Il 10 aprile si ricorda l'anniversario della morte di Stuart Sutcliffe: Stu - questo il suo soprannome - moriva ad Amburgo a causa di un aneurisma cerebrale. Aveva appena 21 anni ed era stato uno dei fondatori dei Beatles, la band destinata a diventare più famosa di Gesù Cristo. Ma chi era in realtà Stuart Sutcliffe?
Stu, conosciuto come il quinto
Beatles o the
lost Beatle, fu scelto da John Lennon come bassista dei Quarrymen per la sua aria da bel tenebroso alla James Dean, non certo per la
sua abilità tecnica nel suonare. Il vero talento di Stuart, infatti, era la pittura e proprio grazie alla vendita di un
suo dipinto riuscì a comprarsi un basso Höfner.
All'epoca frequentava il Liverpool
College of Art e
proprio lì fece amicizia con John Lennon. La prima volta che il gruppo si esibì
come "The Beatles" fu il 17 agosto 1960 ad Amburgo, la città che
iniziò a lanciarli nell'olimpo della musica, ma che causò anche l'abbandono di
Stu.
Durante il tour tedesco, infatti, Sutcliffe si innamorò
di Astrid Kirchherr, fotografa e stilista, e decise di rimanere
ad Amburgo per lei. Fu ammesso all'Accademia d'arte, lasciò la
musica per
dedicarsi alla pittura e al basso subentrò Paul
McCartney. Ma l'incontro con la Kirchherr fu comunque fondamentale per
tutti: la stilista cambiò il look dei Beatles, con i capelli
pettinati in avanti, le giacche di pelle e gli stivaletti.
Il 10 aprile 1962, Stu morì tra le braccia di
Astrid, dopo una serie di fortissimi mal di testa. Ma secondo la sorella,
Pauline Sutcliffe, fu John Lennon a causare la
morte del fratello. Lennon, infatti, non prese bene l'addio di
Stu. Perché? Anche lui era innamorato di Astrid? O forse aveva una relazione
omosessuale con Sutcliffe?
Durante una rissa, inoltre, avrebbe spintonato
l'amico facendogli battere la testa su un marciapiede provocandogli una profonda lesione, dando il via all'inizio del suo male. Senza considerare il fatto che McCartney era
geloso del suo
rapporto con Lennon, e non perdeva occasione per punzecchiarlo
sulla sua scarsa tecnica musicale.
Per saperne di più sulla figura di Sutcliffe,
consigliamo di vedere "Backbeat -
Tutti hanno bisogno d'amore", un film di Iain Softley
risalente al 1993, che racconta la storia dei Beatles fino alla morte del
bassista. Se poi a casa avete Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, date
un'occhiata alla copertina: in mezzo a tutti quei personaggi c'è
anche Stu, è il primo a sinistra, sopra il pugile Sonny Liston.
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