VIDEO ‘’ABBEY ROAD’’
15/01/2016 – PAOLO & ALESSANDRO SIANI
Ore 9.30 a.m – Pronti fuori dall’Albergo in zona Paddington a
Londra. Fermiamo un taxi e Alessandro dice al Taxi-Driver: ‘’Please, Abbey Road Studios’’. Questo il
primo momento di assoluta emozione del sottoscritto, quasi lacrimando si parte
verso quel luogo mitico, ma non come molte altre volte per attraversare la
strada sulle strisce pedonali, ma proprio per entrare negli studios più famosi
del mondo.
Entriamo e firmiamo il libro delle presenze: Walt Disney
Orchestra Walt Disney Orchestra, Walt Disney Orchestra… Alessandro Siani
Mastering Studio nr. 5… Walt Disney Orchestra ecc ecc.
Ore 10.03 ancora in attesa nella Hall: ‘’Però non è che questi inglesi siano così puntuali’’ dico io e,
mentre lo dico…’’Mr. Siani? Good morning
this is Geoff Pesche, follow me please’’
Ci siamo, Mr. Geoff ci accompagna al piano di sopra, ci offre
un caffè, ci avviamo verso un corridoio colmo di registratori analogici Studer
stereo, 4 tracce, 8 tracce, 16 & 24 tracce; Mr. Geoff ci assicura che sono
tutte macchine perfettamente in ordine, pronte all’uso, ma purtroppo
inutilizzate. Entriamo in studio dove troviamo un ambiente non molto grande ma
acusticamente perfetto. Ci sediamo su comode poltrone davanti a un piccolo
banco pieno di apparecchiature analogiche di primissima qualità, Geoff carica i
brani sul Pc e comincia l’ascolto. Dopo pochi minuti e dopo qualche manovra
sugli innumerevoli potenziometri che ha davanti dice: ‘’Ok for me Alessandro, check it out’’, e premendo su due pulsanti -
‘’this is you, this is me’’ -
Alessandro si mette all’ascolto premendo alternativamente il pulsante 1 &
3, mi guarda con occhi attentissimi facendomi capire che non è assolutamente
facile percepire le differenze tra un ascolto e l’altro e io sono d’accordo con
lui. In effetti qualcosa di diverso c’è ma chiede ‘’si può avere un po’più di spinta sui bassi?” E Geoff… ‘’NO’’, Io devo garantire un ottimo ascolto su un
cellulare, in una discoteca, qui dentro, dovunque, ascolta a casa e sarai
contento…’’. Una risposta in perfetto stile inglese, come voler dire: hai
voluto me come Tecnico Master e io ho fatto il mio lavoro nel migliore dei modi
possibili, prendere o lasciare. OK?
Si ripete la stessa procedura per altri due brani e gli
chiediamo se si può fare ‘’un giretto’’ per gli studi, naturalmente senza dare
fastidio a nessuno. Ancora una volta la sua risposta è secca. ‘’No questo non è un museo, ma un luogo di
lavoro’’. Poi prende in mano il telefono, due parole sottovoce e ci dice
con sguardo complice: ‘’Come on’’.
Dopo due secondi siamo nell’archivio cartaceo dove sono
conservate tutte le schede lavoro degli artisti che hanno lavorato in quegli
studi dicendo: ‘’adesso ci sarà anche il
vostro nome’’. Poi scendiamo una scala dove in bella mostra guardiamo le
copertine ORIGINALI di tutti i
dischi dei Fab Four e l’emozione
sale di nuovo a mille. ‘’Wait a moment
please’’, e dopo un secondo, con un rapido gesto ci invita ad entrare;
dove? Ma nello Studio A naturalmente, nel mitico Studio A visto al cinema nei
video chissà quante volte. Ma non in uno studio vuoto, in uno studio con tutti
gli strumenti e i microfoni posizionati per l’orchestra che sta registrando la
colonna sonora di un prossimo film di Walt Disney. Che dire, è difficile
fermare un tremore che mi pervade tutto il corpo. Pochi istanti e ancora Geoff
ci invita cortesemente a uscire mentre gli orchestrali rientrano dopo la pausa
caffè.
Salutiamo Mr. Geoff Pesche e ci avviamo nella caffetteria con
annesso micro giardino. Ci avviciniamo al banco per ordinare qualcosa: ‘’please, one cof……’’ ‘’prego parlate
pure in italiano di che città siete? Io sono di Roma’’ ci dice la signorina
davanti a noi.
Dopo pochi minuti salutiamo e usciamo e… beh, dai,
lasciatemelo dire, fuori c’erano un sacco di turisti a scattare foto che
naturalmente, vedendoci sulla soglia, hanno cominciato a fotografare anche noi,
ovviamente senza sapere chi fossimo, così sulla fiducia. Che esperienza
indimenticabile.
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