Usciva nell’aprile del
1972 l'album "Preludio, Tema, Variazioni e Canzona"
colonna sonora del noir “Milano Calibro 9”, film di Fernando
di Leo, eseguita magistralmente dagli Osanna,
con gli arrangiamenti del maestro Luis Bacalov.
Di tutto un Pop…
Wazza
Questo lavoro,
composto nel 1971 dagli Osanna insieme al maestro Luis Bacalov, è la colonna
sonora del film di Fernando Di Leo "Milano Calibro 9".
Purtroppo, non ho mai
potuto vedere il film e quindi non so come una colonna sonora di questo genere
si incastri nelle scene, perciò mi limiterò a commentare solo il lato musicale.
Gli Osanna hanno da poco pubblicato il loro primo LP "L'Uomo", quando
iniziano le registrazioni di questo album. Luis Bacalov si affianca alla band
in fase di scrittura in 3 brani (Preludio, Tema e Canzona) e arrangia le intere
partiture per orchestra.
Questo lavoro è
contemporaneo al "Concerto Grosso" dei New Trolls, ma si discosta per
una maggiore influenza rock. Anche se è considerato un lavoro inferiore a
"L'Uomo" o "Palepoli", questo album ha il pregio di unire
in soli 30 minuti tutte le influenze del sound degli Osanna.
"Preludio",
dopo l'introduzione di flauto, presenta un'alternanza di parti orchestrali
(violini e pianoforte) e di altre più hard (il resto della band) su cui viene
ricamato il primo assolo di flauto. Il piano introduce "Tema",
canzone che, al contrario della precedente, ammalgama l'anima più sinfonica e
quella più hard in un'atmosfera lenta e struggente. Ci troviamo di fronte così
alla prima delle 7 variazioni, in cui su una base tipicamente hard rock si
innestano assoli jazz di sax e un coro gregoriano.
La seconda variazione
è divisa in 3 parti: una prima lenta e vagamente psichedelica (grazie all'uso
dello xilofono), una seconda acustica dove a sorpresa si sente per la prima
volta la voce del cantante e la terza dove torna il tema della prima che
diventa molto più ritmata nel finale grazie all'assolo della chitarra.
Le variazioni III e IV
formano insieme una sola canzone: la III è dominata da un velocissimo assolo di
flauto su una base di batteria e chitarra acustica, mentre la IV, introdotta
sempre dal flauto, sfocia in un pezzo hard con degli strani vocalizzi nella
parte centrale. Mentre la 5° variazione è un intermezzo per violini e batteria,
la 6° varia da momenti duri ad altri più lenti in cui si sente nuovamente la
voce, anche se filtrata.
L'ultima variazione
non aggiunge nulla di nuovo e ripropone alcune fasi delle variazioni
precedenti. Chiude l'album la stupenda "Canzona", a mio parere il miglior
brano mai composto dagli Osanna, una bellissima ballata (cantata) per orchestra
in cui la parte da protagonista la fa il piano, che scandisce il ritmo quando
ci sono le incursioni di violini, flauti o chitarra e che sorregge il brano
quando c'è solo la voce.
Una delle migliori
colonne sonore che abbia mai sentito.
Nessun commento:
Posta un commento