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mercoledì 10 dicembre 2025

Compie gli anni Sophya Baccini


Il compleanno di Sophya Baccini

 

Compie gli anni oggi, 10 dicembre, Sophya Baccini, cantante, compositrice, musicista.

Voce particolarissima, una delle poche "donne prog" del panorama musicale italiano.

Inizia con i Presence, gruppo di "dark-progressive", per proseguire come solita con il suo gruppo Aradia.

Molto richiesta dai colleghi come corista o seconda voce, specialmente con gli Osanna, dove spesso è "special guest", sia sui dischi, che in concerto.

Happy Birthday Sophya

Wazza









martedì 9 dicembre 2025

THE MAGICIAN’S BIRTHDAY: TEN YEARS OF DARK COMPANION RECORDS- Di Andrea Pintelli


 

THE MAGICIAN’S BIRTHDAY:

TEN YEARS OF DARK COMPANION RECORDS

Di Andrea Pintelli


Dieci anni. Per un’etichetta discografica indipendente, oggigiorno, sono tanti. Per chi incessantemente promuove cultura, oltre a produrre dischi, sono tantissimi. Dark Companion Records, splendida creatura del funambolico e inesauribile patron Max Marchini, è la festeggiata. Per celebrarla, alle ore 21.00 dei giorni 12, 13, 14 dicembre 2025 si terranno all’auditorium Santa Margherita di Piacenza concerti, jam, showcases, in cui si avrà l’opportunità di incontrare, condividere, respirare l’armonia, l’eccellenza e l’importanza che da sempre la contraddistinguono. Per cui, siete (siamo) tutti invitati a partecipare: estimatori o neofiti, in ogni caso mossi dal demone della curiosità e alla ricerca della grande bellezza.


E allora tanti auguri di buon compleanno, in magia, in continuità, in qualità. Già perché le sue fila sono popolate di artisti di livello mondiale, che hanno in sé le caratteristiche di questi tre sostantivi. Inutile elencarli tutti, sta a voi visitare l’esauriente sito internet, il cui indirizzo è riportato in calce a quest’articolo, per trovarli, conoscere, viverli attraverso le loro opere. Esso si apre con una frase che non lascia spazio a dubbi: “Esplorare la musica con una qualità audio senza compromessi”. E poi: “L'obiettivo di Dark Companion è quello di riunire l'eccellenza musicale di un'ampia gamma di generi: dalla canzone d'autore al folk, dalla musica classica contemporanea al jazz, dalla musica sperimentale alla musica classica, sia di tradizione occidentale che orientale. Il suono è tutto. Crediamo che il klang sia al centro della musica, quindi dedichiamo tutte le nostre energie a garantire che i nostri dischi, sia in vinile che in CD, offrano la qualità sonora più vibrante, realistica e di alta qualità possibile.” Tutto ciò è reso possibile, anche, grazie ad Alberto Callegari, mirabolante ingegnere del suono dell’Elfo Studio, di Tavernago che da sempre è partner operativo.


Quattro nuovi lavori sono stati pubblicati contemporaneamente in occasione di tale ricorrenza. Quattro signori dischi. Iniziamo da Priska, artista (cantante, compositrice, polistrumentista) di origine francese trapiantata in Friuli-Venezia Giulia, giunta alla quinta incisione, seconda con l’etichetta piacentina. Intitolato “Popurì” ha come protagonisti “la sua scrittura delicata, capace di evocare scene intime ed evocative e la sua voce vellutata e ambrata, che ricorda Bridget St. John e Patty Waters. Priska racconta storie inquietanti e profonde e questo nuovo album, cantato e scritto in diverse lingue, rappresenta un chiaro passo avanti nel suo straordinario talento compositivo. Undici composizioni originali più una toccante cover di Air De Neige, capolavoro di Sergio Endrigo.” In ordine sparso: E Invece Sono qui, straniante; Au Revoir, giocosa; Scum, intensa; Samurai, pop; Prisonniers, delicata; Celle d’Hier, fosca; Orion, dolcissima; Mon Ovni, carezzevole; Can You See Me, affettuosa; Elle, intima; Air De Neige, eterna; Frank, personale. 

