Franco Mussida "in carcere"...
Niente paura... il
mitico Francone, indimenticabile chitarrista della PFM, torna con un
nuovo progetto portando la musica nelle carceri italiane.
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una lettera che "Francone" invia agli addetti ai lavori… magari
qualcuno è interessato.
WK
PROGETTO CO2: per la prima volta la Musica entra nelle
carceri per educare all’ascolto e dare sollievo.
Il progetto ha una durata triennale e
prevede gruppi di lavoro in quattro carceri:
Monza, Opera - Milano / sezione
maschile media sicurezza
Rebibbia - Roma / sezione femminile
Secondigliano - Napoli / sezione
maschile media sicurezza
VAI AL SITO UFFICIALE: www.co2musicaincarcere.it
PREMESSA:
CO2-Controllare l’odio nasce da una metafora: l’uomo emette di giorno, come le piante
di notte, un suo invisibile veleno, un’anidride carbonica (CO2) fatta dei peggiori umori e sentimenti spesso
repressi. Il senso del progetto è dunque quello di lavorare consapevolmente con le
forze della Musica al fine di limitare le emissioni di quell’invisibile veleno emozionale che è l’odio, il risentimento cieco.
Un lavoro che compiuto
con serietà e rigore, attraverso una serie di persone preparate, motivate, con
un protocollo chiaro, può avere una molteplicità di valori: umano,
artistico-scientifico e di sensibilizzazione verso approcci meno casuali in
tutti i settori della produzione musicale.
FRANCO MUSSIDA E IL SUO PROGETTO PER
LA MUSICA NELLE CARCERI
CO2 è il nome del
progetto sperimentale voluto da Franco Mussida. Dal 2013, infatti, l’ex chitarrista della PFM ha portato
avanti questa sua iniziativa finanziata dalla SIAE e sostenuta dal Ministero
della Giustizia e sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica.
CO2 consiste nell’aver realizzato e posizionato in 4
luoghi di detenzione speciali audioteche contenenti Musica strumentale di tutti
i generi. Ciascun genere o linguaggio è diviso in 9 Stati d'Animo prevalenti, usati per classificare
ognuna delle composizioni in base ai suoi propositi emotivi, agli specifici
elementi di forza evocativa che ne caratterizzano la comunicazione emozionale.
La sperimentazione consiste nello studiare gli effetti di un uso frequente dell’Audioteca. Il lavoro è assecondato da momenti settimanali
di ascolto guidato ed educato della Musica da parte di musicisti
professionisti. Il fine è valutare gli effetti di un uso costante dell’audioteca sul comportamento
quotidiano e sul miglioramento dell’umore dei detenuti. In sintesi viene messa a disposizione di ogni
istituto: una Audioteca (SAEM Stazione per l’ascolto educato della Musica) con consultazione libera per tutti i
detenuti, e personalizzata per i detenuti che effettueranno la sperimentazione
con codici di accesso individuali; corsi di formazione per i detenuti per l’uso autonomo del software; corsi
settimanali della durata di due ore per l’ascolto educato della Musica, condotti da un musicista.
I brani presenti in
ciascuna audioteca, attualmente circa 1.000, sono stati suggeriti e associati a
specifici stati d’animo da
musicisti, giornalisti, docenti e personalità di rilievo in ambito musicale e non solo. La natura
prettamente soggettiva dei suggerimenti incentiva il processo di comparazione.
Tra le diverse rilevazioni assegnate ai detenuti, cè anche quella di confermare l’indicazione emotiva suggerita,
comparandola con la propria personale esperienza. Punto di organizzazione, di
raccordo e di raccolta per tutte le informazioni della sperimentazione è il CPM Music Institute.
Adesso, tre anni dopo
l’inizio del progetto, Franco Mussida
ha lanciato un appello rivolto agli operatori musicali e agli appassionati di
musica: suggerire tramite il sito
ufficiale di CO2 nuovi brani da
aggiungere all’audioteca.
Ecco la lettera dell’ex chitarrista della PFM:
Cari amici, per ciascuno di noi la Musica è una grande gioia,
un meraviglioso mezzo per vivere e far vivere negli altri le nostre più intime
emozioni. Musicisti e ascoltatori sono quindi una sola grande famiglia. Ma ci sono
persone che per paura di vivere il dolore della propria condizione di vita,
soffocano il mondo dei propri sentimenti, escludendo anche quelli che li aiuterebbero
ad alleviare quel dolore: speranza, gioia, ottimismo, entusiasmo e anche la
nostalgia, che sa donare il ricordo di momenti felici.
La Musica, magia assoluta, in ogni suo genere e stile, li
contiene tutti. Vi chiedo quindi di contribuire a portare, con la vostra
sensibilità, quelle emozioni dimenticate in alcuni carceri, suggerendo i titoli
dei brani strumentali che amate, di ogni genere e clima emotivo. Li inseriremo
in speciali audioteche per dare forza e nuova energia emotiva ai detenuti di
Opera, Monza, Secondigliano, alle donne di Rebibbia. Vogliamo riempirle con
20.000 brani,
divisi poi per Grandi Stati d’Animo.
Il progetto si chiama CO2, è sostenuto dal Ministero della
Giustizia col patronato della Presidenza della Repubblica. Organizzato dal CPM
Music Institute, è sovvenzionato dalla SIAE che con questa iniziativa vuole
ribadire il ruolo importante di autori e compositori nella nostra società.
Vi chiedo quindi di andare sul sito co2musicaincarcere.it e
suggerire tutti i brani che desiderate. Troverete descritti scopi, indicazioni,
e procedure necessarie per farlo. La genialità dei musicisti di tutte le
epoche, di tutti gli stili, potrà cosi essere goduta anche in quei luoghi in cui
l’unica libertà che non deve essere
assolutamente persa è quella del sentire del cuore.
Vi ringrazio, e vi chiedo di diffondere a tutti questo
appello.
Franco Mussida
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