..."Nei suoni e nei silenzi... di terra"
Veniva
stampato il 23 aprile 1978 "... di terra".
Album
registrato negli studi Trafalgar, dopo faticose sedute, con l'Orchestra
dell'Unione musicisti di Roma, diretta da Vittorio Nocenzi.
Scelta
coraggiosa e azzardata, un disco solo strumentale, privando la musica
della voce di Francesco Di Giacomo.
Sulla
copertina campeggia un grosso pomodoro, con anelli e scia stellare, come fosse
un pianeta. L'idea originale fu di Rodolfo Maltese - poi rifinita nello studio
grafico di Mario Convertino-, a rappresentare il disco come "un prodotto della terra"!
Il disco
fu un vero e proprio spartiacque che spiazzò i fan del Banco, per molti un
flop, per altri un capolavoro, avanti con i tempi, quello che anni dopo
chiamarono "New Age".
Album non
facile da "digerire" - ammetto di avere fatto fatica ad ascoltarlo -
ed è rimasto parcheggiato negli scaffali per molto tempo prima di averne potuto
apprezzare le infinite sfumature, come merita.
Amo molto
"Terramadre", con la tromba
di Rodolfo e i tocchi di tastiere dei fratelli Nocenzi. "Ne più di un albero, non meno di una stella",
introdotta dal piano di Gianni Nocenzi, e le divagazioni jazzistiche, con
l'inserimento del sax contralto, del "compianto" Alan King.
Banco negli studi
Trafalgar, durante le registrazioni
Un album
pieno di sfumature, di cambi di tempi musicali, quasi ad esprimere le ansie e i
dolori dell'essere umano.
Fu
l'ultimo lavoro di Renato D'Angelo come bassista, che lascerà il gruppo poco
dopo.
L'album
avvolto nel mistero (non c'erano le fonti di informazioni, veloci come oggi),
fu presentato dal vivo in anteprima a Villa Ada a Roma, in una strana
giornata iniziata con un caldo asfissiante, tramutatasi poi in un violento
temporale, quasi ad anticipare i temi dell'album!
Il
pubblico resistette un'ora in silenzio, poi partì qualche fischio, che si placò
quando salì sul palco Francesco di Giacomo, e il gruppo propose i suoi
"cavalli di battaglia".
Album che
ricevette consensi positivi dalla critica, e dimostrò ancora una volta la
grande capacità compositiva di Vittorio e Gianni Nocenzi, autori delle musiche…
da rivalutare.
Wazza
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