CONCERTO
PER ADRIA
23
MARZO 2024 – PORRETTA TERME (BO)
Di Evandro
Piantelli
Umberto Montanari è
un grande appassionato di rock progressivo e la sua passione lo ha portato in
giro per il mondo per assistere ai concerti degli artisti più importanti del
genere. Qualche anno fa, Umberto è a Fort Lauderdale, Florida, per partecipare
ad un’edizione di Cruise to the edge (crociera che ospita per tutta la
sua durata decine di concerti dei maggiori artisti prog mondiali) e conosce
Adria Ackerman, un’americana con lo stesso suo amore sviscerato per il prog. I
due rimangono in contatto e, dopo qualche tempo, lei si trasferisce in Italia e
si sposano ed è inutile dire che insieme vanno a vedere tantissimi concerti.
Tuttavia, dopo neppure un anno, Adria muore improvvisamente in circostanze
tragiche e Umberto, per ricordare la moglie e ciò che hanno condiviso, decide
di organizzare ogni anno un festival prog dove si esibiscono gruppi di qualità
e con una comune caratteristica: devono essere stati visti insieme da Umberto e
Adria.
La terza edizione di Concerto per Adria si
è svolta lo scorso 23 marzo al Teatro Testoni di Porretta Terme,
località dell’Appennino Bolognese ed ecco il racconto della serata.
Il primo gruppo a salire sul
palco sono i CORMORANO, una band attiva sin dal 1975, che ha visto nel
tempo diversi momenti di sospensione dell’attività, ma che nel 2020 si è
nuovamente riunita per iniziativa dei membri fondatori Antonio Dondi (batteria)
e Raffaello Regoli (voce). Quest’ultimo, in particolare, fu allievo di Demetrio
Stratos ed ha fatto dello studio della voce una ragione di vita. La band ha
proposto alcuni brani dall’ultimo CD “Obliquizioni d’autunno” (2023), tra i
quali anche le cover “Pugni chiusi”, e “Gioia e rivoluzione”, ed ha dedicato espressamente
a Francesco Guccini che abita a Pavana, nel comune confinante con Porretta
Terme, una bella versione di “Asia”.
È quindi il turno degli STEREOKIMONO,
una band costituita nel 1995 che potremmo definire col termine di power trio.
Infatti, il gruppo è composto da Antonio Severi (chitarra e tastiere), Alex
Vittorio (basso) e Cristina Atzori (batteria) e propone un prog interamente
strumentale con influenze space rock, che costituisce una miscela davvero
interessante. Brani piuttosto lunghi ed articolati dove la chitarra di Antonio
spazia in lunghi assoli, validamente supportato dalla sezione ritmica di Alex e
Cristina. Il gruppo ha presentato prevalentemente brani che saranno inseriti
nel nuovo lavoro, la cui uscita è prevista per l’autunno 2024.
ANNIE BARBAZZA
sale sul palco imbracciando la sua chitarra acustica e incanta tutti con una
splendida versione di “Frame by frame” dei King Crimson. Ma non è l’unico brano
della band di Robert Fripp che ci viene proposto dalla cantante e
polistrumentista piacentina, perché seguiranno anche “Moonchild”, “Epitaph” ed
una struggente versione di “Islands”. Non mancano all’appello i brani degli
EL&P scritti da Greg Lake, ed ecco “Lucky man” e “C’est la vie”. Annie
esegue anche un brano del compianto Daevid Allen dei Gong (“Now is the happiest
time of your life”). Che dire, questa giovane artista ha una voce unica ed è
capace di reinterpretare classici del prog in modo personale, regalando a tutti
splendide emozioni. Ricordo a chi fosse interessato che Annie Barbazza si esibirà
al Raindogs di Savona nel prossimo mese di maggio.
Ci sono almeno un paio di
motivi per essere qui stasera ad assistere al concerto di THE ENID.
Innanzi tutto, perché per la band britannica questo è, in assoluto, il primo
concerto in Italia. In secondo luogo, perché il gruppo, nel 2024, ha superato i
cinquanta anni di attività, essendo stato costituito nel 1973. Oggi dei membri
originali è presente solamente il tastierista e compositore Robert John
Godfrey, il quale è affiancato da una schiera di validi musicisti: il
chitarrista Jason Ducker, il bassista Tim Harries, il batterista Karl Thompson
e, per finire, il chitarrista italiano (siciliano, ma da tempo residente in UK)
Alfredo Randazzo. La band nella sua lunga carriera ha realizzato una copiosa discografia
(ventuno album in studio e una dozzina di dischi dal vivo) e ci regala un’ora e
mezza di quello che, semplificando al massimo, potremmo definire come ottimo symphonic
prog, attingendo in modo particolare dall’ultimo album pubblicato, “U” del
2019, dal quale vengono proposti ben quattro pezzi. Ecco la scaletta completa
del concerto:
-
Humouresque
-
In the region of winter stars
-
Spring
-
Duplicity
-
Four humours
-
Mayday Galliard
-
A peak in Darien
-
Dark hydraulic
- Encore – Robert John Godfrey solo
Dopo aver assistito all’edizione
di quest’anno possiamo tranquillamente affermare che Concerto per Adria
è un festival “piccolo”, se paragonato a quelli più conosciuti come Veruno o
Lorelei, ma “grande” per la qualità degli artisti che vi hanno partecipato e
per la passione di chi lo ha organizzato. Grazie Umberto!
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