Emanuele Bozzini –
Lontano
(EP)
In questo periodo
buio e incerto, fermarsi a riflettere sul senso della vita e delle cose diventa
ancor più importante, cerchiamo le verità nella quotidianità e, soprattutto,
nell’arte.
Per il sottoscritto
la musica è quel qualcosa che mi porta ad evadere, ma sempre consapevole del
presente e con i piedi ben per terra.
Una medicina che mi cura l’anima, mi fa evadere per un po' e mi fa sperare nel futuro.
Oggi ho scoperto un
gioiello in formato EP, si tratta del primo lavoro da solista di Emanuele Bozzini, “Lontano”.
Quindici minuti circa di poesia indi folk e musica d’autore. Il tutto prodotto molto bene da Paolo Rigotto.
Il musicista torinese lascia per il momento il progetto folk italo/belga dei Marichka Connection e il suo violino per un approccio cantautorale dove fa anche capolino una vena rock che rende il menù molto attuale.
Un album intimo, che entra sottopelle e fa riflettere. La lontananza nei suoi vari aspetti (psicologica, della società) vista dalle esperienze del protagonista è il tema portante del disco, quattro brani che raccontano di un viaggio emozionale che lui stesso racconta così: Sono stato lontano da me stesso, dalle emozioni, dagli affetti, ma anche dal conforto e dagli altri.
Il disco si apre con “L’Eremita”, brano dai tratti quasi rockeggianti che ci racconta: “Non so da quanto tempo io sono qua. Ormai soltanto il vento mi riporta le immagini di spavento, di un passato troppo lontano da ricordare, di un futuro irraggiungibile da immaginarmi”.
La seconda traccia, “Lontano”, che intitola il lavoro, è una ballata che alterna momenti soft a momenti più rock, molto ben orchestrata, e si allontana parecchio dai trascorsi folk di Emanuele, pur mantenendo salda la melodia.
“Sparirò”,
brano molto in stile anni ’70, ci avvolge con la sua melodia e il canto dolce
del protagonista. Brano stupendo: “Piangerai, morirai nella notte delle idee
non soddisfatte. Gioia o dolore ridatemi un cuore. Strisciante paura e tu perfida
luna lasciatemi stare se no, prima o poi, sparirò, Sparirò”.
Questo splendido disco si chiude con “Il Salto”, una bella ballad, dove si possono notare le radici folk dell’autore ma, con una sorpresa nel finale, una coda psichedelica inaspettata ma molto ben riuscita, che vuol chiarire quanto il compositore abbia voluto rendere più suggestive queste canzoni, proponendo un sound moderno, attuale, con dei suoni molto ben curati ed una produzione di estrema qualità.
Chi crede ancora che la musica possa emozionare e possa regalare dei momenti di riflessione e di benessere, in questo disco troverà momenti che regalano sensazioni positive che raramente oggi capita di provare ascoltando un disco.
Aspettiamo Emanuele alla seconda prova fiduciosi che ci saprà emozionare ancora.
Emanuele
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Biografia
Emanuele
Bozzini è un cantautore torinese emigrato
in Belgio, già leader della band italo-belga
Marichka Connection con cui ha pubblicato l'album
Fuga dal Paradiso nel 2015. Nel 2014 il singolo Il Barone Rampante ha ricevuto
una calorosa accoglienza dalle radio indipendenti italiane.
Ha
suonato tra Italia, Francia, Olanda e Belgio, aprendo gruppi e musicisti come
Africa Unite, Bandabardò e Mario Venuti e partecipando ad
alcuni festival italiani e non tra cui l’Assisi
Festival, l’Ariano Folk Festival e La Luna e i
Calanchi di Franco Arminio.
Ha
deciso ora, in collaborazione col cantautore e produttore torinese Paolo
Rigotto, di mettersi a nudo rompendo il guscio folk in cui si era covato
musicalmente coi Marichka Connection alla ricerca di nuovi territori.
Con
il singolo “Sparirò”
ha inaugurato in maggio la nascita del suo nuovo progetto solista che ha poi
proseguito con “Il Salto”
e “L'Eremita, quest'ultimo in
anteprima su La Stampa.
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