Dalla Liguria, che certo non poco ha dato alla canzone
d'autore italiana, arriva Edoardo Chiesa.
E' giovane il giusto per potersi
considerare un esordiente “maturo”, e questa condizione emerge senza dubbio
nelle otto tracce di questo già ben compiuto esordio, “Canzoni
sull'alternativa”, disco le cui intenzioni, almeno liricamente,
sono già implicite nel titolo.
Musicalmente si muove
disinvoltamente tra blues, rock e un certo rough soul, decisamente ben curato
per non dire ineccepibile dal punto di vista degli arrangiamenti (che
coinvolgono, oltre allo stesso Chiesa alle chitarre, voce e programmazioni,
anche Damiano Ferrando al basso, Corrado Bertonazzi alla batteria e
l'ospite Marco Cravero alla chitarra
solista).
Le canzoni funzionano, non c'è
che dire. Un cantautorato niente affatto banale costruito su solide basi ed una
produzione assolutamente in linea con la maggior parte di quelle di artisti
molto meno “indie”.
Non necessariamente esistenziale
ma piuttosto contemporaneo, certo ironico ma senza eccessi, l'umanità di cui si
occupa Edoardo nelle sue canzoni è quella che lo circonda, di cui egli stesso
fa parte in quanto cittadino del XXI secolo, coinvolto in scelte (a partire dal
titolo) e, quindi, in rinunce e compromessi.
Anche se talvolta la musica
sembra più convincente dei testi che riveste (solo talvolta, sia chiaro) c'è
comunque una coerenza addirittura biografica nella successione delle otto brevi
canzoni. “Io resto a letto / protetto da
me stesso”, “quasi sempre a pranzo mangio da solo /
lancio i sassi nello stagno poi rimbalzo con loro” , “non piangi mai ma resti
fermo per un po' a osservare il tuo limite”
sono immagini che richiamano ad una sorta di solitudine cercata e non
vittimista, un modo lucido e distaccato di osservare le cose facendone al
contempo parte e di conseguenza osservando se stessi.
Sebbene non risulti
sempre impeccabile dal punto di vista vocale (d'altronde il virtuosismo canoro
raramente incontra il mondo del “poeta che canta”) il canto di Edoardo è
comunque una compagnia gradevole per tutta la mezz'ora scarsa di ascolto e
rivela una notevole sicurezza artistica di sé, almeno in ciò che vuole
esprimere.
Disco certamente a
livello di colleghi molto più blasonati e famosi (forse possiamo farlo andare
d'accordo con connazionali di livello tipo Silvestri, Gazzè ma anche una
spruzzata del migliore Cremonini) cui spetterebbe solo un pò di (meritata)
fortuna.
Tra le ottime tracce
che compongono il lavoro non manca ovviamente quella che il mercato
discografico chiamerebbe “il singolo”. La canzone più vicina a questo modello è
a mio parere “L'alternativa”, brano che procede con ineccepibile piglio rock
sfociando in uno di quei ritornelli ritagliati a “forma radio” che sono prova
dell'esistenza di una forma canzone italiana svincolata dai patetici clichè
X-Factor meets Sanremo.
In sintesi lanciamo
un meritato “bravo” ad Edoardo e collaboratori, tutto ciò che si può aggiungere
è un In Bocca al Lupo.
Biografia
Edoardo Chiesa è nato nel 1985 e da
quando ha dieci anni studia chitarra prima classica e poi moderna. Nel
frattempo approfondisce il linguaggio del rock, del blues e del jazz con il
maestro Marco Cravero. Frequenza anche seminari e masterclass di Robben Ford ed
Enrico Rava. Dal 2011 insegna chitarra moderna.
Nel 2008 è cofondatore e ad oggi ex membro del progetto Madame Blague
con cui incide un disco di canzoni inedite in inglese dal titolo “Pit a Pat”
che esce nella primavera del 2013 per Dreamingorilla Records.
La sua passione per la musica
cantautorale e per i racconti di ogni genere lo portano piano piano a spostare
il suo interesse musicale verso il songwriting.
Nasce così il suo primo disco da
cantautore pop “Canzoni sull'alternativa”, in uscita a marzo 2015 per L'Alienogatto
/ Dreamingorilla Records.
Link
Crediti
Ideato,
scritto e prodotto da Edoardo Chiesa e L'Alienogatto.
Registrato
da Edoardo Chiesa presso casa sua.
Batterie
registrate presso Corrado Bertonazzi Studio.
Mix e mastering Daniele Mandelli presso Elfo Studio.
Mix e mastering Daniele Mandelli presso Elfo Studio.
Edoardo
Chiesa: voci, chitarre, programmazioni
Damianio
Ferrando: basso, iPad
Corrado
Bertonazzi: batterie e percussioni
Marco
Cravero: chitarra solista in “Mia paura”
Illustrazione
e grafica: Edoardo Chiesa e L'Alienogatto
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