Di Andrea Zappaterra
Gli ALTHEA si formano a Milano da un’idea del chitarrista Dario Bortot e del bassista Fabrizio Zilio con l’obiettivo di creare
un progetto Progressive/Metal/Rock al di fuori degli schemi standard.
Con l’ingresso
nella lineup del tastierista Marco Zambardi
la band produce diversi demo proponendoli dal vivo in numerosi palchi del nord Italia
e partecipando ad altrettanti concorsi musicali.
La lineup
degli ALTHEA si completa e stabilizza conl’arrivo di Sergio Sampietro alla batteria e Alessio Accardo alla voce incrementando l’attività live e incide nuove
canzoni che dopo un’intensa attività in studio danno vita ad “Eleven”, EP rilasciato nel febbraio del 2014.
Durante
il 2016 la band compone 16 nuovi brani che fanno parte del nuovo concept album “Memories
Have No Name”, pubblicato nel 2017 con
Sliptrick Records.
Contestualmente
al rilascio dell’album la lineup degli ALTHEA si modifica ulteriormente trovando
in Andrea Trapani, un ottimo sostituto
di Fabrizio Zilio che insieme a Marco decide di seguir altre strade.
Musicalmente
il prodotto è un Rock gradevole con riflessi Prog riecheggianti sonorità di gruppi
celeberrimi, ma senza riproporne effetti eclatanti, addolcendo spigoli e
tortuosità con una sonorità omogenea e raffinata, anche se le canzoni in lingua
inglese, liricamente parlando, oscurano un pò il discorso “Concept”.
I
brani scorrono piacevolmente facendo perdere la dimensione del tempo e si
arriva alla conclusione quasi senza accorgersene, dopo 50 minuti e 16 brani
dell’album.
Pregevole
lo sforzo globale e omogeneo del gruppo con dettagli curati anche nella
confezione oltre che nell’incisione, fluidità e accuratezza i punti di forza.
Mi
piace fare un piccolo richiamo alla mitologia per ricordare chi era Altea: per
proteggere il figlio Meleagro, cui era stata predetta la morte qualora l’ultimo
tizzone del fuoco sacro si fosse bruciato completamente, Altea lo conservò
sempre con se.
Quindi
che si conservi la scintilla della buona musica e dell’ispirazione grazie a
questo gruppo italiano di cui avremo sicuramente occasione di parlare ancora in
futuro.
Tracklist:
01. Regression From Regrets
02. Paralyzed
03. A New Beginning
04. Revenge
05. Drag Me Down
06. Halfway Of Me
07. Intermediated Pt.1
08. I Can’t Control My Mind
09. Intermediated Pt.2
10. Leave It For Tonight
11. Memories Have No Name
12. The Game
13. Last Overwhelming Velvet Emotion (L.O.V.E.)
14. Take Me As I Am
15. Anything We’ll Ever Be
16. A Final Reflection
01. Regression From Regrets
02. Paralyzed
03. A New Beginning
04. Revenge
05. Drag Me Down
06. Halfway Of Me
07. Intermediated Pt.1
08. I Can’t Control My Mind
09. Intermediated Pt.2
10. Leave It For Tonight
11. Memories Have No Name
12. The Game
13. Last Overwhelming Velvet Emotion (L.O.V.E.)
14. Take Me As I Am
15. Anything We’ll Ever Be
16. A Final Reflection
Line-up:
Alessio Accardo – voce
Dario Bortot – chitarra
Fabrizio Zilio – basso
Marco Zambardi – tastiere, effetti
Sergio Sampietro – batteria
Alessio Accardo – voce
Dario Bortot – chitarra
Fabrizio Zilio – basso
Marco Zambardi – tastiere, effetti
Sergio Sampietro – batteria
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