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giovedì 14 novembre 2013

Tolo Marton al Club Il Giardino, di Daniele Raimondi


Daniele Raimondi racconta ai lettori di MAT2020 un concerto importante, quello che Tolo Marton ha tenuto al Club Il Giardino di Lugagnano.
Le fotografie sono di Renzo De Grandi.



Sul palco del “Giardino”

Sabato 9 novembre 2013, al Club il Giardino, di Lugagnano (VR), uno dei locali che con sacrificio ed entusiasmo portano ancora avanti la musica live, in apertura di serata la rock band veronese “BULLFROG", un ciclone sonoro e a seguire, dopo un’assenza di qualche anno, Tolo Marton e la sua Band.
Tolo si è costruito in un quarantennio un’immagine di artista di personalità e temperamento, un’anima rock con venature blues, capace di entrare in sala d’incisione anche in un’epoca in cui di “album” se ne vendono sempre meno.
Il chitarrista trevigiano dalla tecnica sopraffina, che ha collaborato con i grandi musicisti della scena rock, con il suo gruppo ha proposto alcune novità  e classici del suo repertorio, ha deliziato, il pubblico delle grandi occasioni, con alcune perle di monumentali artisti. Lo accompagnavano sul palco Walter Dal Farra al basso, Andrea De Marchi alla batteria e Simone Bistaffa alle tastiere, che lascia una decina di minuti per l’elettrizzante duetto di chitarre elettriche con Tolo.
Un acrobata della chitarra, dall’infinita fantasia sperimentale, sfida la legge della gravità musicale e riesce a far uscire, suoni e sonorità, dalla grammatica quasi al limite dell’impensabile, che gli permetteranno, nel 1998, di aggiudicarsi il prestigioso Jimi Hendrix Electric Guitar Festival consegnatogli dal padre dell’indimenticabile Jimi. L’ambito premio a conferma del talento, arricchisce la bacheca, e, come un’esplosione, gli permette di toccare le altre sfere musicali, illuminando di nuova luce la già rosea carriera.
Tolo ha fatto cantare, parlare, recitare e suonare la sua chitarra,  in un percorso di una ventina di brani dalle forti emozioni; la scaletta proposta attinge dall’intero repertorio, brani che vanno da Euih a I Don’t Wanna Be Alone, da Rock & Roll Hoochiee con uno strepitoso assolo basso-batteria a Easter Sunday, da  Moon Child al Morricone Medley, e non va dimenticato lo straordinario Hey Joe a ricordo di Jimi e gran finale di Sunshine.  
Due ore e trenta di musica come la intende lui, davanti ad un caldo pubblico che ha attribuito a Tolo e all’intera band, lunghi e convinti applausi.





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