamo quella dell'11
e 12 settembre 1997 organizzata a
Testaccio, con ospiti, Le Orme,
Banco del Mutuo Soccorso, Revelation, il Nodo Gordiano (all'epoca con
Alessandro Papotto) e il mitico John Wetton!
Due serate da
ricordare...
Wazza
IL BANCO E LE ORME UN
SALTO AL 'PROGRESSIVE' (recensione dalla rete)
NON E' SOLO nostalgia dei bei tempi andati, né volontà di
revival fine a se stesso, ciò che ha richiamato centinaia di spettatori alla
due giorni del Progressivamente Rock Festival al Testaccio Village, chiusa ieri
sera con un'acclamata esibizione del veterano John Wetton. A concentrare tanta
attenzione sull' evento è piuttosto l'esigenza, comune agli appassionati e agli
artisti, di riappropriarsi delle proprie radici, quel formidabile concentrato
di energie fervide e creative che confluirono nella 'rivoluzione progressive'
dei primi anni Settanta. Più che a verificare il livello di fedeltà dei vecchi
estimatori, Progressivamente Rock Festival è una di quelle occasioni in cui
davvero si può misurare l'attualità di un fenomeno che, pur tra segnali
discontinui, non ha mai cessato di esistere e di rinnovarsi. Non è un caso che
due gruppi storici italiani, Orme e Banco, siano rimasti comunque in attività,
malgrado periodi di assenza anche prolungata dal mercato discografico. E' un vuoto
che si sta colmando rapidamente. Le Orme hanno pubblicato a primavera un nuovo
disco, Il fiume. Il gruppo romano uscirà ad ottobre con un cd addirittura
doppio, parte registrato dal vivo durante il tour giapponese del maggio scorso,
parte realizzato in studio con versioni rigorosamente acustiche dei vecchi
successi e un inedito. Intanto, a Testaccio, le due formazioni hanno condiviso
palcoscenico e successo.
I veneti si sono presentati con due terzi della formazione
originaria, il chitarrista Aldo Tagliapietra (barba e capelli ingrigiti, tunica
bianca e aria da guru) e il batterista Michi Dei Rossi, con l'innesto di
Michele Bon alle tastiere e di Francesco Sartori, pianista di solida
preparazione classica nonché autore di Con te partirò, l' hit internazionale di
Andrea Bocelli. Romantici ed evocativi come ai tempi di Felona e Sorona, sono
ripartiti da quella stessa idea di suite per l'ultimo concept album, pensato
come un romanzo di iniziazione. Poi il testimone è passato al Banco, ovvero
Francesco Di Giacomo, voce squillante e personalità magnetica, Vittorio
Nocenzi, tastiere, Rodolfo Maltese, chitarra, cui si sono aggiunte forze
fresche e in perfetta sintonia strategica: la chitarra affilata di Filippo
Marchegiani, il basso di Tiziano Ricci, la batteria dell'agilissimo Maurizio
Masi. La formula degli incroci stilistici d' un tempo, quella sorta di ponte
tra le musiche (pop, rock e jazz da un lato, espliciti riferimenti alla
tradizione colta, classica e operistica dall' altro) funziona ancora benissimo.
Anzi, s' è addirittura irrobustita. Lo dimostrano le efficaci riletture dei
primissimi successi, R.I.P. e Metamorfosi, l'intelligente reinvenzione acustica
di Emiliano, i frequenti voli strumentali, l' intesa quasi telepatica fra i
musicisti. Il tutto condito da grande tecnicismo e altrettanta ironia. Applausi
convinti per loro, come per i protagonisti dell'ultima serata: John Wetton, con
gli ospiti Nodo Gordiano per l' omaggio ai King Crimson, e Revelation,
puntualissima cover band romana dei Genesis.
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