Feronia - Anima era
Di Max Rock
Polis
Questo
lavoro dei Feronia, uscito nel 2017 per la Andromeda relix,
rappresenta il primo album per questo quartetto di Torino, dedito a un genere
decisamente Metal con influenze Power, Symphonic e non solo. I componenti sono:
Elena Lippe alla voce, Fabio Rossin alle chitarre, Daniele
Giorgini al basso e Fabrizio Signorino alla batteria.
Feronia è il nome di una popolare dea italica, adorata anche da
romani e sabini, che proteggeva la fertilità e le messi, il raccolto. Ciò ha
evidentemente a che fare con un pensiero ecologico, che si ritrova nei testi e
nella filosofia del gruppo.
Quello
che rimane più chiaro dopo l'ascolto dei circa 55 minuti del CD è
l'ispirazione, le sonorità richiamate,
così affini al Power metal che troviamo da 20 anni a questa parte in gruppi
come Nightwish, Blind guardian, Avantasia, senza però il tappeto di tastiere
visto che quello strumento non è utilizzato dal gruppo. I suoni, gli accenti,
le attenzioni vanno decisamente verso la voce chiara e potente di Elena e
soprattutto sui riff e assoli di Fabio che spesso con piglio alla Wilde riempie
ogni canzone, sempre ben supportati dal gran lavoro della sezione ritmica di
Daniele e Fabrizio.
L'album
parte piano con “Priestess of the ancient new”, ma niente paura: dopo un
minuto la canzone decolla con le atmosfere di cui abbiamo già parlato. Nelle
altre che seguono il percorso si ripete e si consolida: partenza massiccia di
chitarra, inserimenti vocali, assolo verso il finale. Qualcosa di più rilassato
va in scena su “Free flight”, dove un tempo meno sostenuto e una
rullante meno battente lasciano spazio alle melodiche intonazioni di Elena e ai
controcanti di Fabio. Una ballad un po' più sostenuta, un mid-tempo
che si chiude repentinamente per la successiva “Innocence” dove Elena ci regala
un'altra impostazione vocale, quasi un timbro diverso, tra arpeggi e tempi
anche qui più calmi. Però non temete, qui l'assolo viene recuperato con stile.
I
ritmi nelle successive tracce ritornano a farsi serrati, le atmosfere ancora
cariche di Power, e qualcosa cambia ancora in “Thumbs up!” sia per il
cantato parlato, quasi stile Nu-metal, e per l'improvvisaintromissione Fusion a
metà canzone, dove per 30 secondi si cambia completamente atmosfera, non fosse
per Fabrizio a scandire il tempo non proprio in punta di spazzole.
Il
CD non riserva altre sorprese. Come abbiamo già detto, il sound è perfettamente
riconoscibile, ben suonato e cantato. Chi comprerà questo lavoro si troverà
davanti a qualcosa di noto, che potrà soddisfare gli amanti del genere in cui i
Feronia si muovono perfettamente a loro agio. I critici potranno dire
che sorprese non ci sono, apparte forse quei 30 secondi, ma non è quello
l'intento della band. Non ci sono promesse non mantenute, solo del buon Metal
italiano.
Feronia - Anima era
01 Priestess Of The Ancient New
02 Atropos
03 Wounded Healer
04 Garden Of Sweet Delights
05 Humanist
06 Free Flight
07 Innocence
08 Dephts Of Self Delusion
09 Exile
10 Thumbs Up!
11 A New Life7
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