Più degna conclusione del loro tour non poteva
esserci, sabato 30 novembre, per Alex
Carpani e David Jakson.
L'ambiente raccolto ma partecipe del Giardino di Lugagnano di
Sona (VR), ha fatto da degna cornice. Non c'era il pienone, ma il classico
pubblico "giusto". Il primo set di una mezz'oretta é incentrato
sulle produzioni del tastierista bolognese, Waterline e The Sanctuary. La
band é ben oliata e comprende Ettore Salati (chitarre), Alessandro
Di Caprio (batteria) e Giambattista Giorgi (basso).
Il prog sinfonico scorre che é una meraviglia, accompagnato dal terzo
brano in poi anche dai sax e flauti vari dell'istrione Jackson, che viene
accolto da un'ovazione! Il pubblico mostra di apprezzare anche questa
prima parte, anche se probabilmente i più non conoscono gli ottimi album
di Carpani, venduti all'estero in buon numero. Dopo un quarto d'ora di
pausa si ritorna in pista e questa volta sarà un autentico tributo ai mitici Van Der
Graaf Generator, band di cui Jakson fu membro e fondatore con
Hammill. Sale sul palco per l'occasione il frontman Joe Sal,
che si calerà perfettamente nella parte che fu di Hammill. Ottimo cantante
con una gran estensione vocale e altrettanta presenza scenica.
E così una dopo l'altra ci gustiamo Darkness, Killer, Refugees nelle
quali tutti danno il loro apporto. Non si tira indietro il vecchio
Jakson, nonostante i bruciori di stomaco che avrà per tutta la serata. Non
mancano gli aneddoti tra un brano e l'altro. Vera chicca della serata é
l'esecuzione di Bolero Boleas, che come sottolinea soddisfatto
Carpani, non fu mai eseguita dal vivo dai Van Der Graaf. Il concerto sale
di tono, semmai ce ne fosse bisogno, e il pubblico ne viene giustamente
coinvolto. L'altra chicca finale é l'esecuzione di Impressioni di Settembre della Premiata Forneria Marconi. Versione
arricchita da una dose robusta di fiati che genera ulteriore entusiasmo.
La band é "costretta" dall'incessante battimani a risalire sul
palco subito. Un quarto d'ora, tanto durerà il bis incentrato su Theme One.
L'articolato brano lascerà ad ognuno dei musicisti il meritato spazio con
assoli significativi. Lo scatenato Sal, scenderà in platea armato di
microfono riuscendo nell'intento di far cantare la melodia principale
al pubblico presente nella sala. Finisce in gloria un'ottima
serata, sforando ampiamente l'orario del locale per un altra grande serata
di buona musica.
Articolo di Marco Pessina, fotografie di Renzo De Grandi
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