Nel 1971, il patron del Cantagiro Enzo
Radaelli ebbe l’idea di invitare i Led Zeppelin a questa manifestazione canora nazional-popolare.
Tutti sanno come andò a finire, ed
eviterò di ripeterlo.
La cosa che invece merita menzione è la
“sciagurata” lista di gruppi spalle o “open act”, tutti fischiati, o costretti
a lasciare il palco in anticipo grazie a lancio di oggetti vari.
Sembra che gli unici che riuscirono a
suonare furono i New Trolls, apprezzati dal pubblico giovanile.
Nelle foto allegate sono insieme ai Led Zeppelin nel backstage, e Robert Plant si diverte a suonare la batteria di Gianni Belleno.
Di Tutto un Pop…
Wazza
Nell’edizione del 1971 Radaelli aveva deciso di chiudere le puntate dei concerti itineranti con un contributo di grandi musicisti internazionali. Così il 5 luglio, al Velodromo Vigorelli di Milano, vennero invitati a suonare i Led Zeppelin, in quel momento sulla cresta dell’onda.
Il concerto cominciò con i cantanti
italiani previsti in scaletta, intanto la gente, già numerosa, continuava ad
affluire in massa. Tuttavia, buona parte degli spettatori non voleva saperne
del Cantagiro, ed erano lì solo per i Led Zeppelin.
Per questo motivo le esibizioni degli artisti italiani (Bobby Solo, Gianni Morandi, Milva e Lucio Dalla, tra gli altri) vennero accolte con un’esplosione di urla, fischi e proteste. Morandi, in particolare, tentò una versione italiana di un pezzo di Joan Baez e venne comunque preso a zollate di terra, non riuscendo neppure a finire la canzone; così gli altri, di fronte a queste reazioni, si rifiutarono di salire sul palco.
A questo punto gli organizzatori
buttarono sul palco i giovanissimi New Trolls, formazione progressive italiana,
che suonò la parte finale del disco appena pubblicato, “Concerto grosso parte
prima”. Questi ebbero un notevole successo, nonostante il clima teso, al punto
che gli stessi Led Zeppelin andarono a vederli suonare dal palco.
In scaletta col gruppo inglese: Gianni Morandi, Ricchi e Poveri, Lucio Dalla e New Trolls...
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