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martedì 22 luglio 2025

PAUL ROLAND AND HIS ROCKIN’ TEENAGE COMBO: “Live at Raindogs House”. Commento di Andrea Pintelli

 

 

PAUL ROLAND

AND HIS ROCKIN’ TEENAGE COMBO

“Live at Raindogs House”

Commento di Andrea Pintelli

 

31 luglio 2025: non prendete impegni per questa data. Motivo? All’interno del meraviglioso castello di Compiano (PR) si svolgerà l’imperdibile concerto di Paul Roland and his Rockin’ Teenage Combo. Questa band ha recentemente rilasciato l’album “Live at Raindogs House”, tratto da un live set tenuto il 22 maggio nell’omonimo locale di Savona. Prodotto da Max Marchini per Unifaun, questo lavoro è (riportando le parole di Max stesso) “il primo e attesissimo album live ufficiale della lunga carriera del leggendario cantautore inglese Paul Roland, realizzato, probabilmente, con la migliore band che lui abbia mai avuto. Contiene una successione di classici indimenticabili del padrino del movimento goth e steampunk, rivisitati per un quartetto essenziale e suonati con intensa energia da giovani talenti eccezionali, devoti alla musica straordinaria e originalissima di Roland. Guidata dall'appassionata e poliedrica Annie Barbazza (basso e voce), la cui brillante carriera da solista l'ha portata ai vertici del movimento avant/prog contemporaneo (collaborazioni con Greg Lake, John Greaves, Michael Mantler, la North Sea Radio Orchestra, Markus Stockhausen, solo per citarne alcuni), Annie condivide il palco con i pirotecnici talenti di Christian Castelletti, chitarrista e cantante dal talento prodigioso, già alla guida di innovative band indie come Ku.Da e Tal Neunder, e del batterista Alex Canella, la cui precisione e potenza alimentano i Ku.Da e molti altri progetti. "Live at Raindogs" cattura una band che irrompe nelle canzoni come se fossero appena state scritte, carica di energia dal fatto di essere sul palco insieme e condividere l'emozione con il pubblico”. Diciotto tracce che descrivono l’intera carriera di mr. Paul, che tramite le sue sagge e spassionate espressioni, ci fa capire il proprio entusiasmo sia per la nuova band, che per l’album: “Quando il mio chitarrista inglese Mick Crossley mi disse che non voleva più volare per suoi motivi personali dopo che ci eravamo esibiti al Metal Magic Festival in Danimarca di qualche anno fa, pensai che sarebbe stata la fine del suonare con una band e che avrei dovuto tornare a esibirmi come duo acustico con Annie e i suoi amici. Ma miracolosamente Max ebbe l'idea geniale di formare una band permanente in Italia, con l'ulteriore vantaggio di poter provare senza di me (Annie conosce le mie canzoni meglio di me!) e viaggiare in Europa sarebbe stato molto più facile. Ma la cosa migliore, con mia grande sorpresa e gioia, è che ha scelto i tre musicisti perfetti (come se fosse destino) e siamo diventati una band – una vera band – come dimostra benissimo questo album dal vivo. Quello fatto al Raindogs House è stato solo il nostro sesto concerto insieme, ma è incredibile quanto fossimo già diventati affiatati. Il temporale di quella notte è stato incredibile – l'allagamento ha bloccato l'autostrada – ma dentro quel club eravamo al settimo cielo. Grazie a Max, Annie, Christian, Alex e al nostro tecnico del suono dell'ultimo minuto, più Alberto dell'Elfo per il mix. Forza!”