Passiamo a “Chansons d’Automne”, nuovo album del leggendario John Greaves. “Si tratta di (quindici) canzoni con una sottile vena di malinconia, eseguite insieme al suo compagno di tante avventure, Lurent Valero alla viola, e alla brillante giovane violinista Mirabelle Gilis, mentre l'ex Henry Cow suona il pianoforte e canta. La sua voce è davvero incredibile, come sabbia e colla, intensamente teatrale ed espressiva. I brani si susseguono, alternando nuove composizioni a brani scritti ora con Peter Blegvad o basati su testi di poeti amati, come Apollinaire. Un album memorabile, intenso, diretto e delicato la cui atmosfera è ben descritta dalla copertina.” Brother Fox, profonda; Le Guetteur Mélanconique, teatrale; Au Lac de tes Yeux Très Profonds, impressionista; The Bee Dream, onirica; Le Pont Mirabeau, poetica; Avalanche, struggente; Saturne, emozionante; Summer on Ice, visionaria; Colloque Sentimental, affettiva; Je Pense à Toi Mon Lou, passionale; The Price We Pay, d’altrove; Swelling Valley, allucinata; Chanson d’Automn e, malinconica; Séguidille, veemente; Mutations, spassosa. 

Craig Fortnam & Laurent Valero, membri della maestosa North Sea Radio Orchestra, concretizzano la loro collaborazione con “Empty Vessels”, ossia un debutto memorabile. Craig e Laurent sono “un nuovo duo dalla creatività esplosiva e dallo straordinario livello musicale che esplora i confini tra musica rinascimentale, classica, medievale, folk e contemporanea. Come di consueto per Craig Fortnam, meglio conosciuto come la mente dietro la North Sea Radio Orchestra, e Laurent Valero, anche lui membro dell'ensemble in occasione dell'acclamato tributo alla musica di Robert Wyatt, Folly Bololey, pubblicato da Dark Companion nel 2019, e collaboratore di John Greaves in numerose registrazioni e performance dal vivo. Registrato in Inghilterra e in Italia presso i leggendari Elfo Studios, dove l'album è stato anche masterizzato dallo stesso Alberto Callegari, Empty Vessels ospita un'altra protagonista dell'avventura di Wyatt, la cantante Annie Barbazza, che ha cantato magistralmente con la sua voce ammaliante in due splendidi brani. La ghironda è eseguita da James Larcombe e conferisce una speciale atmosfera medievale ad alcuni brani straordinari. La musica è davvero fantastica: offre un mix unico di generi e stili, come ormai è diventato un marchio di fabbrica del geniale compositore inglese, ed è sempre intrigante. Un mix che richiama la musica folk elisabettiana e medievale, unito alla scrittura di canzoni contemporanee.” In The Silent Places, elettronica; White Swan, bucolica; Cries Of London, weirdy; Bourée, trobadorica; Inky, splendida; Cathedral, inusuale; Letting Go Not Letting Go, fiastroccando; Empty Vessels, immaginifica; In The Magic Number, esoterica; Snowthing, magica. 

Ultimo, ma non ultimo, “Winter Tales” di capitan Max Marchini. Più che un disco, un tesoro fatto di gemme, a cominciare dalla copertina, firmata da Max stesso. Le sue parole a tal proposito: “Cinque anni dopo l'uscita di "Songs From The Harbour", per celebrare il decimo anniversario della Dark Companion Records nel peggior modo possibile, ecco una seconda raccolta di schizzi musicali, idee o, più onestamente, solisistiche sessioni notturne durante le quali raccolgo i miei pochi pensieri, esplorando suoni, riverberi e rifrazioni elettroacustiche. Noto che alcune di queste canzoni, al di là del loro consueto intento introspettivo e malinconico, in qualche modo richiamano l'inverno o il tardo autunno, forse perché sono nato durante una forte nevicata in un nebbioso novembre di secoli fa. Se riesco a trasmettervi questa sensazione, significa che questo album ha avuto uno scopo. In questi dieci anni di attività, la Dark Companion è cresciuta e grazie ad essa ho incontrato persone meravigliose, musicisti dalla curiosità insaziabile, straordinari ingegneri del suono, fotografi, amanti della musica, anime piene di desiderio e grazia. Ed è a tutti loro che è dedicato questo mio umile lavoro.” In dettaglio: Hail From The Mountains, sostanziale; Green Adventures Part I, esplorativa; Ultramarine Woodland, stanziale; BergKristall, surreale; Morning Haze, caliginosa; Green Adventures Part II, ricognitiva; The Forest Dream Of Awakening, fiabesca; Celestial Evenings, sperimentale; Fata Morgana, stregata; Green Adventures Part III, indagatoria; The Horned God Of The Witches, oscura; Of Evenings Without You, mesta; Melting Snowflakes, visionaria; Green Adventures Part IV, orientativa. 

