Davide Spitaleri - “Uomo irregolare”
1980
1980
Recensione oltremodo “irregolare”
Quale obiettivo deve perseguire chi
scrive una recensione?
Sembra davvero facile imbattersi in
articoli dai toni roboanti, sugli stessi dischi di sempre. Le pietre miliari,
per intenderci…
E sembra troppo facile elogiare gli
artisti di sempre. E le idee a dir poco all'avanguardia dei soliti noti.
A modesto parere di chi scrive,
recensire un disco già ascoltato, discusso e trattato innumerevoli volte può
essere considerato un atto di scontata e sterile “devozione musicale”.
L'ascolto critico e la divulgazione
musicale, infatti, non possono essere sminuiti a un approccio accademico
meramente autoelogiativo, né possono ignorare la ricerca di dischi poco
conosciuti che, proprio per questa ragione, possono essere considerati ancora
più degni di pregio e considerazione.
Un metodo poco orientato alla ricerca,
infatti, rischia di far perdere la visione d’insieme del pulviscolo di artisti
e gruppi musicali che compongono l’avanguardia progressiva italiana degli anni
‘70 - ‘80.
Nella prospettiva appena descritta, “Uomo irregolare” di Davide Spitaleri
può essere considerato una perla della musica italiana, un disco ingiustamente
poco conosciuto, che merita una chance di (ri)scoperta.
Il minimo che un semplice estimatore e
ricercatore di musica di qualità può fare, in merito, è scrivere una
recensione, sia pure dai toni “irregolari”.
L'ascolto ci porta nel 1980. In pieno
periodo punk, dance, musica elettronica e nuova ondata di
heavy metal inglese, Jimmy
Spitaleri (alias Davide Spitaleri, alias Thor), dopo aver tratto ispirazione
dall’inferno dantesco per “le Metamorfosi”, dismette le vesti del profeta in
chiave Prog rock e si dedica a comporre un’opera introspettiva e dolente.
La visione d’insieme cantata in “Uomo
Irregolare” coglie la varietà della realtà quotidiana, trattandone le tematiche
in toni incredibilmente sinceri e profondi.
Il risultato sembra anticipare i tempi,
anche per l’ascoltatore del 2020.
L’attualità di “uomo irregolare” è da
attribuirsi sia alle musiche composte da Davide Spitaleri, sia ai testi del
paroliere Maurizio Monti (già apprezzato per due Lp da solista e per aver
composto il testo di “Pazza Idea” cantata da Pravo).
La voce calda e incisiva (e a tratti struggente)
di Jimmy (alias Davide Spitaleri), inoltre, smuove profonde emozioni, per un
disco di intensa commozione e ispirazione.
È facile scorgere, nell'espressività
della voce di Spitaleri, il passato da sofisticato sperimentatore vocale, come
da consuetudine già radicata nell’avanguardia prog per merito di artisti del
calibro di Hammill, Stratos, Sorrenti, Lanzetti.
“Uomo Irregolare”
nonostante lo spessore artistico e le ottime premesse non ha raggiunto un
entusiasmante successo commerciale.
Le notizie dell'epoca
attribuiscono le scarse vendite alla cessazione dell’attività da parte
dell’etichetta Ciao Records che ne deteneva i diritti, avvenuta poco tempo dopo
la pubblicazione dell'LP.
Il paroliere Maurizio Monti, negli anni
successivi, avrà successo di critica e di pubblico per “Amore” di Mina e
Riccardo Cocciante.
Jimmy Spitaleri, nel periodo successivo
al 1980, continuerà a mostrarsi poco interessato alle logiche (o ai
compromessi) di natura commerciale, esprimendo liberamente il proprio talento
con coerenza e onestà intellettuale, sia da solista, sia con le Metamorfosi.
Nel 2011 Jimmy approderà a Le Orme, rivoluzionando radicalmente l’impostazione
vocale della band, a seguito dell’uscita dal gruppo di Aldo Tagliapietra.
“Uomo irregolare”,
pur avendo un’impostazione di chiara matrice “progressive” non segue le
tematiche “oniriche” tipiche dei testi del genere, ma tratta di argomenti veri
e autentici della realtà circostante.
Si passa, infatti,
dall'immedesimazione in chi vive innumerevoli difficoltà della vita (“il
servo accetta il suo destino, allora il servo sono io...”), alla violenza
miseramente commessa ai danni della donna, sia pure con un’esortazione a non
farsi sopraffare dagli eventi (“tu, bellezza, canta la poesia… tu, bellezza,
ora sei più tua…”).
Si ascoltano,
inoltre, storie di emarginazione e e di dipendenze (“l’alcol forse un giorno
i miei pensieri brucerà… uomo irregolare, uomo grande senza età”), e di
isolamento (“sto soffocando qua nella città che copre tutto”).
Ecco la lista
delle tracce del disco:
1) Il Servo;
2) Bellezza;
3) Uomo Irregolare
4) La Città
5) Figli del Popolo
6) Computer di Razza
7) Luna Park
8) La Pistola
Scorrendo i membri della band di
Spitaleri spiccano artisti del calibro di Mauro Pagani (Pfm), Gianni Oddi (noto
per la collaborazione artistica con Domenico Modugno, De gregori, Mia Martini),
Franco Coletta (Alunni del sole, Banco del Mutuo Soccorso), Giorgio Coccilovo
(T. De Piscopo, Bertè, A. Branduardi, G. Gaber), Walter Calloni (L. Battisti,
Area, Finardi, De Andrè), Massimo Fabreschi (Ivan Graziani), Stefano Senesi (R.
Zero, New trolls, G. Morandi, R.
Gaetano), Gianni Marchetti (noto per essere stato il produttore di B. Solo).
“Uomo irregolare” è un sincero e riuscito affresco
della sensibilità dell’artista nei confronti della realtà circostante, senza
interesse per le logiche commerciali. Una scelta insidiosa, che denota spiccata
personalità, e profonda coerenza con gli ideali tipici dell’avanguardia prog. italiana.
Buon ascolto “irregolare” a tutti.