www.mat2020.com

www.mat2020.com
Cliccare sull’immagine per accedere a MAT2020

giovedì 15 novembre 2018

Meditentazione: un progetto innovativo


È così difficile proporre cose "diverse" dal punto di vista musicale e farle conoscere e girare. Non ho la pretesa di dire che la nostra musica sia particolarmente bella o migliore di altre ma è senz'altro originale e fuori da qualsiasi schema pur avendo richiami e affinità con molti generi...
Sonia Simonazzi

Meditentazione: i sogni accadono. Crediamo di esserne protagonisti inerti, ma il nostro corpo, il respiro, le emozioni danzano in essi e la qualità del risveglio ne è spesso conseguenza.
Meditentazione è un’esperienza di ascolto da vivere come un sogno. Le musiche che la compongono formano la colonna sonora di una visione onirica che ciascuno può creare, diventando fruitore di un ascolto in grado di influenzare il proprio essere. La successione dei brani ha lo scopo di indurre stati di dinamismo e distensione legati alle sensazioni emotive suscitate dall’ascolto. Che fare, allora, se non soffermarsi e prestare attenzione dapprima al respiro, sollecitato da queste sonorità, e pi all’intero corpo, che può tendersi, irrigidirsi, oppure abbandonarsi al desiderio di muoversi, o persino di sdraiarsi e rilassarsi? Durante l’esperienza giungeranno la percezione delle emozioni e la creazione di immagini. Siamo nello spirito del sogno, dove il pensiero non è vigile né giudicante.
E’ nostro auspicio che “risvegliandosi” al termine dell’ascolto ognuno abbia potuto svolgere un  percorso intimo, ricco, rigenerante, appassionante. Lasciatevi sognare.



MEDITENTAZIONE” di RITMìA.COMpagnia - L’Ensemble

Se attraverso la meditazione si ottiene pace della mente e assenza di pensiero, MEDITENTAZIONE è un percorso esperienziale che culla attraverso un viaggio immaginario, stimolato dall’ascolto di musiche appositamente studiate e dal respiro che diventa canto.

Musica
Respiro e Rilassamento
Arte
Ascolto e Ricerca

MUSICA
Prendendo radici dalla musica sperimentale nasce una nuova frontiera in cui l’ascoltatore disposto ad abbandonarsi, divertirsi a guardare, respirare, cantare, ascoltare e ascoltarsi può immergersi in paesaggi sonoro-espressivi e in una dimensione completamente diversa ma ben conosciuta come quella dei propri sogni. Un percorso di ascolto attivo, dove la musica crea la suggestione dell’incanto immaginario.

RESPIRO e RILASSAMENTO
MEDITENTAZIONE propone i tempi per rilassarsi e aiuta a prendere consapevolezza del proprio respiro. Una serie di pratiche respiratorie, chiamate Respiri-Canto, studiate per scaricare le tensioni in eccesso, costituiscono la base ritmico-espressiva di questa performance e consentono al pubblico di raggiungere uno stato di relax.

ARTE
La performance è un’esperienza completa: una Video-Art Maker propone la visione di immagini suggerite dalle varie illusioni sonore, in una fusione totale tra suono, segno, sogno.

ASCOLTO E RICERCA.
Ogni parte di MEDITENTAZIONE è stata creata per emozionare ed emozionarsi. La successione dei brani si sviluppa attorno a particolari scale musicali elaborate in anni di esperienza nell’ambito educativo, trasportando in contesti immaginari che si intersecano uno nell’altro e inducono una progressione di stati emotivi, con lo scopo di sfociare in una condizione finale di serenità e gioia.

RITMìA nasce come metodo didattico che fonde musica, movimento ed espressività corporea per avvicinare bambini e adulti a queste forme di comunicazione. Dopo oltre vent’anni di presenza sul territorio nazionale e internazionale viene ora proposto “MEDITENTAZIONE – Il Concerto” come un nuovo progetto legato agli obiettivi originali di RITMIA: rilassamento, concentrazione, ascolto.

