REAL
DREAM – GENESIS DREAM: The Golden Age of Genesis
Teatro Carignano di
Genova
1° febbraio 2020
Di Andrea Zappaterra
Un sogno che diventa realtà… riascoltare - con grande piacere - i
successi che hanno reso celebri cinque ragazzi inglesi, creatori di capolavori
storici di musica Prog, e ad ogni nota ci si accorge di quanto sia stata
elaborata e sublime la loro intuizione.
È avvenuto sabato sera 1° febbraio, al Teatro Carignano di Genova, strapieno di pubblico
eterogeneo (occupati tutti i posti a sedere), in un intenso e quanto mai verosimile
concerto di un gruppo di musicisti che non hanno fatto per nulla rimpiangere
gli originali Genesis dei tempi d’oro.
È stato bellissimo vedere l’esaltazione e l’entusiasmo che ancora oggi
questi brani scatenano (per nulla scalfiti dalle ingiurie del tempo), e la
partecipazione di giovanissimi accanto a persone più… antiche.
Merito di questo viaggio all’indietro nell’epopea Prog sono stati i REAL DREAM, formati da Paolo Tenerini (voce), Paolo
Viccinelli (basso, basso a pedale, 12 corde), Alessandro La Corte (tastiere,
voce), Andrea Orlando (batteria, voce)
e Tiziano Tacchella (chitarra
solista, 12 corde), band che ha suonato in un modo assolutamente sovrapponibile
al nostro ricordo musicale, intervallando con spiegazioni e aneddoti che forse
ci erano sfuggiti in quegli anni.
Paolo Tenerini ha anche utilizzato trucco, maschere e travestimenti per rendere più simile
l’interpretazione, ma il suo grande talento vocale lascia sbalorditi per l’assoluta
somiglianza con la voce di Peter Gabriel, tanto che qualcuno ha notato
giustamente che reca in sé la stessa anima di Peter. Ha cantato per tutto il concerto,
dalla prima a l’ultima nota, senza una sbavatura, con un compito non facile
richiesto dal repertorio, quello di variare spesso tonalità (anche gutturali),
nell’ampio spettro vocale utilizzato dal cantante dei Genesis, festeggiando con tanto di torta e candeline il suo primo anno con i Real Dream.
Paolo Viccinelli e
Tiziano Tacchella hanno meravigliato
per il loro grande virtuosismo, tanto da far apprezzare anche alcune sonorità
tipiche della chitarra elettrica e del basso che forse nei dischi dei Genesis
rimanevano un po’ sottotono nel contesto globale, cioè hanno fatto capire
quanto lavoro di corde c’è sotto ai brani originali, perché solo dal vivo ci se
ne può rendere conto.
Alessandro La Corte si è
dimostrato insuperabile nel riproporre
gli effetti elettronici e le sonorità più simili possibile a quanto scritto
negli spartiti con maestria unica, un vero talento della tastiera, puntuale e
assolutamente decisivo nell’infondere il Sound Genesis così tipico.
Andrea Orlando, preciso propulsore del ritmo, è
forse quello che ha usato più energie (in termini fisici) perché mantenere i
tempi dei brani non è certo un compito facile (dato i grandi controtempi e i cambi
ritmici tipici dei Genesis), ma è stato sicuramente all’altezza di Phil
Collins.
Sono stati eseguiti un po’ tutti i grandi brani celebri, iniziando da The
Carpet Crawlers, Firth Of Fifth,
Supper's Ready, The Musical Box, The Cinema Show, per finire con il secondo Bis The Knife.
Il concerto si conclude con tutto il pubblico osannante a salutare gli
artefici di questo evento, felici per un attimo di aver rivissuto musicalmente ciò
che ha contraddistinto forse più di ogni altra cosa un’epoca… sensazioni,
emozioni, gioie, buona musica, esaltazione, entusiasmo, commozione, sentimenti;
in una parola sola: GENESIS.
Grazie REAL DREAM.
Un piccolo contributo video,
purtroppo di bassa qualità, ma resta il ricordo!
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