"DIWAN è un progetto nato dalla collaborazione con il Parco della
Musica di Roma, curato da Oscar Pizzo, che riunisce alcuni musicisti del
Mediterraneo. Il repertorio è l’espressione dell’incontro tra due culture,
apparentemente differenti".
(Tratto dal booklet di presentazione della serata)
Sabato 23 novembre Franco
Battiato si ripresenta a Genova, a
distanza di nove mesi, ma ciò che va in scena al Teatro Carlo
Felice in questa occasione è un progetto diverso dal precedente: DIWAN - L’essenza del reale - nasce dalla collaborazione con il
Parco della Musica di Roma, in occasione
dell’anniversario dei 150 anni dell’unità ed è curato da Oscar Pizzo.
DIWAN è un termine arabo che ha il significato di “registro”,
ovvero una raccolta di componimenti che sono sopravvissuti all’autore. L’obiettivo
è quello di ricordare una cultura dimenticata, fiorita per tre secoli attorno
all’anno mille in Sicilia attraverso una scuola poetica araba, ancora viva e tramandata attraverso importanti
manoscritti.
Per l’occasione Battiato raccoglie musicisti di eccezione
dalla differente etnia, e presenta uno spettacolo che supera il concetto di
concerto, un contenitore fatto di canzoni scritte appositamente per l’occasione,
brani tradizionali e rivisitazioni di vecchie canzoni.
Il pubblico accorso numeroso ha accolto con calore la
performance, anche se la dimensione culturale ha indotto una certa compostezza
e rispetto del copione. Ma si fa fatica a trattenere l’indole ed è sufficiente
vedere Battiato intraprendere un nuovo brano in pedi, lontano dallo scomodo -
per sua stessa ammissione - sedile, per capire che qualcosa cambia, che ci si
avvicina al repertorio conosciuto, e quando il momento arriva sparisce la
compostezza di chi è rimasto ancorato alla poltrona, e si balla a ridosso del
palco, ai piedi di Battiato.
Nel filmato a seguire si evidenziano questi momenti finali,
mentre per avere un’idea del “nuovo”, è necessario ricorrere a un video di
repertorio a fine post.
In un periodo in cui si fa estrema fatica a riempire i
luoghi dedicati alla musica dal vivo, il colpo d’occhio del Carlo Felice
solleva il morale, soprattutto al pensiero della tipologia di proposta, sulla
carta molto elitaria, perché sconosciuta ai più, ma se in tempi di estrema
crisi si aprono possibilità per evidenziare - e accettare - il nuovo, un briciolo di speranza rimane viva…
certo è che il brand “Battiato” attira e non delude mai.
I compagni id viaggio di Franco Battiato sono stati:
Etta
Scollo (voce), Nabil Salameh (voce), Sakina Al Azami (voce), Carlo Guaitoli (piano e tastiere), Gianluca Ruggeri (percussioni), Jamal Ouassini (violino) Ramzi Aburedwan (bouzuq e viola) e Alfred Hajjar (nay).
Prossime date
l’8
dicembre ad Ancona, Teatro delle Muse
il 9 dicembre a Milano,
Barclays Teatro Nazionale
il 10 dicembre a Torino,
Teatro Regio
Riprese di una vecchia registrazione
Nessun commento:
Posta un commento