CONCERTI

A pochi mesi dalla pubblicazione del suo CD “Meditentazione”, l’Ensemble RITMIA.COMpagnia ha già al suo attivo importanti concerti in sedi prestigiose come la SALA ESTENSE di Ferrara, il TEATRO SANTUCCIO di Varese e la Sala dei Teatini di Piacenza (2017 e 2018).


CHI SIAMO

SONIA SIMONAZZI (Arpa Elettrica, Fagotto, Voce)
Ricercatrice nel campo della pedagogia musicale, è ideatrice di una pratica di approccio alla musica, alla motoria e all’espressività, chiamata RITMIA®. Diplomata in fagotto presso il Conservatorio A. Boito di Parma, ha seguito corsi di Paleografia e Filologia Musicale presso l’Università di Pavia e fatto parte dell’“Orchestra Sinfonica Giovanile A. Toscanini dell’Emilia Romagna”. Ha conseguito il diploma di insegnante yoga presso la Scuola Quadriennale di Gabriella Cella Al Chamali. Ha seguito corsi di specializzazione in fagotto barocco, dulciana rinascimentale, flauto dolce, arpa celtica, impostazione vocale, tecniche di respirazione, pratica psicomotoria, percussioni etniche. Ha collaborato con formazioni sinfoniche e cameristiche e nell’ambito della musica antica, anche come solista, partecipando a diverse incisioni discografiche. Ha partecipato come docente al Progetto internazionale Mus-E International (Musica Europa), promosso dalla Fondazione Yehudi Menuhin di Bruxelles. Ha collaborato per anni come docente di laboratorio per il Progetto RITMIA® con la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Cattolica. È stata invitata a presentare RITMìA® a convegni internazionali a Barcellona e Copenhagen, e a condurre un workshop RITMIA® di una settimana per gli insegnanti della Clifford Valley School di ATLANTA (USA). È autrice di diverse pubblicazioni.

MARCO RANCATI (Voce Solista)
Inizia la carriera di vocalist con lo pseudonimo Daniel Danieli. Nel 1979 vince il Festival di Castrocaro e nel 1981 pubblica il 45 giri Freddo diamante/Tu violenza. Nel 1981-82 incide ‘Sin ti vivir no sè’, divenuto un successo in Latinoamerica e scelto come ‘copertina’ di una telenovela. Nel 1982 pubblica il 45 giri Ok ok/Sei tutto quello che vorrei. Nel 1985 partecipa al Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte”. È cofondatore del gruppo Animali Rari, che pubblica diversi lavori discografici. Dal gennaio 2009 è vice-direttore del coro gospel nazionale, Nicolini Gospel Choir. Il suo brano I motivi della Terra è stato scelto come sigla del 1º Festival “Un Bosco per Kyoto”. Dal 2013 è di nuovo sul palco come vocalist del gruppo Shout. Il suo brano Già Colpevoli è stato inserito nella colonna sonora del film “Va’ dove ti porta il Cuore” di C. Comencini.

AMBRA BIANCHI (Flauto, Flauto Basso, Ottavino, Voce)
Diplomata in flauto traverso presso il Conservatorio di Musica “G.Frescobaldi” di Ferrara si è perfezionata con i Maestri G. Zagnoni, M. Larrieu, P.L.Graff. Ha frequentato L’Accademia Musicale Chigiana di Siena con il Maestro Severino Gazzelloni, conseguendo il Diploma di Merito. Oltre all’attività concertistica da solista e in orchestre (Orchestra Sinfonica Giovanile Italiana, Teatro dell’Opera di Roma, Nuovo Caffè Concerto Liberty, Duo Morrighan) ha tenuto concerti in Italia e all’estero e partecipato a programmi televisivi sulle reti RAI, collaborando con artisti come Pino Donaggio e Vito Pallavicini. Attualmente è voce solista e flautista del gruppo smooth-jazz Bluetime e polistrumentista (voce, flauti, arpa e tastiere) nella Progressive Band – Limite Acque Sicure. “Esperta Ritmìa” dal 2007, lavora sul territorio nazionale come responsabile di progetti di educazione musicale per l’infanzia. Nel 2014 ha vinto la borsa di studio come miglior partecipante ai seminari di Nuoro Jazz. Insegna flauto traverso, propedeutica e canto moderno presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara.