Quattro opere diversissime fra loro, ma accomunate da quanto detto sopra, in fiero e autentico stile Dark Companion. 

Abbracci diffusi. 



Il compleanno di Alan Sorrenti

Alan Sorrenti nel 1972

Compie gli anni oggi, 9 dicembre, Alan Sorrenti cantautore.

Nel 1972 pubblica il suo primo album “Aria”, disco che lo colloca nell’area progressive, tanto da meritarsi l’appellativo di “Peter Hammill italiano”.

Nel 1977 la sua carriera ha una svolta con l’album “Figli delle stelle” in stile pop-dance, l’omonimo brano diventa una dei tormentoni più venduti ed ascoltati.

Dopo un periodo di fermo, ultimamente si e riavvicinato al progressive, collaborando spesso con la sorella Jenny. 

Happy Birthday!

Wazza

Nato a Napoli, 9 dicembre 1950, ma di famiglia italo-inglese, debutta come cantautore nel 1972, facendosi notare al Festival d’Avanguardia e Nuove Tendenze con una proposta musicale progressive-mediterranea, caratterizzata da un uso della voce originale (per l’Italia, ma evidentemente ispirato a Tim Buckley). Messo sotto contratto dall’etichetta Harvest, esordisce discograficamente con ARIA (1972), realizzato con la partecipazione del violinista Jean-Luc Ponty. Sia questo album sia il successivo, COME UN VECCHIO INCENSIERE ALL’ALBA DI UN VILLAGGIO DESERTO (1973), che vede la collaborazione di Francis Monkman, violinista dei Curved Air, e di David Jackson, sassofonista dei Van Der Graaf Generator, sono strutturati con la prima facciata occupata interamente da una lunga suite che dà il titolo ai dischi, e da una facciata B con brani più brevi e meno sperimentali (“Vorrei incontrarti”, per il primo LP, e “Serenesse”, per il secondo).

[ARIA] l’album di debutto del 1972, viene registrato a Londra e si avvale della preziosa collaborazione di Jean Luc Ponty (già all’opera con Frank Zappa), il cui violino impreziosisce i quasi venti minuti del primo brano. ph: Albert Verrecchia (al centro) personal collection

Gli ottimi riscontri di critica e i buoni risultati di vendite dei primi due album preludono a una svolta: l’uscita su 45 giri di una versione del classico della canzone napoletana “Dicitencello vuje”, che entra in classifica ma suscita contestazioni da parte dei fan. Un album di transizione (ALAN SORRENTI, 1974) è seguito, nel 1976, da SIENTEME, IT’S TIME TO LAND, che contiene brani per la maggioranza cantati in inglese. Nel 1977 la brusca svolta verso una pop-disco music di sapore internazionale frutta l’enorme successo di vendite di FIGLI DELLE STELLE, singolo e album, e del successivo L.A. & N.Y., che contiene un altro 45 giri vendutissimo, “Tu sei l’unica donna per me” (con cui vince il Festivalbar). Buon successo commerciale ottiene anche il singolo “Non so che darei” (1980), inclusa nell’album DI NOTTE. Nel 1981, una svolta rock con il singolo “La strada brucia” spiazza il pubblico, che non risponde a questa proposta né a quella funky-rock del successivo album ANGELI DI STRADA (1983) e a quella oriental-buddista di BONNO SOKU BODAI (1987). 


Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo presentando “Come per miracolo”, senza però riuscire a rilanciarsi. Del 1992 è RADICI, raccolta di successi riarrangiati con due inediti (realizzata con la collaborazione di Toni Esposito, James Senese e del Roxy Music Phil Manzanera). Semiantologico è anche MIAMI (1997). L’ultimo lavoro pubblicato da Alan Sorrenti è SOTTACQUA (2003), tutto di inediti, realizzato insieme ai Planet Funk.




lunedì 8 dicembre 2025

Nasceva l'8 dicembre Ray Shulman

 Ray at Advision Studios, 1971

Avrebbe compiuto gli anni oggi, 8 dicembre, Ray Shulman, il più picccolo dei fratelli "Giant", bassista, violinista, polistrumentista, membro dei favolosi Gentle Giant.

