IQ
live a Phenomenon - Fontaneto d'Agogna (NO) – 09/02/2018
di
Marco Pessina
Una
volta tanto vale la pena di fare della strada se, come in questo
caso, il gioco vale la candela. E non c'è alcun dubbio sul fatto che
in quel di Fontaneto abbiamo assistito ad uno show coi
fiocchi. Gli IQ
non si sono certo risparmiati, per la gioia del folto
pubblico presente che ha assiepato il Phenomenon pressoché in ogni
ordine di posto.
La
band inglese, una delle più longeve e significative nell'ambito del
new prog, si é stabilizzata a livello di formazione, fra abbandoni e
successivi ritorni coi quattro quinti del quintetto originale, e
quindi MIKE HOLMES autentico mentore alle chitarre, PETER
NICHOLLS (voce), PAUL COOK (batteria) e TIM ESAU
(basso), con l'aggiunta del bravissimo NEIL DURANT alle
tastiere.
Intorno
si vedono un sacco di facce note, fatto tipico del prog, ma non ci
sarà molto tempo per i preamboli, perché alle 21,20 le luci si
abbassano ed é tempo che il concerto inizi.
THE
DARKEST HOUR, da EVER, del 1993, viene sparata tanto per gradire e
l'entusiasmo in sala aumenta. NICHOLLS modula bene la voce senza
arrampicarsi troppo, con tutta l'esperienza accumulata in questi
anni. Sappiamo tutti dei problemi asmatici che lo affliggono, ma il
"nostro" tiene botta con disinvoltura. Si torna indietro al
1985, fatidico anno di THE WAKE con l'esecuzione di THE THOUSAND DAYS
e il pubblico apprezza. Non ci sarà spazio per tante divagazioni,
con presentazioni sobrie tra un brano e l'altro come piace a noi. Col
terzo brano si ritorna a cose più recenti come la title track di THE
ROAD OF BONES: FROM THE OUTSIDE IN.
In successione, NICHOLLS ci
presenta MOME, brano che farà parte probabilmente del prossimo
lavoro a cui la band inglese sta lavorando! Ritorno indietro nel
tempo con la stupenda FADING SENSES, che ha nella seconda parte
strumentale il marchio dello stile IQ e di MIKE HOLMES che assurgerà
al ruolo di protagonista principe durante tutta la serata. Applausi
convinti con gente che comincia ad alzarsi dalle sedie! THE ROAD OF
BONES tratto dall'omonimo album, sarà il pezzo successivo! Ritorno a
EVER con LEAP OF FAITH, che con i suoi tappeti di note disegnati
magnificamente da DURANT e HOLMES, scatena l'entusiasmo del
Phenomenon. C'é posto per la ballata CAME DOWN, seguita dalla
meravigliosa FURTHER AWAY con la sala già bella calda. Tutti fanno
la loro parte degnamente come COOK ed ESAU nella sezione ritmica.
FREQUENCY, brano che dà il titolo all'album del 2009 é il degno
seguito ad un concerto che si fa sempre più corposo nei suoi
contenuti. L'arpeggio di HOLMES ci introduce dentro le atmosfere
iniziali rarefatte di CLOSER, che come da titolo chiude l'album
FREQUENCY e cresce di intensità mano amano che l'esecuzione avanza.
C'é già qualcuno che dondola le braccia trasportato dal sound del
quintetto londinese. La lunga ed articolata UNTIL THE END ci riporta
a sonorità più recenti e ci accorgiamo che il tempo é volato. C'é
spazio per FAILSAFE dal celeberrimo album doppio SUBTERRANEA che di
fatto chiude il recital novarese. Sono ormai passate un paio d'ore.
Gente in piedi e battimani ritmato richiamano la band sul proscenio.
Non passa molto tempo e NICHOLLS ringrazia per l'ennesima volta il
pubblico presente. Ci spetta ancora OUT OF NOWHERE, che di fatto ci
consegna l'esecuzione di EVER per intero. Entusiasmo che cresce e
gente che non accenna ad andarsene e come dice NICHOLLS, one more, la
band ci confeziona WIDOW'S PEAK , riportandoci indietro nel tempo.
Questa
volta é finita davvero... la band, visibilmente soddisfatta - e con
le mani alzate del pubblico -, ci saluta con la speranza che non
passi molto tempo per una prossima occasione!
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