LUCA GABBIANI (Contrabasso e basso elettrico)
Si diploma in contrabbasso all’Istituto Musicale “A. Vittadini” di Pavia, dove è primo Contrabbasso dell’orchestra della Scuola e dell’orchestra da camera dell’Università di Pavia “Camerata de’ Bardi”, collaborando nel frattempo con il gruppo da camera “Musica d’Assieme” di Milano e l’Orchestra da Camera “Ticinensis”. Ha collaborato con l’Orchestra Stabile di Como, il Teatro Fraschini di Pavia come primo contrabbasso, l’Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano, l’Orchestra G. Verdi del Conservatorio di Milano, l’Orchestra del Conservatorio di Darfo Brescia. Ha collaborato con Milva e il cantautore Giovanni Nuti con cui ha inciso due CD e arrangiato in musica poesie di Alda Merini. Alterna la passione per la musica Classica e Klezmer, suonando il Basso Elettrico e il Contrabbasso con gruppi di diverso genere, dal Cantautorale al Blues e Jazz. Collabora con Orchestra della Città di Vigevano, Orchestra Sinfonica dei Navigli di Milano, Amici del Mandolino di Milano.

JORDI TAGLIAFERRI (Batteria, Percussioni)
Inizia a studiare batteria all’età di 6 anni per poi proseguire gli studi con Roberto Lupo, Riccardo Marenghi, Marco “NANO” Orsi e Stefano Bagnoli. A 10 anni inizia a frequentare il corso di percussioni al Conservatorio G. Nicolini di Piacenza sotto la guida del maestro Daniele Sacchi. Vince la borsa di studio ad Arquato Jazz negli anni 2005 e 2006, e nel 2011 vince il primo premio nella categoria jazz al concorso internazionale di Treviso, viene premiato come miglior giovane batterista al concorso del Festival del Ritmo negli anni 2010, 2011, 2012 e nell’ultimo anno vince anche il primo premio assoluto. Semifinalista nel 2012 al concorso del Percfest di Laigueglia (IM) si aggiudica nello stesso anno il terzo posto nella sezione batteria al concorso internazionale di percussioni di Fermo. Nel 2011 ottiene la borsa di studio al Conservatorio di Piacenza. Ha collaborato recentemente con l’Orchestra dell’Arena di Verona e attualmente suona con l’Orchestra Senzaspine di Bologna.

GUIDO ZURLINO (Chitarra, Testi)
Giornalista di viaggio, traduttore e interprete. Ha collaborato per decenni con le maggiori case editrici Italiane (Mondadori, Longanesi, Rizzoli, Il Saggiatore) traducendo oltre duecento tra libri, saggi e pubblicazioni e scrivendo articoli per riviste di viaggi. Ha soggiornato a lungo negli USA, dove ha coltivato l’interesse per la cultura underground e approfondito la passione per la musica. Successivamente, ha visitato per lavoro numerosi Paesi asiatici. Suoi i testi originali inglesi e le traduzioni pubblicate sul libretto accluso al CD.


INFO:


Shades of a Former Life
(Note per l'ascolto)

L’armonizzazione tutt’altro che “manieristica” della successione di note in apertura cela volutamente le sonorità tipiche della scala giapponese RE-Mib-SOL-LA-SIb (es. ROKUDAN), e solamente dopo l’esposizione del tema dominante proposto da voce e strumenti in un lungo fraseggio carico di pathos traspaiono alcuni fugaci accenni esotici. A questo punto sono già passati più di tre minuti e la distensione creata da arpa e flauto attenua la solennità dell’interrogativo iniziale del testo fino al termine dell’esecuzione.


Tutte le sonorità sono eseguite dal vivo senza uso di basi!


Video








Nessun commento:

Posta un commento