Are We Not Men? apre le esoteriche danze con poderosa e inquietante bellezza, cui fa seguito Year Of The Harlot, Year Of The Whore, granitica fino al midollo, dove troviamo un primo esempio di quella lampante coesione descritta poc’anzi da Roland. The Crimes Of Dr. Cream, ritratta la sua melodia donandole nuovi colori e, forse, significati; da innamorarsi il suono del basso di Annie, polistrumentista vera, che ancora una volta regala immensi e significativi momenti di armonia e tecnica. Spazio ora a The Puppet Master e ai suoi grandiosi intrecci vocali; Christian, successivamente, si lancia in interventi chitarristici di assoluto valore, che calzano a pennello con quello che è il senso del pezzo. Re-animator viene vestita di abiti novelli, e la carica interpretativa di Paul ce lo comunica con fervore. Certo, avere Annie come backing vocal è un lusso, e il cerchio si chiude. O si apre? Edgar Allan Poe, figura cui Roland si ispira da sempre (insieme a H.P. Lovercraft), è la traccia successiva, ed esplode con una intesa che profuma di rarità; questa versione ha una linearità d’eloquenza che pochi musicisti possono vantarsi di poter raggiungere. Burnt Orchids prova con certezza l’innata capacità di scrittura di Paul Roland; gran pezzo di per sé, quindi, qui e ora con una resa sonora di prim’ordine. The Great Edwardian Air Raid, con anima acustica e rilassata, avanza ineluttabile nel suo gradevolissimo incedere. Voodoo Doll si prende la scena con la sua andatura marziale, minacciosa il giusto; piace sottolineare il caldo e obiettivamente piacevole suono della batteria del buon Canella, qui centrale, ma che comunque pervade l’intero lavoro. Finale ad alto tasso epico con le voci che si erigono fino ad amalgamarsi in una sola, fatta di pura poesia. Si prosegue con Alice’s House, soave e aggraziata, inserita in scaletta al momento opportuno. Altro eccellente solo di Christian, che chiarisce che di frecce nel suo arco ne ha parecchie. Wyndham Hill, in sé incantevole e soffice, ma sempre con una remota sensazione di pericolo, avvicina le anime che paiono partecipare attivamente a questa esibizione dal vivo. Cairo è intensa e considerevole nel suono, con quella sua volontà di mostrarsi orientaleggiante, ma non fino in fondo; pervasa da mistero, proprio come la città, ha vicoli echeggianti di antichi riti. Aleister Crowley, occultista di enorme fama e personaggio assolutamente fuori da ogni schema, viene descritto e celebrato da questo pezzo tirato e penetrante, sì con personalità da vendere, ma pure con fascino suggestivo. Deathy Or Glory, dall’andamento vivace ma non eccessivo, è il palcoscenico perfetto per la chitarra di Castelletti, qui davvero efficace. The Hanging Judge, traccia high tempo, avente un giro di basso che martella inside, vince la gara del pezzo più teso. Nosferatu, ossia il principe delle tenebre, rallenta il ritmo generale, facendosi introspettiva per spiegare adeguatamente il profilo di cotanto personaggio. Da brividi, comunque la si voglia ascoltare. L’amalgama vocale rapisce e sfocia in sonorità di grandissimo gusto. Gabrielle svetta con la sua immediata accessibilità armonica, nonché con la voglia di far battere il tempo a tutto il pubblico. Sincera e coinvolgente.  Werewolves Of London, qui suonata come bis, essendo una delle composizioni più famose di Roland, è da “tutti sotto il palco” (oppure a raccolta, come dir si voglia) per capire anche da vicino che straordinaria band sono questi Paul Roland and his Rockin’ Teenage Combo.

Vi aspetto a Compiano, quindi. Se abitate lontano e non potrete partecipare al concerto, vi invito senza riserve a fare vostro questo splendido disco. Mi ringrazierete del consiglio.

Alla data di Compiano, seguirà quella del concerto che si terrà il 12 agosto a Nibbiano (PC).

Abbracci diffusi.

 

Tracklist:

01. Are We Not Men?

02. Year Of The Harlot, Year Of The Whore

03. The Crimes Of Dr. Cream

04. The Puppet Master

05. Re-animator

06. Edgar Allan Poe

07. Burnt Orchids

08. The Great Edwardian Air Raid

09. Voodoo Doll

10. Alice’s House

11. Wyndham Hill

12. Cairo

13. Aleister Crowley

14. Deathy Or Glory

15. The Hanging Judge

16. Nosferatu

17. Gabrielle

18. Werewolves Of London

 

Band members:

Paul Roland

lead vocals, electric and acoustic guitars

Annie Barbazza

bass guitar, vocals

Christian Castelletti

electric guitars, vocals

Alex Canella

Drums

 

Recorded live at Raindogs House, Savona on May 22, 2025

Recording Engineer: Alessandro Mazzitelli.

Mixed and Mastered by Alberto Callegari at Elfo Studio, Tavernago (PC).

All songs by Paul Roland, Radio Coop Publishing.

Musical director: Annie Barbazza.

Produced by Max Marchini.

Graphic design and layout: Max Marchini.

International Booking: info@darkcompanion.com 

Per contatti col sottoscritto: andrea.pintelli@gmail.com







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