Dopo lo scioglimento della band, come il fratello Derek, si é dedicato alla carriera di produttore discografico.

Ci ha lasciato il 30 marzo del 2023.

Wazza



Gary And Ray at the New Century Theatre Buffalo October 5, 1975 Free Hand tour


Gary’s caption: “Ray and Kerry, still Designing”. Advision 1976



The 3 Shulman brothers August 22nd 2019




L’8 dicembre del 1943 nasceva Jim Morrison


IMMAGINI FORNITE DA WAZZA


L’8 dicembre del 1943 nasceva in Florida Jim Morrison, leader carismatico e frontman dei The Doors, dal 1965 al 1971.



Morrison è considerato uno dei più grandi e influenti artisti del rock di tutti i tempi. La sua musica, caratterizzata da testi poetici e introspettivi, e la sua presenza scenica teatrale e provocatoria, lo hanno reso un'icona della controcultura degli anni '60.



Morrison nacque in una famiglia benestante. Suo padre, George Stephen Morrison, era un ufficiale della Marina degli Stati Uniti, e sua madre, Clara Clark Mortenson, era una casalinga. Morrison trascorse la sua infanzia in diverse parti del mondo, seguendo suo padre nelle sue assegnazioni navali.



Iniziò a scrivere poesie e musica da giovane. Frequentò la scuola superiore a Alexandria, in Virginia, e poi la UCLA, dove studiò cinema. Nel 1965, Morrison incontrò Ray Manzarek, un pianista e organista, e insieme fondarono i The Doors.


I The Doors ottennero rapidamente un grande successo, grazie alla loro musica originale e alla carismatica presenza scenica di Morrison. I loro album più famosi includono "The Doors" (1967), "Waiting for the Sun" (1968), "Abbey Road" (1969) e "L.A. Woman" (1971).


Morrison era un artista complesso e controverso. Era noto per il suo uso di droghe e alcol, e per la sua natura provocatoria. Tuttavia, era anche un poeta e un pensatore profondo, che ha lasciato un'eredità duratura sulla musica e sulla cultura popolare.



Morì a Parigi, in Francia, il 3 luglio 1971, all'età di 27 anni. La sua morte è ancora avvolta nel mistero, e le cause non sono mai state ufficialmente accertate. Tuttavia, la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che Morrison sia morto per un'overdose di droga.

Fu un evento tragico, ma ha contribuito a consolidare il suo status di leggenda del rock. La sua musica e la sua eredità continuano a ispirare e affascinare le persone di tutto il mondo.

Morì a Parigi, in Francia, il 3 luglio 1971, all'età di 27 anni. La sua morte è ancora avvolta nel mistero, e le cause non sono mai state ufficialmente accertate. Tuttavia, la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che Morrison sia morto per un'overdose di droga. Fu un evento tragico, ma ha contribuito a consolidare il suo status di leggenda del rock. La sua musica e la sua eredità continuano a ispirare e affascinare le persone di tutto il mondo.









Racconti sottoBanco: 8 dicembre 1975, BANCO al Marquee Club


                          

 Racconti sottoBanco

Si concludeva l'8 dicembre 1975, al glorioso "Marquee Club" di Londra, il tour inglese del Banco del Mutuo Soccorso.
Wazza

Dicembre 1975, il Banco del Mutuo Soccorso, torna in Inghilterra per il primo tour "promozionale" di "Banco IV", uscito per l'etichetta Manticore di EL&P. 

Un anno all'insegna di Albione quello del 1975: Il gruppo aveva registrato il disco nel mese di febbraio, presso gli "Advision Studios" di Londra, uno degli studi di registrazione, dotato di impianti modernissimi. Il resto della band torna a Roma, mentre i fratelli Nocenzi si intrattengono ancora per qualche giorno, per mettere a punto le "complesse partiture tastieristiche".

Vittorio ricorda che durante queste prove, lui ed Emerson, si "lanciarono" in un duetto di tastiere, durato circa 40'.

