Il 31 gennaio 2017 ci lasciava John Wetton.
Non
riporto la sua biografia, ma ho avuto il piacere di conoscerlo e
scambiare con lui qualche parola quando fu "special guest",
con il Banco del Mutuo Soccorso, alla Prog Exhibition del 2010.
Grande
musicista, persona discreta, un gentleman inglese.
Francesco
lo chiamava "affettuosamente" John Wayne...
Addio
John!
Wazza
Si è scritto...
Addio a John
Wetton. Il cantante e bassista inglese è morto a 67 anni
dopo una lunga battaglia contro il cancro. Tra gli anni '70 e '90 ha
segnato profondamente il panorama del progressive e dell'hard rock
militando in band come King Crimson e Uriah Heep e ottenendo poi il
successo commerciale con il supergruppo degli Asia. Ha anche
collaborato come session man con Family, Roxy Music, Uk e mille
altri. E' il terzo grande bassista prog scomparso in tempi recenti,
dopo Chris Squire (Yes) e Greg lake (ELP).
John
Wetton faceva amabilmente discutere. Gli appassionati della musica
anni Settanta e oltre si chiedevano se fosse più opportuno
apprezzarlo per la sua voce cristallina, la sua abilità nello
scrivere melodie o la precisione del tocco sulle quattro corde del
suo strumento. Provate In
the dead of Night degli
Uk per sentire il pulsare del basso, oppure la parte media del giro
di Starless (King
Crimson), notevole anche per l'uso della voce impastato a perfezione
con una melodia drammaticamente toccante. Oppure fate un test con le
canzoni degli Asia, da Heat
of the Moment in
giù. O ancora i suoi tanti dischi solisti, dove troverete la forza
della canzone.
Aveva doti liriche
immense, come il suo talento. Su youtube girano delle session con
Robert Fripp alla chitarra e Phil Collins alla batteria che sembrano
un duello per la qualità estrema. Non amava i fronzoli ma i tempi
dispari sì. Era immediato anche nelle cose complesse.
Indimenticabile l'album solo Battle Lines, ma tutta la sua
produzione con Uk (due) e Crimson (tre album imperdibili) è
pazzesca.
Il
musicista inglese era di buon carattere, salvo quando gli eccessi
della vita rock gli spostavano l'ago della bussola. Aveva condiviso
sulla rete il suo male e pareva esserne uscito. Invece no.
E' scritto nel passare
del tempo che tutti se ne devono andare. C'è chi però lascia
una traccia più profonda. Wetton, come Squire e Lake, è
una voce e un musicista che molti non dimenticheranno.
Nessun commento:
Posta un commento