Il tour durerà due settimane, toccando Manchester, Nottingham, Dorchester, Liverpool e Londra, riscuotendo consensi positivi, nonostante la "diffidenza" inglese verso gruppi italiani.
A Manchester la band apre ai Curved Air, ma il responso del pubblico, inverte la scena, considerando il gruppo di Sonja Kristina "spalla" del Banco. 
A Dorchester Rodolfo (complice la nebbia) si perde per le strade della città, e sale sul palco a concerto iniziato.
A Londra la band tiene due concerti alla Roundhouse, e l'8 dicembre 1975, ultima data del tour, al "mitico" Marquee. 
Al loro arrivo, i ragazzi rimangono delusi nel vedere che si trattava di un locale di "modeste dimensioni", salvo poi sapere che quello stesso palco era la casa di mostri sacri come Jimi Hendrix, Rolling Stones, e molti altri.
Il concerto fu un successo, e Greg Lake si complimentò con loro inviando un telegramma di congratulazioni. Francesco aprì il concerto dicendo agli inglesi: “Per favore, smettemola cò sti spaghetti-rock…", frecciatina a certa stampa che etichettava così i gruppi italiani, e attaccarono con la musica, con la loro classe e potenza. Al pubblico londinese, attonito e a bocca aperta, non rimase che fare dei lunghi applausi e richiedere diversi bis.
Tra il pubblico erano presenti tutti i giornalisti delle più grandi testate musicali, e i "colleghi" dei Soft Machine, che si complimenteranno con loro a fine concerto.

Ladies & Gentleman, Marquee is proud to present... Banco!

(dai racconti SottoBanco di WK)


domenica 7 dicembre 2025

“La notte delle chitarre”: accadeva il 7 dicembre del 1997

Il 7 dicembre 1997, ad Anagni (Frosinone), ci fu un evento chiamato “La notte delle chitarre”: oltre ai mitici Alvin Lee (Ten Yeats after), Mick Taylor (Rolling Stones), Sonny White (Pink Floyd), c’era anche l’indimenticabile Rodolfo Maltese (Banco del Mutuo Soccorso), che si esibì in duo, che con gli Indaco, ai quali si aggiunse Francesco di Giacomo, alla voce. 

Wazza


MUSICA: AD ANAGNI LA ''NOTTE DELLE CHITARRE''

Roma, 4 dic. (Adnkronos) - Il grande chitarrista rock Alvin Lee, l'ex Rolling Stones Mick Taylor, il chitarrista di Ligabue Capitan Fede Poggipollini, quello del ''Banco Del Mutuo Soccorso'' Rodolfo Maltese, l'inglese Snowy White, già collaboratore dei Pink Floyd, ma anche il percussionista Tony Esposito e la ''voce'' del Banco Francesco di Giacomo. Saranno tutti, domenica 7 dicembre, al Palazzetto dello Sport di Anagni, in provincia di Frosinone, a dar vita a ''La lunga notte delle chiatarre'', un megaconcerto ''a corde'' che regalerà a tutti gli appassionati di chiatarra una notte da non dimenticare.

Ad aprire la manifestazione saranno gli ''Indaco'', gruppo formato dal polistrumentista Mario Pio Mancini assieme a Rodolfo Maltese. A seguire, ancora Maltese con il ''Duo Acoustic Guitar Poject''. Poi i King Kong Four con Capitan Fede Poggipollini e Mick Taylor. A chiudere la manifestazione, la ''Alvin Lee Band''.

Prezzo del biglietto L. 30.000, per gli studenti L. 15.000


 

Ricordando Greg Lake, mancato il 7 dicembre


Per gli E.L.& P. suonare a Wight o in uno stadio, o in un club, non faceva davvero differenza. E sai perché? Perché non si suona mai per la gente, non si suona mai per un pubblico indistinto, ma per ogni singola persona che assiste al concerto; il rapporto è diretto con ognuno di quelli che sta davanti al palco, siano pochi o siano tanti.  È questo che rende la musica davvero speciale e diversa da tutte le altre arti."
(Greg Lake)


Triste giorno il 7 dicembre 2016... ci lasciava Greg Lake, grande artista, bassista, chitarrista, voce sublime del progressive rock.
La storia è passata attraverso le sua dita e la sua voce, con i King Crimson, Emerson, Lake & Palmer, Asia...
Una assenza pesante!
Per non dimenticare…
Wazza












sabato 6 dicembre 2025

Il 6 dicembre del 2014 il Banco ricordava Francesco Di Giacomo in un grande evento

 

Roma, 6 dicembre 2014, concerto del Banco in ricordo di Francesco di Giacomo con molti ospiti sul palco. Un "delitto" non aver pubblicato nulla in audio e video come testimonianza di questo grande evento!